Berti Domenico – Giordano Bruno da Nola, Edizioni PiZeta, pp.456 – Ristampa della II edizione del 1889 (Novità 2010)


Berti Domenico – Giordano Bruno da Nola, Edizioni PiZeta, pgg.456 – NOVITÀ 2010

Pubblicata nel 1868, quest’ opera fu il primo lavoro organico dedicato a Giordano Bruno. Ne presentiamo la seconda edizione, del 1889, rispetto alla precedente notevolmente arricchita e ampliata, che contiene, insieme alla narrazione della tormentata vita del filosofo, una serie di documenti relativi ai suoi processi.
Di particolare importanza la puntuale ricostruzione delle sue vicende, dalla nativa e amatissima Nola al convento dei domenicani di Napoli da cui, lasciato l’abito, Bruno volgerà verso Roma, peregrinando poi per l’Europa attraverso Francia, Inghilterra, Germania, Polonia.
L’autore, accanto alla vita del filosofo, ne illustra il pensiero – formatosi sulle idee di Gioacchino da Fiore, del cardinale Nicola da Cusa, di Keplero, di Copernico e, soprattutto, di Raimondo Lullo – inserendo la complessa figura del Nolano nel contesto politico-sociale sul finire del Cinquecento, il secolo di quei mutamenti che aprirono la via al mondo moderno.

Domenico Berti (Cumiana, 1820 – Roma, 1897) fu uomo politico, filosofo e saggista. Dopo la laurea insegnò filosofia morale all’università di Torino e, dal 1871 al 1877, storia della filosofia all’università di Roma. Oltre a Giordano Bruno da Nola, scrisse numerosi altri saggi , in particolare intorno a Galileo Galilei, Giovanni Valdes, Cesare Cremonino, Tommaso Campanella.
All’attività didattica affiancò la politica: dal 1850 al 1894 (a eccezione della VI legislatura) fu deputato dapprima al parlamento subalpino e poi, dopo l’Unità d’Italia, al parlamento italiano, dove ebbe l’incarico di ministro dell’istruzione con il governo Lamarmora, e ministro dell’agricoltura e del commercio con il governo Depretis. Divenuto senatore nel 1895, si spense a Roma il 22 aprile di due anni dopo.

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Castelli in scena IX edizione. Viaggio nel mondo della letteratura. Da Ekhnaton a Blade Runner, passando per Giordano Bruno (Villa Oldofredi Tadini di Cuneo, 3 Luglio 2010, ore 17:00)


Castelli in scena: viaggio nel mondo della letteratura
Dal 30 Maggio al 21 Ottobre 2010.

Luogo d’arte e di storia, il castello si presta naturalmente a trasformarsi in teatro, a diventare palcoscenico di narrazioni poetiche e di ricostruzioni di eventi: questa particolarità delle dimore storiche ha dato vita alla realizzazione della rassegna denominata ‘Castelli in scena’, organizzata dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Cuneo in collaborazione a partire da quest’anno anche dell’Associazione Marcovaldo di Caraglio, l’Associazione Castelli Doc di Alba e Ivaldi-Mercuriati, Teatro Sperimentale di Torino. Negli ultimi anni la manifestazione ha allargato ulteriormente i suoi orizzonti offrendo a nuovi interessanti e pregevoli siti (quali Musei, Abbazie, Palazzi, Giardini Storici, Teatri ecc.) la possibilità di ospitare una rassegna che ha riscontrato di anno in anno un crescente successo di pubblico. Giunta ormai alla sua IX Edizione, l’iniziativa propone quest’anno a tutti gli appassionati, ma non solo, un’importante novità: un tema ‘guida’ che attraverso l’utilizzo di differenti linguaggi artistici conduca lo spettatore in un percorso capace di intrecciare in perfetta sintonia il mondo dei libri e dei suoi autori con quello reale, la prosa con la poesia, il presente con il passato. Spettacoli teatrali, concerti, balletti uniti da un unico argomento: la letteratura nella sua accezione più ampia, in un viaggio che non ha un inizio nè una fine, ma che con grande varietà di forme e di strumenti saprà appassionare, emozionare e coinvolgere tutti i presenti. Una ricca serie di appuntamenti, come sempre a ingresso rigorosamente gratuito, capaci da giugno a ottobre di promuovere ed offrire in modo sempre più interessante e accattivante gli antichi manieri e le prestigiose dimore storiche sparse nella Granda.

CALENDARIO CASTELLI IN SCENA 2010

DOMENICA 30 MAGGIO

ABBAZIA DI STAFFARDA – ore 16.30 – Suoni di Primavera
Grande Concerto inaugurale della Rassegna “Castelli in Scena” con l’Orchestra di Stato della Romania.
Direttore: Jeff Silberschlag, Flauto: Giuseppe Nova, Arpa: Floraleda Sacchi. A cura dell’Associazione Incontri Musicali Internazionali di Castiglione Falletto

CASTELLO DI MONTICELLO D’ALBA – ore 17 – Vittorio, la Rosin e le altre. Uno spaccato dei salotti borghesi e dei dehors dei caffè sabaudi agli esordi del Regno d’Italia. Spettacolo teatrale a cura di Assemblea Teatro di Torino

SABATO 12 GIUGNO

TEATRO DI BUSCA – ore 21 – Mi chiamo Dino… sono elettrico
Tratto dal romanzo di Sebastiano Vassalli “La notte della cometa” è la vita del “poeta matto” Dino Campana, quella nuda e vera, che sfata i luoghi comuni e, soprattutto, le menzogne sparse a piene mani sul grande poeta marradese, probabilmente l’artista più perseguitato del suo tempo. Spettacolo teatrale a cura della Compagnia Giardino Chiuso di San Gimignano

DOMENICA 20 GIUGNO

CASTELLO DI GOVONE – ore 17 – FigurAzione
In compagnia dei versi di ‘Lavorare stanca’ di Cesare Pavese gli attori del Silence Teatro propongono un viaggio che ci riporta alle radici, attraverso un percorso fatto di rumori, immagini, imprevisti, ricordi, sogni e sussurri. Spettacolo teatrale itinerante con installazioni scultoree a cura di Silence Teatro di Lovere

SABATO 26 GIUGNO

CASTELLO DI MANGO – ore 21.30 – Heartbeat. Uno spettacolo poetico, pazzo, malinconico, toccante, emozionante, comico, tremendamente satirico e di più, dedicato all’amore. Teatro di figura con la danza e il mimo a cura di Claudio Cinelli di Pisa

SABATO 3 LUGLIO

VILLA OLDOFREDI TADINI DI CUNEO – ore 17 – Non più la luna è cielo a noi che noi alla luna . Quale futuro è riservato all’anima della nostra terra? Da Ekhnaton a Blade Runner, passando per Giordano Bruno: una riflessione in parole e musica sulla genesi e la caduta del genere umano. Reading musicale a cura della Compagnia Magna Charta di Baldissero Torinese

FORTE DI VINADIO – ore 21 – Canzoni del secondo piano
Uno spettacolo che vuole essere il piano sequenza coreografico di un ideale condominio grottesco e surreale abitato da anime in continuo movimento alle prese con smarrimenti, fragilità, incoerenze e minuscole meschinità quotidiane, da svelare in punta di piedi sempre in bilico tra il tragico ed il comico.
Spettacolo teatrale e di danza a cura della Compagnia Tecnologia Filosofica di Torino

MONASTERO DI S. MARIA DELLA STELLA DI RIFREDDO – ore 21– Schumann, Brahms e… la letteratura.
Concerto di musica classica accompagnato da letture di brani letterari o poesie tratte dal repertorio prediletto dai due compositori.
A cura del Quartetto Athenaum (violino, viola, violoncello e pianoforte) dell’Associazione Culturale Milaresol di Asti

CASTELLO DI BAROLO – ore 21.30 – How does it feel? Something about Bob Dylan .
Questa è la storia di Bob Dylan quando si chiamava ancora Robert Zimmermann, viveva a Duluth nel Minnesota e non aveva scritto nemmeno una filastrocca ma, a sentire lui, da qualche parte le sue canzoni c’erano già: doveva solo trovarle.
Reading musicale a cura dell’Accademia dei Folli di Torino

DOMENICA 4 LUGLIO

PALAZZO DEI CONTI GIRIODI DI COSTIGLIOLE SALUZZO – ore 21 – il Trio Armonia presenta ‘Plaisir d’Amour’. Dalle meravigliose serenate alla grande canzone italiana nell’interpretazione raffinata ed emozionante del tenore Michelangelo Pepino, accompagnato dal virtuoso violino e dal suggestivo pianoforte. Concerto a cura dell’Associazione Incontri d’Autore di Cuneo.

VENERDI’ 9 LUGLIO

FILATOIO DI CARAGLIO – ore 21 – Metropolis vs Metropolis: dal Romanzo di Thea Von Harbou (1926) al film di Fritz Lang.
Lo spettacolo rievoca la magia di inizio Novecento, quando immagini e suoni trasportavano il pubblico in un’atmosfera suggestiva e surreale, riprendendo la pratica di sonorizzare dal vivo le immagini del cinema antecedente l’avvento del sonoro. Cineconcerto dei Supershock a cura dell’Associazione MusicARTeatro di Torino

SABATO 10 LUGLIO

VILLA TORRE ACCEGLIO DI CUNEO – ore 21 – Nel Giardino del Sicomoro
Storia e amore nell’antico Egitto: la mietitura, la vendemmia, la birra, il primo sciopero nella storia dell’umanità, la caccia, la pesca, la guerra, i faraoni, i visir con musiche e coreografie ispirate ai geroglifici. Spettacolo di danza a cura della Compagnia l’Araba Fenice di Torino

DOMENICA 11 LUGLIO

CASTELLO DEGLI ALFIERI DI MAGLIANO – ore 21.30 – Cassandra (dal Sottosuolo). Uno spettacolo profondamente coinvolgente in cui i volti e le voci di cinque donne rappresentano, tutte insieme, coralmente, l’unico personaggio in scena: una Cassandra che è a tratti, ancora viva e cosciente, a tratti già morta o preda di incubi che l’attanagliano. Spettacolo teatrale e musicale a cura del Cenacolo Studi ‘Michele Ginotta’ di Barge.

VENERDI’ 16 LUGLIO

CASTELLO DEL ROCCOLO DI BUSCA – ore 21 – Alf-ieri oggi Vittorio
Lo spettacolo presenta in maniera brillante e umoristica l’aspetto più umano e spiritoso di Vittorio Alfieri offrendo al pubblico la possibilità di conoscere, divertendosi, il più grande tragediografo del ‘700. Spettacolo teatrale a cura dell’Associazione Culturale Agar di Asti.

DOMENICA 18 LUGLIO

SAN COSTANZO AL MONTE DI VILLAR SAN COSTANZO – ore 17 – Poesia e Musica a Corte: dalla lirica trovadorica alla poesia cortigiana
Il concerto prevede l’esecuzione di brani vocali e musiche strumentali di danza dal XII al XV secolo, alternati alla lettura di testi tratti dalla lettura coeva, con particolare attenzione al tema dell’amore e di biografie di trovatori che hanno operato in Piemonte
Reading musicale a cura dell’Associazione Giovani Musicisti di Torino

CASTELLO DI GOVONE – ore 21 – Fuggi, fuggi, fuggi
Lo spettacolo racconta attraverso la parola, la musica e la danza, la storia e le vicissitudini delle Comunità Ebraiche in Italia nel Rinascimento. Musiche e danze ebraiche a cura dell’Associazione Corale Polifonica di Sommariva Bosco.

VENERDÌ 23 LUGLIO

CENTRO STORICO DI NEIVE – ore 21- I tesori del castrum nevearum. Mistero 1.8.
Numerose testimonianze sembrano indicare che sotto alle rovine dell’antico castrum vi sia sepolto un ingente quantitativo di denaro. Qual’è la provenienza del tesoro? E perchè i sotterranei sono stati tutti allagati? Piemonte Misterioso: un viaggio attraverso i misteri, i segreti e le leggende della Regione più magica d’Italia a cura di Ivaldi and Mercuriati, Sperimental Theatre di Torino.

SABATO 24 LUGLIO

FORTE DI VINADIO – ore 21 – Più in alto dell’aquila
Uno spettacolo dedicato alla montagna. Scritto, attraverso le conversazioni con uno dei maggiori arampicatori del Cerro Torre, Elio Orlandi, si presenta con una narrazione leggera e poetica intervallata da alcune canzoni eseguite dal vivo.
Spettacolo teatrale e musicale a cura dell’Associazione Culturale Creatività di Melzo Milanese

CASTELLO DI GRINZANE CAVOUR – ore 21.30 – “Le Notti Bianche” di Fedor Dostoevskij. Questo capolavoro del giovane Dostoevskij è il ritratto più intenso e compiuto di un’anima, quella del protagonista, ‘il sognatore romantico’, un uomo che rifiuta la realtà e trova accoglienza nella dimensione del sogno. Spettacolo teatrale a cura dell’Associazione Culturale Art&Vita di Torino

DOMENICA 25 LUGLIO

CASTELLO DI PRUNETTO – ore 22 – Il tribunale nascosto. Mistero 1.10.
Un passaggio sotterraneo, un tribunale che emise molte sentenze di morte. Quali sono i motivi per cui i condannati dal tribunale non dovevano essere visti dagli abitanti del paese? Piemonte Misterioso: un viaggio attraverso i misteri, i segreti e le leggende della Regione più magica d’Italia a cura di Ivaldi and Mercuriati, Sperimental Theatre di Torino.

DOMENICA 5 SETTEMBRE

VILLA TORRE ACCEGLIO DI CUNEO – ore 16 – Méditation
Verrà eseguita tra gli altri brani, anche la celebre Meditation de Thaïs, un’opera lirica in tre atti di Jules Massenet, su libretto di Louis Gallet, tratta dal romanzo omonimo di Anatole France
Concerto di flauto e arpa a cura dell’Associazione Incontri Musicali Internazionali di Castiglione Falletto.

SABATO 11 SETTEMBRE

CASTELLO DI ROCCA DE’ BALDI – ore 21 – La Contessa Maffei invita…
Lo spettacolo si ispira al periodo risorgimentale con un’alternanza di letture di brani di autori (Manzoni, Berchet, Visconti, Venosta, Balzac) ed esecuzioni musicali di Verdi, Donizetti, Liszt. Spettacolo musicale a cura dell’Accademia Europea delle Arti, Professioni e Mestieri di Milano

CASTELLO DEGLI ALFIERI DI MAGLIANO – ore 21 – Melodie in Petali e Rime.
La musica, scelta a seguito di un’accurata ricerca musicologica, per individuare brani recanti riferimento a fiori, natura e giardino, dialoga con i testi poetici delle maggiori poetesse di tutti i tempi sposandosi con le immagini del filmato in “digitar art” dello straordinario artista americano Philip Scott Johnson. Concerto spettacolo multisensoriale per liuto e vihuela con poesie d’autore intorno al giardino a cura dell’Associazione O.A.S.I. Don Bosco Onlus di Rivalta

GIOVEDI’ 16 SETTEMBRE

TEATRO DI BUSCA – ore 21 – Le Signore di Alan Bennett
Tre monologhi: comici, ironici, frizzanti, raccontano di donne e delle loro stralunate avventure. Spettacolo teatrale a cura dell’Associazione Teatro Selig di Torino

SABATO 18 SETTEMBRE

MUSEO CIVICO LUIGI MALLE’ DI DRONERO – ore 21 – Alla Corte di Vienna.
Musiche di Mozart e di autori di quel periodo intervallate da letture di classici e aneddoti dell’epoca a lume di candela
Reading musicale a cura dell’Associazione MusicaInsieme di Fossano

SABATO 25 SETTEMBRE

CASTELLO TAPPARELLI D’AZEGLIO DI LAGNASCO – ore 22 – La donna Velata. Mistero 1.15. Un enigmatico dipinto. Una donna con metà viso coperto. Perchè? A chi appartiene quel volto? E cosa significano i dipinti della sala del grottesco?
Piemonte Misterioso: un viaggio attraverso i misteri, i segreti e le leggende della Regione più magica d’Italia a cura di Ivaldi and Mercuriati, Sperimental Theatre di Torino

DOMENICA 26 SETTEMBRE

CASTELLO DI FOSSANO – ore 16 – Musica presa alla lettera
Michele Rabbia presenta un piccolo teatro musicale in cui la parola, il gesto e il suono si muovono, come in una partitura, in modo melodico o armonico. Spettacolo musicale a cura dell’Associazione Maschera d’Oro Eventi di Roma

PALAZZO SARRIOD DE LA TOUR DI COSTIGLIOLE SALUZZO – ore 21 – Edgarpò. Un’opera in due atti con intermezzo. La vita e le opere di Edgar Allan Poe si alternano in una sorta di montaggio incrociato, in una serie di continui rimandi e di oscillazioni spazio-temporali che ripercorrono una vita che di per sè è già leggenda.
Spettacolo di cinema-teatro a cura dell’Associazione Culturale Le Cercle Rouge di Busca

SABATO 2 OTTOBRE

CASTELLO DEGLI ALFIERI DI MAGLIANO – ore 22 – Il leggendario dipinto di Cleopatra. Mistero 1.9. Il Castello di Magliano viene descritto come un luogo di pace e tranquillità. Eppure proprio nelle stanze del castello potrebbe essere nascosto il leggendario e introvabile dipinto di Cleopatra morsa dalla serpe.
Piemonte Misterioso: un viaggio attraverso i misteri, i segreti e le leggende della Regione più magica d’Italia a cura di Ivaldi and Mercuriati, Sperimental Theatre di Torino

VENERDI’ 8 OTTOBRE

PIAZZA SANTAROSA DI SAVIGLIANO – ore 21 – Des Corps de Villes.
La nozione di ‘normalità’ esplorata in una città attraverso il linguaggio dei corpi messo in scena da attori e danzatori.
Spettacolo teatrale e di danza a cura della Compagnia Le Nomade Village della Francia.

DOMENICA 24 OTTOBRE

CASTELLO DI RODDI – ore 16 – Alfieri incontra Amleto
A confronto due grandi della letteratura, tra visionarietà, ironia e storia: Vittorio Alfieri e William Shakespeare. Spettacolo teatrale a cura dell’Associazione Culturale Agar di Asti.

Fonte: targatocn.it

“L’ultimo martedì”, Musical in due atti dedicato a Giordano Bruno [Marigliano (NA), 27-28 Maggio 2010, ore 20:30]

L’appuntamento è fissato per stasera e domani, alle ore 20:30, presso il teatro comunale di San Vitaliano

Marigliano. Il Liceo Colombo, che si avvale della direzione della nuova Preside, la Prof. Maria Grazia Manzo, vive giorni di grande fermento creativo in un’atmosfera da vera bottega rinascimentale in cui Docenti e Discenti entrano in grande sintonia, foriera di apprendimento e approfondimento. Dopo l’ottimo successo di pubblico e di critica raccolto nell’ambito del maggio mariglianese con l’estemporanea, la mostra di pittura e lo spettacolo musicale, a due giorni dalla giornata dell’arte e della creatività studentesca che si annuncia ricca di momenti interessanti tra i quali la retrospettiva dedicata al cantautore Rino Gaetano con la partecipazione straordinaria di sua sorella Anna e il classico “Concertone” dei brillanti allievi; c’è grande attesa per il musical in due atti scritto dal Docente di Lettere, il Prof. Luigi Perrone. Lo spettacolo è interamente dedicato agli ultimi momenti vissuti dal grandissimo filosofo, scrittore e frate domenicano Giordano Bruno nato a Nola nel 1548 e condannato al rogo dall’Inquisizione cattolica per eresia, a Roma, nella piazza di Campo dei Fiori, il 17 febbraio del 1600. L’ultimo martedì è il racconto di un ritorno, una breve sosta che si immagina che Bruno abbia fatto a Nola per salutare i suoi. E’ l’addio a quella provincia in cui è nato e un ultimo contatto con persone e luoghi della sua infanzia e con quella cultura popolare che tanto lo affascinava. E’ carnevale, la festa delle mutazioni, la festa che brucia nel fuoco ciò che è vecchio, la festa della follia che rompe i limiti, che ride per esorcizzare la morte, la festa della sua nascita e della sua morte. Il musical si avvarrà della regia del Docente di Matematica, il Prof. Sigismondo Esposito e del supporto delle Docenti di Lettere Michelina Giugliano e Stella Prisco. I numerosi interpreti sono allievi del Liceo che daranno sfogo al loro estro creativo intriso di eccezionale bravura, socializzando, imparando e crescendo in modo sano, critico e intelligente. Non ci resta che applaudirli.

di Ciro Castaldo
Fonte: laprovinciaonline.info

“2012 Profezia Maya, Cerchi nel grano, Vita nel Cosmo..”, Giordano Bruno aveva ragione? (Nola, 29 Maggio 2010).


“2012: PROFEZIE MAYA, CERCHI NEL GRANO, VITA NEL COSMO: UNA STRAORDINARIA CONNESSIONE…GIORDANO BRUNO AVEVA RAGIONE”?

L’evento si terrà Sabato 29 Maggio 2010, dalle ore 16,30 alle ore 20,00, con ingresso libero, presso la Sala Convegni della Chiesa S.S. Apostoli, in via S. Felice a Nola (NA) Vi sarà la proiezione di straordinari filmati sui cerchi nel grano e sugli UFO. Relatore sarà Pier Giorio Caria, ricercatore documentarista molto conosciuto a livello nazionale. (Comunicato a cura del dott. Angelo Carannante, Presidente del Centro Ufologico di Benevento Mars Goup Campano)
Fonte: “Alto Casertano-Matesino & dintorni”

Copernico, un funerale lungo quattro secoli e mezzo.

La Chiesa ha concesso ieri un’onorata sepoltura ai resti del padre dell’eliocentrismo, morto nel 1543 in odore di eresia

Fede e Scienza.

Copernico, un funerale lungo quattro secoli e mezzo

La Chiesa ha concesso ieri un’onorata sepoltura ai resti del padre dell’eliocentrismo, morto nel 1543 in odore di eresia

Niccolò Copernico, nome italianizzato di Nikolaj Kopernik (o Koppernigk), attendeva dall’anno della sua morte, il 1543, una sepoltura con la benedizione della Chiesa. La bara, con i resti umani del celebre astronomo che cambiò radicalmente la concezione del cosmo mettendo al centro del nostro sistema il Sole, è stata posta in un sarcofago sotto l’altare della basilica di Frombork, nel Nord della Polonia, dopo una solenne cerimonia presieduta dal primate, arcivescovo Jozef Kowalczyk. Nel suo discorso l’alto prelato ha, tra le molte cose, evocato la condanna del 1616 di papa Paolo V, deplorando gli «eccessi di zelo dei difensori della Chiesa».

Va altresì detto che l’identificazione delle spoglie dell’autore del De revolutionibus orbium coelestium è stata possibile grazie all’analisi del Dna di un capello trovato a Uppsala, in Svezia, all’interno di un libro che faceva parte della sua biblioteca e che egli aveva sicuramente consultato in più occasioni. Dopo che cinque anni or sono furono rinvenuti i suoi resti, anche i criminologi, basandosi sul cranio, ne hanno ricostruito la faccia, la quale non contrastava con i dipinti d’epoca che lo raffiguravano. Non si deve dimenticare che Copernico fu sepolto, pur essendo canonico di Frombork, in una tomba priva di iscrizione.

Questi funerali, quasi sbrigati allora in silenzio e con massimo riserbo, sono in sostanza durati quattro secoli e mezzo. Si sarebbero potuti celebrare a suo tempo, ma le idee che lo scienziato professava puzzavano di zolfo sin dal 1530, allorché egli decise di mettere in circolazione un estratto delle sue teorie, il Comentariolus, che causò perplessità e fece arricciare il naso anche a Lutero e Melantone, ormai lontani dalla Chiesa cattolica. L’astronomo, a dire il vero, non vedeva tutte quelle implicazioni contrarie alla Bibbia che i teologi denunciavano e per le quali minacciavano l’inferno, giacché egli scrisse il De revolutionibus in un latino che sembrava quello dei commentatori bigotti di Aristotele e l’aveva addirittura dedicato al Papa. Non è esagerato scrivere che Copernico era meno copernicano di molti altri. Le sue fonti non si conoscono con precisione nemmeno oggi, ma è certo che egli prese le mosse dalle concezioni eliocentriche già presenti nella filosofia greca, in particolare nei pitagorici e in Aristarco da Samo, prima di giungere a formulare il triplice moto della Terra (attorno al proprio asse, intorno al Sole, rispetto al piano dell’eclittica).

Le procedure per questa seconda e riabilitante sepoltura sono cominciate in febbraio, allorché le spoglie dell’astronomo vennero portate a Torun, in Pomerania, la città dove nacque nel 1473. Poi la bara fu ospitata nel castello di Olsztyn dove lo stesso Copernico, tra il 1520 e il 1521, guidò la difesa contro i cavalieri dell’Ordine Teutonico; quindi il corteo funebre ha attraversato diverse località della regione di Warmia, legate all’attività dello scienziato, prima di giungere a Frombork. La Chiesa finalmente lo accoglie senza riserve. I resti sono stati inumati ieri in una tomba di granito nero, sulla quale è stata incisa una rappresentazione del suo modello di sistema solare.

Certo, oggi tutto finisce nel migliore dei modi. Ma Copernico per secoli ha causato paure e condanne. Giordano Bruno, il primo a trarre le conseguenze filosofiche dalle sue teorie, vedendo in esse un riferimento sicuro per la tesi dell’infinità dei mondi, chiuse i suoi giorni sul rogo. E Galileo Galilei, che con le sue osservazioni astronomiche provò la validità dell’ipotesi eliocentrica, fu costretto ad abiurare in ginocchio. Eppure il suo Dialogo sopra i due massimi sistemi aveva addirittura un doppio imprimatur. Ma non bastò. Occorreva far dimenticare in ogni modo quella dannata ipotesi di Copernico.
Armando Torno

Fonte: corriere.it

Copernico sepolto con onore. Tregua tra Chiesa e Scienza.


POLONIA
Copernico sepolto con onore
Tregua tra Chiesa e Scienza

L’astronomo che sfidò l’autorità ecclesiastica sepolto nella cattedrale di Frombork. I resti individuati con il Dna di ossa scoperte nella cattedrale confrontati con frammenti di capelli trovati nei libri dello scienziato

Niccolò Copernico, l’astronomo polacco che nel XVI secolo ebbe il coraggio di sfidare la Chiesa sul dogma della centralità della Terra – e quindi dell’Uomo – nell’universo, è stato sepolto oggi tra grandi onori nella cattedrale di Frombork, a nord della Polonia, dove per secoli le sue spoglie hanno giaciuto nell’anonimato. Se le autorità vaticane avevano già riabilitato l’opera di Copernico, come avvenuto per quella del nostro Galileo, la sepoltura dignitosa dei resti dell’eretico studioso dei cieli si deve alla riuscita collaborazione tra la volontà ecclesiastica e l’azione della sua compagna di una vita: la scienza.

LE FOTO: Copernico sepolto con onore

La chiave di volta della vicenda, ancora una volta, è racchiusa in una sigla di tre lettere: dna. Copernico fu sepolto nella cattedrale di Frombork nel 1543, in una tomba priva di un nome o di un qualsiasi segno che potesse segnalare dietro la pietra le spoglie del padre dell’Eliocentrismo, il sole al centro del sistema solare e della vita. Su richiesta del vescovo locale, gli scienziati hanno iniziato le ricerche della tomba di Copernico nel 2004, scoprendo le ossa e il cranio di un uomo deceduto all’età approssimativa di 70 anni. Quella che Copernico aveva il giorno della sua morte, quando prima di spirare gli fu consegnata una copia del De Revolutionibus Orbium Coelestium, il suo trattato “sulla rivoluzione delle sfere celesti”, appena pubblicato.

Da quelle ossa, dai denti in particolare, è stato tratto il Dna da confrontare con quello di alcuni frammenti di capelli ritrovati nei libri che appartennero all’astronomo, matematico e medico polacco. Il codice genetico era lo stesso, di qui la conclusione che le spoglie dello scienziato erano finalmente uscite dall’oblio della storia. Così, 467 anni dopo la sua morte, i resti di Niccolò Copernico sono stati nuovamente inumati nella cattedrale di Frombork. Ma questa volta ai piedi di una tomba nuova di granito nero, con incisa la rappresentazione di un modello del sistema solare. Nel corso della cerimonia religiosa che ha accompagnato l’evento, l’arcivescovo Jozef Zycinski, nuovo primate polacco, ha deplorato gli “eccessi di zelo dei difensori della Chiesa” e ha ricordato la condanna dell’opera dell’astronomo da parte di Papa Paolo V nel 1616.

Il ricordo di tanto oscurantismo non poteva essere cancellato in un giorno. Così, prima della solenne sepoltura, una bara di legno contenente i resti di Copernico ha viaggiato per alcune settimane attraverso la Polonia, è stata esposta a Olsztyn e nelle città con cui ebbe legami nella sua vita. E Wojciech Ziemba, arcivescovo della regione di Frombork, ha finalmente detto che la Chiesa cattolica è fiera che Copernico abbia lasciato alla regione l’eredità del suo “duro lavoro, della sua devozione e soprattutto del suo genio scientifico”.
Fonte: repubblica.it

Premio Cimitile (XV ed.) e VII simposio su Giordano Bruno (13 giugno 2010).

Premio Cimitile, ecco le novità

CIMITILE – A sole tre settimane dall’avvio della quindicesima edizione del Premio Cimitile, una delle vetrine più importanti e prestigiose per i talenti letterari, il Nolano.it ha intervistato Felice Napolitano, artefice del successo della kermesse che è riuscita a fondere nel corso degli anni partecipazioni pubbliche e private che consentono e garantiscono alla manifestazione di mantenere un livello di qualità da sempre altissimo. Molte, anche quest’anno, le conferme. Molte anche le novità.

Il Premio Cimitile è giunto alla sua quindicesima edizione. Presidente Napolitano, in poche parole quale sarà l’obiettivo di quest’anno e quali novità ha in serbo per il 2010?

Obiettivo del premio Cimitile è da sempre, non solo per quest’anno, promuovere il gusto della lettura e l’inscindibile binomio libro – letteratura. In Italia purtroppo si legge poco, e in Campania ancora di meno. Siamo terz’ultimi in Europa a livello nazionale, mentre a livello regionale le ultime stime parlano di soli 28 campani su 100 che leggono almeno un libro all’anno. Lo scopo della fondazione e di tutte le sue iniziative collaterali è di invertire proprio questa tendenza. Ci dobbiamo credere e ci crediamo, promuovendo sopratutto la cultura tra i ragazzi. Non a caso, infatti, anche quest’anno il fiore all’occhiello dell’intera manifestazione sarà la sezione inedita di narrativa, che a differenza di altri premi italiani pure importanti, ma che raccolgono testi già editi e diffusi, regala l’opportunità a scrittori, ed in particolar modo ai giovani, di poter esprimere il loro talento e la loro bravura finora inespresse, proprio attraverso i libri.

Quale sarà il cartellone degli eventi della quindicesima edizione del Premio Cimitile?

Tutte le novità di questa quindicesima edizione saranno presentate il 27 maggio a Napoli in una conferenza stampa appositamente convocata. Questa edizione sarà come al solito ricca di ospiti e personalità di alto spessore culturale. Posso dare qualche anticipazione sul calendario degli eventi. Per esempio la serata di apertura è prevista per sabato 12 giugno. Per il giorno seguente, domenica, è previsto il 7° simposio su Giordano Bruno con ospiti importantissimi. Lunedì 14 ci sarà poi la premiazione con una borsa di studio di un concorso indetto in tutte le scuole della regione per la scrittura della fiaba e del racconto più bello. Martedì 15 giugno sarà una serata diversa dal solito: la musica incontrerà la letteratura in un concerto con una orchestra di 20 elementi. Per mercoledì 16 giugno, per la prima volta, e su specifica richiesta del sindaco di Nola Geremia Biancardi, il premio si sposterà fuori dalle basiliche. Nella città dei gigli avrà sede un convegno che avrà per tema il piano strategico regionale per la valorizzazione dei beni culturali. Venerdì 18 sarà la volta di una conferenza internazionale sul tema dell’emigrazione presso l’università di Caserta a Santa Maria Capua Vetere. La serata finale avrà luogo invece sabato 19 giugno.

Il Premio Cimitile è un appuntamento ormai consolidato con la cultura, che pone l’area nolana in primo piano nel panorama nazionale. Ha mai pensato ad una iniziativa collaterale di promozione, però, solo di scrittori del territorio?

Il premio Cimitile nasce proprio così, nel 1995, su iniziativa dell’associazione III millennio, operante proprio a Cimitile. Viene infatti l’idea di organizzare una manifestazione a Villa Lenzi, una mostra di scrittori conterranei. La prima edizione vide la presentazione del libro di “Ermanno Corsi, ancora oggi legato al premio in quanto presidente del comitato scientifico. Ad oggi, invece, per la sezione di inedita narrativa arrivano ogni anno oltre 500 manoscritti da tutta Italia. Il libro che risulta vincitore viene ogni anno edito da Guida editore di Napoli. Siamo orgogliosi di poter dire che in quindici anni, il premio Cimitile ha dato l’opportunità a quindici scrittori di essere lanciati, conterranei e non.

Sono ormai quindici anni che il Premio Cimitile è un appuntamento atteso ed apprezzato, ma come risponde l’area nolana alle proposte della sua Fondazione? E in particolare le istituzioni locali, sono vicine nella organizzazione e nello svolgimento del Premio. O potrebbe esserci maggiore interesse?

Ormai, giunti alla 15° edizione, le istituzioni sono vicine. Ed anzi, ne fanno parte. Dalla manifestazione letteraria che era nel ‘95, si è passati poi per l’ente premio Cimitile, fino a raggiungere il traguardo della fondazione. E’ uno dei pochi esempi di mix di enti pubblici ben riuscito: regione, provincia, comune, e l’associazione obiettivo III millenni sono i componenti della fondazione. Pochi mesi fa inoltre, il coronamento di un lungo lavoro, quando il premio Cimitile è stato inserito nell’albo degli istituti di alta cultura italiani.

In queste settimane si stanno svolgendo degli appuntamenti collaterali al Premio Cimitile, come “La letteratura incontra il territorio”. Vuole spiegarci il senso e gli obiettivi di questi appuntamenti preparatori? E qual è la risposta delle comunità interessate rispetto alle vostre iniziative? Ci saranno altri appuntamenti?

“La letteratura incontra il territorio“ è una delle iniziative di maggiore successo di tutto il panorama letterario nostrano. Non faccio nomi perché sarebbero davvero tanti, e non intendo fare torto a nessuno, ma ogni volta la risposta di pubblico è assolutamente eccellente. Questa manifestazione è un mezzo efficacissimo per promuovere il libro e la cultura nel territorio a cui tale letteratura appartiene. Oltre all’incontro infatti, ogni volta il comune ospitante la manifestazione è tenuto a comprare un certo quantitativo del libro che verrà presentato, da distribuire gratuitamente agli spettatori in sala.

Potrà la nomina di un assessore di Cimitile, l’onorevole Pasquale Sommese, alla Regione portare ancora maggiore interesse da parte dell’ente palazzo Santa Lucia sul Premio Cimitile?

Come dicevo, le istituzioni sono parte integrante della Fondazione, quindi grossi problemi non ci sono. Il futuro non può che essere roseo. Pasquale Sommese, nostro concittadino, è stato certamente vicino alla manifestazione sin dalle prime edizioni, ma devo ricordare anche tutti gli altri uomini politici che sono intervenuti a vario titolo e nelle varie edizioni, come il deputato Paolo Russo. Però, non dimentichiamolo, gli investimenti nella cultura non sono mai abbastanza. Adesso che abbiamo l’opportunità di avere quattro – cinque consiglieri di area nolana seduti sugli scranni del parlamento regionale, il mio augurio non può che essere quello di fare maggiore attenzione agli attrattori culturali del nostro territorio, per un rilancio turistico e culturale dell’intera area. Ed in questo nessun’altro se non la politica può mirare allo sviluppo per ottenere risultati concreti.

Il palcoscenico privilegiato del Premio Cimitile sono le Basiliche di Cimitile, amate ancora poco conosciute nonostante la vetrine che la Fondazione offre. Cosa si può fare di più per valorizzarle?

Si può certamente fare qualcosa di più. Ma non si può scindere il complesso basilicale paleocristiano di Cimitile dalle risorse e dalle potenzialità che tutta l’area offre. Penso al villaggio preistorico, al museo archeologico di Nola, al castello Lancellotti di Lauro, solo per dirne qualcuno. Come dicevo, chi deve fare la sua parte è la politica. C’è bisogno di promozione e di riprendere in mano il piano strategico, servono stimoli per i nostri politici per la costituzione di una cabina di regia, con una governance leggera, che metta insieme i vari comuni. Sarebbe un sogno, un accordo ideale tra i comuni di Cimitile, Nola, Avella, Lauro, per il versante storico – artistico per poi inserire anche quello religioso (Visciano – Liveri) che permetterebbe di poter finalmente rimettere in moto la grande macchina attrattiva di cui il nostro territorio è in possesso, e farla correre sui binari del sistema turistico campano. Abbiamo tutte le carte in regola per poterlo fare, e non ho dubbi che nel corso dei prossimi anni nessuna strada verrà lasciata intentata.
di Gianluca Amato 22/05/2010
Anno III Numero 141
Fonte: Ilnolano.it

Nola, appello al sindaco su Fondazione e Certame Bruniano.

Sulle mura della città, nei giorni scorsi, è comparso, anche se in modo fugace ed in un numero sparuto di copie, un manifesto recante la firma di dodici studiosi internazionali di Giordano Bruno.

Essi hanno rivolto un appello alle istituzioni campane, in particolare al Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, al Presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, al Sindaco di Nola, Geremia Biancardi, affinchè si adoperino per assicurare la continuità dell’azione culturale della Fondazione Internazionale Giordano Bruno che è stata messa in condizioni di non poter operare per mancanza di finanziamenti, cosa per cui il consiglio d’amministrazione si è dimesso.

L’Associazione Nolana Giordano Bruno, che individua nel pensiero di Bruno quei principi di tolleranza, razionalità, universalità e solidarietà a cui improntare la costruzione di una società giusta, aperta, pluralista e progressista, si riconosce con quanto affermato dai dodici studiosi: ”Bruno è un patrimonio culturale del pensiero mondiale. Ma non può essere correttamente percepito e interpretato al di fuori del suo contesto geo-culturale nolano. Così come Nola non può privarsi di Bruno per interloquire con il moderno mondo dei saperi e delle competenze.”

Nola e Giordano Bruno sono due realtà complementari, guardare all’una senza tener conto dell’altro e viceversa, significa perdere una parte importante di ciascuna; è da qui che nasce la necessità di ospitare sul territorio nolano organismi di studio e di relazioni nazionali ed internazionali che pongano al centro il pensiero di Bruno.

Circa un anno fa, ad Aprile 2009, in un clima di entusiasmo e passione, soprattutto giovanile, si svolgeva l’anteprima della “Biennale Bruniana” ed il “9° Certame bruniano”. A Nola afferivano valenti studiosi e filosofi da tutto il mondo e centinaia di studenti medi acerbi, ma determinati “bruniani”. In quei giorni, il clima culturale e civile della città ebbe un sussulto, si ravvivò, operò un salto. Nacquero speranze e si pronunciarono impegni, anche di tipo economico.

Dopo un anno è tutto un deserto. La “1° Biennale bruniana” non si è tenuta, anche la decima edizione del “Certame Bruniano” è saltata. La Fondazione Giordano Bruno va verso lo scioglimento. Il raccordo Liceo Classico “Carducci”- Comune di Nola che aveva permesso di realizzare, per nove anni, il “Certame Bruniano” è venuto meno.

Che cosa è accaduto in quest’anno? Gelosia tra amministratori, manovre clientelari di lottizzazioni, disattenzione e caduta di sensibilità delle istituzioni, mancata pressione dell’opinione pubblica cittadina?
L’attività culturale della città non sembra brillare neanche in altri settori, nonostante gli annunci e le dichiarazioni: basta guardare allo stato in cui versa il “Villaggio del Bronzo” e l’arrancare caotico e sregolato in cui ancora procede la “Festa dei Gigli”, nonostante il gran parlare di Unesco e nuove disposizioni.

Comunque sia, è la comunità cittadina che ne soffre; per questo motivo noi dell’Associazione Nolana Giordano Bruno abbiamo raccolto il segnale che viene da quegli studiosi e abbiamo deciso di far sentire la nostra voce, dal basso, ed invitiamo anche gli altri cittadini, le associazioni, i circoli culturali, i partiti a fare altrettanto.
Deploriamo il comportamento delle istituzioni che sembrano non accorgersi di quello che sta accadendo, in un clima politico dove le manifestazioni culturali vengono ostacolate ed osteggiate ed additate spesso come espressioni di nullafacenti.

Invitiamo, innanzitutto il Sindaco di Nola, a far sì che queste “fiammelle”, sia la Fondazione che il Certame, non si spengano, ma vengano immediatamente ravvivate dando un “impulso nuovo” ad una politica culturale e civile cittadina che da troppo tempo langue.
Crediamo che principalmente dalla diffusione dei principi del pensiero bruniano possa originarsi quel moto di riscatto necessario al nostro territorio, dove la cultura svolga un ruolo di crescita civile e sociale dell’intera comunità.
Associazione Nolana “Giordano Bruno”

Fonte: marigliano.net

A Nola, Il deserto intorno a Bruno.

NOLA – Giordano Bruno, il Nolano per eccellenza, è ancora una volta al centro delle polemiche. Dopo le critiche di Michele Mezza, presidente della fondazione a lui dedicata, e un manifesto a firma di dodici tra i più grandi studiosi al mondo di Giordano Bruno che accusavano l’amministrazione comunale di malagestione in fatto di cultura, adesso due interventi da parte dell’associazione culturale Giordano Bruno e di Città viva rimarcano le polemiche degli scorsi mesi. “Circa un anno fa, ad aprile 2009- scrive in una nota l’associazione presieduta da Paolino Fusco- in un clima di entusiasmo e passione, soprattutto giovanile, si svolgeva l’anteprima della “Biennale Bruniana” ed il “9° Certame bruniano”. A Nola afferivano valenti studiosi e filosofi da tutto il mondo e centinaia di studenti medi acerbi, ma determinati “bruniani”. In quei giorni, il clima culturale e civile della città ebbe un sussulto, si ravvivò, operò un salto. Nacquero speranze e si pronunciarono impegni, anche di tipo economico. Dopo un anno è tutto un deserto. La “1° Biennale bruniana” non si è tenuta, anche la decima edizione del “Certame Bruniano” è saltata. La Fondazione Giordano Bruno va verso lo scioglimento. Il raccordo Liceo Classico “Carducci”- Comune di Nola che aveva permesso di realizzare, per nove anni, il “Certame Bruniano” è venuto meno.Che cosa è accaduto in quest’anno? Gelosia tra amministratori, manovre clientelari di lottizzazioni, disattenzione e caduta di sensibilità delle istituzioni, mancata pressione dell’opinione pubblica cittadina?”. “L’appello delle 12 eminenti personalità per salvare la fondazione Giordano Bruno – è invece l’affondo di Città Viva – e gli interventi di alcune prestigiose associazioni culturali cittadine non riescono a scuotere l’amministrazione comunale dal torpore In un anno quali sono stati i risultati dell’amministrazione Biancardi in campo culturale? Tanti annunci e nessun fatto concreto. La mancanza di attività di rilievo ed una serie di brutte notizie hanno scosso la cittadinanza: il certame bruniano è stato sospeso per mancanza di finanziamenti, la fondazione è stata affossata, il parco archeologico è lettera morta, l’anfiteatro continua ad essere chiuso per incuria, il museo della cartapesta non riesce a vedere la luce. Città Viva chiede una concreta e visibile inversione di rotta”. Sulla polemica, abbiamo sentito lì assessore ai beni culturali del Comune di Nola Maria Grazia De Lucia: “Io leggo e ascolto tutto, anche le critiche. Ma non intendo rispondere a polemiche che ritengo sterili e puerili” è stata la risposta dell’assessorato. “Sembra molto strano infatti che degli studiosi venuti dall’altra parte del mondo, che hanno ricevuto una accoglienza straordinaria e sono stati pagati e trattati benissimo, vengano a sindacare su questioni economiche che dovrebbero essere lasciate solamente agli addetti ai lavori. Una volta per tutte: il certame e la biennale bruniana vivranno quest’anno una pausa di riflessione, costretta da diversi impedimenti; una eredità della passata amministrazione, la poca volontà ed una mancanza di intesa di tutto l’ambiente che ho riscontrato al momento del mio insediamento e la mancanza di fondi: queste le cause. Ma è bene pensare al futuro. L’anno prossimo il Certame riprenderà il suo cammino, ancora più ricco e ancora meglio organizzato”. Nel frattempo, causa il miscelarsi di altri impegni del Giugno Nolano, salta anche la tre giorni di convegni dedicata al filosofo nolano che avrebbe dovuto “mettere una toppa” alla mancanza del certame. Al suo posto una conferenza prevista per metà giugno che analizzerà le varie tappe fin qui tenutesi della manifestazione e ne anticiperà il futuro.
di Gianluca Amato 22/05/2010
Anno III Numero 141
Fonte: ilnolano.it

Giordano Bruno. Mostra di quadri-scultura in ferro di Alessandro Vigo, “De l’infinito, universo e mondi”, (Pescara, 19 Maggio 2010, ore 17:30)

Giordano Bruno. Mostra di quadri-scultura in ferro di Alessandro Vigo, “De l’infinito, universo e mondi”, (Pescara, 19 Maggio 2010, ore 17:30)

Pescara – Domani alle 17:00, nella sede del Mediamuseum di Pescara sarà inaugurata la mostra di Alessandro Vigo, “De l’infinito, universo e mondi”: un omaggio a Giordano Bruno attraverso quadri-scultura in ferro, a cura di Chiara Strozzieri.
La mostra resterà aperta al pubblico dal 19 al 28 maggio e sarà visitabile dal lunedì al sabato dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 17:00 alle 19:00.

Fonte: inabruzzo.com

“Il pensiero e la visione del mondo di Giordano Bruno” (Roma, 11 Maggio 2010, ore 21:00)

“INFINITI MONDI”

Roma, 11-5-2010. Il pensiero e la visione del mondo di Giordano Bruno a cura dell’Associazione culturale Gruppo Laico di Ricerca

Associazione culturale Gruppo Laico di Ricerca 2009-10

Martedì 11 Maggio 2010 ore 21,00

“INFINITI MONDI”

Il pensiero e la visione del mondo di Giordano Bruno

410 anni fa, il 17 febbraio del 1600 moriva sul rogo a Campo de’ Fiori un uomo, martire della libertà di pensiero e di ricerca. Ma, agli occhi della storia, Bruno fu molto più di uno semplice eretico perché egli enuncia il programma da perseguire per l’intellettuale laico e progressista di ogni epoca, in difesa della verità, della libertà, della giustizia, della conoscenza e dell’uguaglianza contro tutte le forme di dogmatismo.

E la testimonianza di quell’uomo è più che mai urgente per resistere alle attuali forme di oscurantismo religioso e politico e di degrado morale e civile.

Proponiamo un breve viaggio intorno al suo pensiero.

presso: CENTRO SOCIOCULTURALE GARBATELLA

Via A. Caffaro 10 ROMA

Per informazioni: 06 9300526

Fonte: italialaica.it

“Fondazione Giordano Bruno povera per colpe altrui”

NOLA – “Certe polemiche sono talmente sterili ed improduttive che muoiono sul nascere. Se oggi Bruno fosse vivo, sarebbe sceso in piazza per difendere la libertà di informazione. Ricordiamolo dunque come esempio di vita e di coerenza, evitando strumentalizzazioni”. Replica così l’assessore ai beni Culturali De Lucia a dodici tra i più grandi studiosi al mondo di Giordano Bruno, che hanno unito le loro firme in un manifesto per richiamare l’attenzione sulle sorti della Fondazione a lui dedicata. Ma soprattutto affinchè fosse garantita una continuità, per quest’anno ridotta, alle manifestazioni bruniane (biennale e certame tra tutte). “Dobbiamo constatare – scrivevano nomi del calibro di Alain Segonds e Miguel Angel Granada Martinez – che la Fondazione, meritevolmente creata solo un anno fa per dare a Nola l’occasione di riprendere il suo rapporto con il suo figlio più prestigioso, è stata messa in condizione di non operare per mancanza di finanziamenti”. Quasi una preghiera, affinchè Nola non perdesse il contatto con la sua parte culturalmente più rinomata e attrattiva e, contemporaneamente, le distrazioni della politica non costringessero a spostare tali manifestazioni dal loro contesto più naturale qual è la città del Nolano. Ma, si difende l’amministrazione, “siamo sulla linea della continuità delle tante e positive iniziative che in Città si sono susseguite nel corso degli anni, nel segno del pensiero libero di Giordano Bruno. Purtroppo questa situazione venutasi a creare è un ‘lascito’ di chi ci ha preceduto, che non aveva inserito in bilancio i fondi necessari – ha continuato De Lucia – Io però non voglio entrare nel merito di cifre, quanto piuttosto del piano strategico che da questo momento in poi si intende attuare per il rilancio dell’Ente in questione, istituito lo scorso anno in onore del Filosofo Nolano”.
di Gi.Am. 07/05/2010
Anno III Numero 126
Fonte: ilnolano.it

Nola, De Lucia: rilanceremo la Fondazione “Giordano Bruno”

Dichiarazioni Assessore alla Cultura ed ai Beni Culturali sul manifesto pro
“Siamo sulla linea della continuità delle tante e positive iniziative che in Città si sono susseguite nel corso degli anni, nel segno del pensiero libero di Giordano Bruno”.

Ha esordito così l’Assessore ai Beni Culturali del Comune di Nola, Maria Grazia De Lucia, all’indomani del manifesto affisso in città, a firma di vari filosofi internazionali bruniani, seriamente preoccupati per il futuro della Fondazione “Giordano Bruno”.
“Purtroppo questa situazione venutasi a creare è un ‘lascito’ di chi ci ha preceduto, che non aveva inserito in bilancio i fondi necessari – ha continuato De Lucia –.

Io però non voglio entrare nel merito di cifre, quanto piuttosto del piano strategico che da questo momento in poi si intende attuare per il rilancio dell’Ente in questione, istituito lo scorso anno in onore del Filosofo Nolano. Inoltre voglio sottolineare che certe polemiche sono talmente sterili ed improduttive che muoiono sul nascere. Se oggi Bruno fosse vivo – ha concluso –, sarebbe sceso in piazza per difendere la libertà di informazione. Ricordiamolo dunque come esempio di vita e di coerenza, evitando strumentalizzazioni”.

Autilia Napolitano
Fonte: marigliano.net

Molfetta. Si chiude in bellezza la rassegna di prosa Fuoco Centrale (sabato 8 maggio 2010)


MOLFETTA – Volge al termine la rassegna di prosa Fuoco Centrale che sabato 8 maggio si chiude con lo spettacolo ‘600 L’arte ai tempi della commedia dell’arte, l’ultimissima produzione della compagnia Il Carro dei Comici per la regia di Francesco Tammacco.
La compagnia porta sulla scena i commedianti dell’arte, sul cui carro spesso e volentieri accadeva che pittori più o meno celebri condividessero l’avventura degli attori. Accade dunque che Michelangelo Fracanzano si trovi ad indossare la maschera di Pulcinella e Salvator Rosa quella di Coviello.
L’impianto scenico è quello della Commedia dell’arte e tra lazzi tipici della commedia all’improvviso e gli aneddoti romanzati del De Dominici, si snodano le avventurose vite dei commedianti e dei pittori. Nello scenario più generale del tumulto napoletano che vide la fulgida impresa di Masaniello, ci si trova dinanzi ai lazzi di Pantalone e Zanni che recitano ispirandosi alla vita di Luca Giordano o a quella di Galileo Galilei sino a trovarsi dinanzi alla pira di Giordano Bruno.
Sulle tavole del Teatro del Carro di Molfetta saliranno Pantaleo Annese (nei panni di Primo Zanni, Caravaggio e Dott. Balanzone), Matilde Bonaccia (Annella De Rosa e Pulcinella), Rosa Tarantino (Smeraldina e Artemisia Gentileschi), Francesco Tammacco (Pantalon de Bisognosi, Giordano Bruno e Aniello Falcone) e Antonella Bufi (Salvatore Rosa). La consulenza storica è a cura di Gianluca de Pinto, maschere e disegno luci di Matteo Altomare mentre la musica dal vivo è eseguita da Federico Ancona.
Il costo del biglietto è di € 10,00; sabato 8 maggio il botteghino aprirà alle ore 19. L’ingresso allo spettacolo è alle ore 20.30, il sipario alle ore 21. È possibile acquistare i biglietti presso il Teatro del Carro (via Giovene 23), tutti i giorni dalle 18 alle 22.
Per ulteriori dettagli su Il Carro dei Comici consultare il sito http://www.ilcarrodeicomici.it.
Fonte: quindici-molfetta.it

Nola incontra Ipazia e Tansillo

NOLA – Doppio appuntamento con la letteratura a Nola. Oggi, giovedì 6 maggio, alle 17, 30, nell’aula consiliare del Comune di Nola si terrà il convegno dal tema “Ipazia di Alessandria ??” Matematica e Filosofa”. All’incontro parteciperanno il sindaco di Nola, Geremia Biancardi, l’assessore ai Beni Culturali, Maria Grazia De Lucia, Aniello Montano, docente dell’Università degli Studi di Salerno e Salvatore Rionero, Accademico dei Lincei. A coordinare i lavori, Eugenia Daniele. Venerdì, 7 maggio, alle 18,30, presso la Chiesa dei SS Apostoli in via San Felice a Nola, secondo appuntamento in ricordo del poeta nolano rinascimentale Luigi Tansillo nel quinto centenario della sua nascita. Dopo l’incontro dello scorso 16 aprile, nuova conferenza tenuta daTobia Toscano, docente universitario, dal tema “Nola e gli amici di Nola nella poesia di Luigi Tansillo”.
di Redazione cultura 06/05/2010
Anno III Numero 125
Fonte:ilnolano.it

Giordano Bruno. Un appello per salvare la Fondazione

NOLA – Un manifesto, che da ieri campeggia in città, firmato da alcuni dei maggiori studiosi del pensiero del filosofo nolano Giordano Bruno. Un appello rivolto, attraverso la Fondazione, alle istituzioni cittadine, provinciali e regionali per assicurare la “continuità dell’azione culturale” della stessa. Il tazebao, che originariamente doveva essere a sfondo rosso, è l’estensione pubblica di un appello scritto dagli stessi filosofi che presero parte lo scorso anno alla Biennale bruniana. La lettera fu recapitata circa 15 giorni fa alla Fondazione, e già allora sarebbe dovuta diventare manifesto. Diversi ostacoli ne hanno impedito l’affissione, fino a ieri, quando il manifesto è…misteriosamente , secondo alcuni, comparso in città.

In realtà è mistero che si smentisce da solo, visto che le firme sotto sono leggibili e conosciute, e che non vi è indicato alcun membro della Fondazione, la quale, appunto, è stata mero tramite della missiva.

“Nei giorni in cui, un anno fa, si teneva l’Anteprima della Biennale Bruniana – si legge nel manifesto- dobbiamo constatare che la Fondazione, meritevolmente creata solo un anno fa per dare a Nola l’occasione di riprendere il suo rapporto con il suo figlio più prestigioso, è stata messa in condizione di non operare per mancanza di finanziamenti. La Fondazione, nei suoi pochi mesi di vita, e con scarsissime risorse , aveva espresso, in particolare, con l’anteprima della biennale bruniana organizzata lo scorso aprile, un programma culturale straordinario che ha coinvolto studiosi di fama internazionale e centinaia di studenti provenienti da diversi licei italiani dalla Lombardia alla Sicilia. Bruno è un patrimonio culturale del pensiero mondiale. Ma non può essere correttamente percepito e interpretato al di fuori del suo contesto geo culturale nolano.

A proposito della Fondazione, il bilancio dello scorso anno aveva previsto 35mila euro. Fondi che non sono risultati sufficienti. Come hanno confermato le dimissioni dello stesso presidente Michele Mezza, in polemica con una, secondo lui, insufficiente partecipazione ai progetti della Fondazione, lasciata a sé stessa, senza obiettivi e senza aiuti. Trentacinquemila euro confermati nel bilancio di previsione di quest’anno, rispetto ai quali Città Viva aveva presentato un emendamento che prevedeva un aumento di spesa per la Fondazione di 65mila euro. E del resto è una sorta di iattura il nome di Bruno per le finanze comunali, in particolare, vista l’impossibilità quest’anno di svolgere il Certame bruniano, proprio per mancanza di fondi (mentre nel bilancio 2010 sono stati previsti 17mila euro).

” Ci rivolgiamo alla Regione- cintinua il manifesto- che pure volle fortemente avviare la sfida della Fondazione Internazionale Giordano Bruno, alla provincia di Napoli che deve arricchire il suo territorio con il valore aggiunto di un patrimonio globale quale è il pensiero di Bruno, e al Comune di Nola che deve, con più forza e volontà di altri, difendere il valore aggiunto del suo territorio che è appunto il linguaggio internazionale di tolleranza e razionalità che Bruno originalmente innestò nel pensiero occidentale. Come studiosi delle opere bruniane chiediamo che chi è preposto all’amministrazione dei beni pubblici non permetta che uno degli assetti più preziosi del territorio campano sia disperso per un’imperdonabile disattenzione o sottovalutazione.. Non bruciamo questa speranza e rivolgiamo l’impegno a rendere ancora più ambiziosa un’istituzione che ben ha operato per la memoria di Bruno e il futuro di Nola”.

Ecco le firme in calce al manifesto: Carlo Luiz Bombassaro (Coordinatore traduzione portoghese di Bruno), Smaranda Bratu Elian (Università di Bucarest), Giulio Giorello (Università di Milano), Miguel Angel Granada Martinez (Presidente Centro Internazionale Studi Bruniani), Morimichi Kato (Università di Sendai), Stefan Klemczak (Università di Cracovia), Thomas Leinkauf (Coordinatore edizione tedesca di Bruno), Tian Shigang (Accademia Sinica delle Scienze Sociali), Stefano Levi Della Torre (Membro della Comunità ebraica di Milano), Elzbieta Lubelska (Università di Cracovia), Andrei Rossius (Editore dell’edizione delle opere latine di Giordano Bruno per Les Belles Lettres), Alain Segonds ( Direttore generale de Les Belles Lettres).
di Redazione cultura 06/05/2010
Anno III Numero 125
Fonte: ilnolano.it

Clicca qui per visualizzare il Manifesto della fondazione (aprile 2010) in formato pdf

Giordano Bruno e il misterioso manifesto affisso a Nola.

Alcuni filosofi presenti lo scorso anno all’Anteprima della Biennale Bruniana hanno tappezzato la città con un manifesto-appello alle Istituzioni, recante il logo della Fondazione “G. Bruno” con Cda azzerato.

“Nola deve riprendere il suo rapporto con il suo figlio più prestigioso”. Un appello che parte da lontano, giunto in queste ore in città mediante le sembianze di un manifesto, teso a riappropriarsi di quel figlio tanto amato, che in Nola trovò la sua culla, per il quale lo scorso anno, in occasione del 409’ anniversario della sua morte in Campo de’ Fiori, fu istituita una Fondazione in suo onore. Un anno, il 2009, ricco di contenuti ma, soprattutto, di ospiti illustri a livello internazionale, che, per un’intera settimana, ricordarono il Filosofo nolano con minuzia di particolari ed aneddoti, trasformando la città in un vero e proprio “salotto” caratterizzato da momenti di alto spessore culturale.

Oggi, a distanza di un anno esatto, quello stesso “salotto” di russi, francesi, cinesi, rumeni, tedeschi e spagnoli, si ribella al “silenzio assordante” calato improvvisamente sulla Fondazione “Giordano Bruno”. E lo fa attraverso l’affissione di un manifesto recante il logo della stessa Fondazione (il cui Cda è di fatto azzerato dopo le dimissioni sottoscritte dal Presidente Michele Mezza e dai singoli componenti lo scorso mese di luglio) apparso in queste ore lungo le strade cittadine, indirizzato al Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, al Presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro e al Sindaco di Nola, Geremia Biancardi.

“Come studiosi delle opere bruniane – si legge nel manifesto – chiediamo che chi è preposto all’amministrazione dei beni pubblici non permetta che uno degli assetti più preziosi del territorio campano sia disperso per una imperdonabile disattenzione o sottovalutazione. Sarebbe un errore grave lasciare che tutto si dissolva e svanisca nell’inerzia”. Non c’è che dire, un accorato appello di chi crede in un progetto fortemente voluto dalle Istituzioni per rilanciare a livello mondiale la figura del Filosofo nolano e che, oggi, a distanza di un anno, sembra sciogliersi come neve al sole, per mancanza di fondi, come evidenziano i filosofi firmatari del manifesto.

Fondi che, invece, in occasione dell’Anteprima della Biennale Bruniana, furono appositamente stanziati , anche dall’Ente di piazza Duomo che erogò un importo pari a 21.980,00 euro. Importo così suddiviso, come da determina dirigenziale n. 53 del 14/04/2009: noleggio attrezzature multimediali ditta INFOBYTE € 13.200; audio e luci ditta Service P. Olivieri € 2.880; pedane e palchi ditta Eurostage € 600; rinfresco ditta L’Emiliana del 15/04/09 € 2.000, del 19/04/09 € 900; cena del 18/04/09 ditta La Mariannina € 1.800; addobbi floreali € 600. Un impegno economico che oggi, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Geremia Biancardi, ha confermato stanziando nel bilancio di previsione, approvato lo scorso 28 aprile dal civico consesso, la somma pari a 35mila euro, come ha precisato il ragioniere generale dell’Ente, Daniele Cutolo.

Ora però resta da sciogliere un solo nodo: questo manifesto, steso a più mani dai filosofi bruniani (tutti stranieri, fatta eccezione per Giulio Giorello e Stefano Levi Della Torre, entrambi attivi a Milano), probabilmente affisso in modo anche abusivo in città, essendo privo dell’apposita autorizzazione comunale, nonché mancante di data e indicazione della tipografia che l’avrebbe stampato, ma munito comunque di intestazione, per il tramite di chi è arrivato materialmente a Nola, visto che, come già accennato, l’intero Cda della Fondazione è azzerato? Sarà forse stato lo stesso Giordano Bruno, che, preoccupato che il rogo destinato ad ardere per sempre potesse invece spegnersi improvvisamente, ha pensato bene, con questo manifesto, di alimentare la fiamma?
di Autilia Napolitano
Fonte: ilmediano.it

A via Atri, 3 la casa delle meraviglie. Giuseppe Zevola ospita la sua arte (Napoli, dal 1° Maggio)

L’artista napoletano apre una volta al mese le porte della sua dimora-museo: opere choc scendono dal soffitto

NAPOLI – Tra la miriade di oggetti colorati, collage e installazioni che pendono oscillando dal soffitto della casa di Giuseppe Zevola c’è una raffigurazione antica della Filosofia, personificata da una donna nel cui ventre ha infiniti cassetti estraibili, segreti della conoscenza. E’ una metafora significativa di ciò che è l’abitazione-museo dell’artista partenopeo in via Atri 3 a Napoli, che dal primo maggio aprirà al pubblico per ogni primo sabato del mese dalle 18 alle 24.

Già quasi tutto esaurito per il primo appuntamento; chi vorrà incontrare l’eclettico poeta, filosofo, editore e pittore amico di Hermann Nitsch dovrà prenotarsi per il prossimo incontro sul sito http://www.positionplotting.com. Quello che è considerato il «museo più privato del mondo» è la nobiliare casa di famiglia di Giuseppe: soffitti alti, di legno, decorati, dove sono forti gli omaggi in forma d’arte a Teresa D’Avila e Giordano Bruno, nel cuore di Napoli, in una strada dove un tempo abitarono Goethe e Benedetto Croce. Proprio lì, a due passi dalla greca agorà, luogo d’incroci e contaminazioni orientali, riprodotte nei lavori di Zevola: i maestri giapponesi vanno a braccetto con Dante in un collage; Buddha è dirimpettaio (su una console sollevata da terra) della sagoma di Alice nel Paese delle Meraviglie; le porte sono scatole cinesi in cui sbuca il «Viandante sul mare di nebbia» di Friedrich e i quadri raffigurano alla stessa tavola Cristo e Totò.

Un posto unico, quasi la casa di un alchimista ermetico, ancor più suggestivo se a lume di candela. Nel corso degli appuntamenti Zevola, che vive tuttora tra Vienna e Napoli, con trascorsi a Lisbona, Usa, Cina, Australia e su una barca in giro per il Mediterraneo, proporrà interventi musicali di Marco Sannini e Fabia De Luca (concerto per arpa celtica) e musiche del compositore Lucio Maria Lo Gatto. Sulle pareti, tra una sala e l’altra, saranno proiettati i video artistici di Zevola, discendente d’illustri avvocati del Foro napoletano, la cui madre era la figlia del barbiere del grande Antonio De Curtis. Nella sua vita Giuseppe ne ha passate tante: da quando a Barcellona vendeva «gocce di pioggia da Napoli» a quando ha fondato nel 2004 la casa editrice Position Plotting Book (da un termine marinaro per indicare la posizione) per cui pubblica i testi dei suoi filosofi più amati tradotti anche nelle più remote lingue del mondo. La sua casa è un «sunto» delle sue esperienze e della sua genuina follia. Visitarla per credere.

Marco Perillo
30 aprile 2010

Fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it