Nola incontra Ipazia e Tansillo

NOLA – Doppio appuntamento con la letteratura a Nola. Oggi, giovedì 6 maggio, alle 17, 30, nell’aula consiliare del Comune di Nola si terrà il convegno dal tema “Ipazia di Alessandria ??” Matematica e Filosofa”. All’incontro parteciperanno il sindaco di Nola, Geremia Biancardi, l’assessore ai Beni Culturali, Maria Grazia De Lucia, Aniello Montano, docente dell’Università degli Studi di Salerno e Salvatore Rionero, Accademico dei Lincei. A coordinare i lavori, Eugenia Daniele. Venerdì, 7 maggio, alle 18,30, presso la Chiesa dei SS Apostoli in via San Felice a Nola, secondo appuntamento in ricordo del poeta nolano rinascimentale Luigi Tansillo nel quinto centenario della sua nascita. Dopo l’incontro dello scorso 16 aprile, nuova conferenza tenuta daTobia Toscano, docente universitario, dal tema “Nola e gli amici di Nola nella poesia di Luigi Tansillo”.
di Redazione cultura 06/05/2010
Anno III Numero 125
Fonte:ilnolano.it

Giordano Bruno. Un appello per salvare la Fondazione

NOLA – Un manifesto, che da ieri campeggia in città, firmato da alcuni dei maggiori studiosi del pensiero del filosofo nolano Giordano Bruno. Un appello rivolto, attraverso la Fondazione, alle istituzioni cittadine, provinciali e regionali per assicurare la “continuità dell’azione culturale” della stessa. Il tazebao, che originariamente doveva essere a sfondo rosso, è l’estensione pubblica di un appello scritto dagli stessi filosofi che presero parte lo scorso anno alla Biennale bruniana. La lettera fu recapitata circa 15 giorni fa alla Fondazione, e già allora sarebbe dovuta diventare manifesto. Diversi ostacoli ne hanno impedito l’affissione, fino a ieri, quando il manifesto è…misteriosamente , secondo alcuni, comparso in città.

In realtà è mistero che si smentisce da solo, visto che le firme sotto sono leggibili e conosciute, e che non vi è indicato alcun membro della Fondazione, la quale, appunto, è stata mero tramite della missiva.

“Nei giorni in cui, un anno fa, si teneva l’Anteprima della Biennale Bruniana – si legge nel manifesto- dobbiamo constatare che la Fondazione, meritevolmente creata solo un anno fa per dare a Nola l’occasione di riprendere il suo rapporto con il suo figlio più prestigioso, è stata messa in condizione di non operare per mancanza di finanziamenti. La Fondazione, nei suoi pochi mesi di vita, e con scarsissime risorse , aveva espresso, in particolare, con l’anteprima della biennale bruniana organizzata lo scorso aprile, un programma culturale straordinario che ha coinvolto studiosi di fama internazionale e centinaia di studenti provenienti da diversi licei italiani dalla Lombardia alla Sicilia. Bruno è un patrimonio culturale del pensiero mondiale. Ma non può essere correttamente percepito e interpretato al di fuori del suo contesto geo culturale nolano.

A proposito della Fondazione, il bilancio dello scorso anno aveva previsto 35mila euro. Fondi che non sono risultati sufficienti. Come hanno confermato le dimissioni dello stesso presidente Michele Mezza, in polemica con una, secondo lui, insufficiente partecipazione ai progetti della Fondazione, lasciata a sé stessa, senza obiettivi e senza aiuti. Trentacinquemila euro confermati nel bilancio di previsione di quest’anno, rispetto ai quali Città Viva aveva presentato un emendamento che prevedeva un aumento di spesa per la Fondazione di 65mila euro. E del resto è una sorta di iattura il nome di Bruno per le finanze comunali, in particolare, vista l’impossibilità quest’anno di svolgere il Certame bruniano, proprio per mancanza di fondi (mentre nel bilancio 2010 sono stati previsti 17mila euro).

” Ci rivolgiamo alla Regione- cintinua il manifesto- che pure volle fortemente avviare la sfida della Fondazione Internazionale Giordano Bruno, alla provincia di Napoli che deve arricchire il suo territorio con il valore aggiunto di un patrimonio globale quale è il pensiero di Bruno, e al Comune di Nola che deve, con più forza e volontà di altri, difendere il valore aggiunto del suo territorio che è appunto il linguaggio internazionale di tolleranza e razionalità che Bruno originalmente innestò nel pensiero occidentale. Come studiosi delle opere bruniane chiediamo che chi è preposto all’amministrazione dei beni pubblici non permetta che uno degli assetti più preziosi del territorio campano sia disperso per un’imperdonabile disattenzione o sottovalutazione.. Non bruciamo questa speranza e rivolgiamo l’impegno a rendere ancora più ambiziosa un’istituzione che ben ha operato per la memoria di Bruno e il futuro di Nola”.

Ecco le firme in calce al manifesto: Carlo Luiz Bombassaro (Coordinatore traduzione portoghese di Bruno), Smaranda Bratu Elian (Università di Bucarest), Giulio Giorello (Università di Milano), Miguel Angel Granada Martinez (Presidente Centro Internazionale Studi Bruniani), Morimichi Kato (Università di Sendai), Stefan Klemczak (Università di Cracovia), Thomas Leinkauf (Coordinatore edizione tedesca di Bruno), Tian Shigang (Accademia Sinica delle Scienze Sociali), Stefano Levi Della Torre (Membro della Comunità ebraica di Milano), Elzbieta Lubelska (Università di Cracovia), Andrei Rossius (Editore dell’edizione delle opere latine di Giordano Bruno per Les Belles Lettres), Alain Segonds ( Direttore generale de Les Belles Lettres).
di Redazione cultura 06/05/2010
Anno III Numero 125
Fonte: ilnolano.it

Clicca qui per visualizzare il Manifesto della fondazione (aprile 2010) in formato pdf

Giordano Bruno e il misterioso manifesto affisso a Nola.

Alcuni filosofi presenti lo scorso anno all’Anteprima della Biennale Bruniana hanno tappezzato la città con un manifesto-appello alle Istituzioni, recante il logo della Fondazione “G. Bruno” con Cda azzerato.

“Nola deve riprendere il suo rapporto con il suo figlio più prestigioso”. Un appello che parte da lontano, giunto in queste ore in città mediante le sembianze di un manifesto, teso a riappropriarsi di quel figlio tanto amato, che in Nola trovò la sua culla, per il quale lo scorso anno, in occasione del 409’ anniversario della sua morte in Campo de’ Fiori, fu istituita una Fondazione in suo onore. Un anno, il 2009, ricco di contenuti ma, soprattutto, di ospiti illustri a livello internazionale, che, per un’intera settimana, ricordarono il Filosofo nolano con minuzia di particolari ed aneddoti, trasformando la città in un vero e proprio “salotto” caratterizzato da momenti di alto spessore culturale.

Oggi, a distanza di un anno esatto, quello stesso “salotto” di russi, francesi, cinesi, rumeni, tedeschi e spagnoli, si ribella al “silenzio assordante” calato improvvisamente sulla Fondazione “Giordano Bruno”. E lo fa attraverso l’affissione di un manifesto recante il logo della stessa Fondazione (il cui Cda è di fatto azzerato dopo le dimissioni sottoscritte dal Presidente Michele Mezza e dai singoli componenti lo scorso mese di luglio) apparso in queste ore lungo le strade cittadine, indirizzato al Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, al Presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro e al Sindaco di Nola, Geremia Biancardi.

“Come studiosi delle opere bruniane – si legge nel manifesto – chiediamo che chi è preposto all’amministrazione dei beni pubblici non permetta che uno degli assetti più preziosi del territorio campano sia disperso per una imperdonabile disattenzione o sottovalutazione. Sarebbe un errore grave lasciare che tutto si dissolva e svanisca nell’inerzia”. Non c’è che dire, un accorato appello di chi crede in un progetto fortemente voluto dalle Istituzioni per rilanciare a livello mondiale la figura del Filosofo nolano e che, oggi, a distanza di un anno, sembra sciogliersi come neve al sole, per mancanza di fondi, come evidenziano i filosofi firmatari del manifesto.

Fondi che, invece, in occasione dell’Anteprima della Biennale Bruniana, furono appositamente stanziati , anche dall’Ente di piazza Duomo che erogò un importo pari a 21.980,00 euro. Importo così suddiviso, come da determina dirigenziale n. 53 del 14/04/2009: noleggio attrezzature multimediali ditta INFOBYTE € 13.200; audio e luci ditta Service P. Olivieri € 2.880; pedane e palchi ditta Eurostage € 600; rinfresco ditta L’Emiliana del 15/04/09 € 2.000, del 19/04/09 € 900; cena del 18/04/09 ditta La Mariannina € 1.800; addobbi floreali € 600. Un impegno economico che oggi, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Geremia Biancardi, ha confermato stanziando nel bilancio di previsione, approvato lo scorso 28 aprile dal civico consesso, la somma pari a 35mila euro, come ha precisato il ragioniere generale dell’Ente, Daniele Cutolo.

Ora però resta da sciogliere un solo nodo: questo manifesto, steso a più mani dai filosofi bruniani (tutti stranieri, fatta eccezione per Giulio Giorello e Stefano Levi Della Torre, entrambi attivi a Milano), probabilmente affisso in modo anche abusivo in città, essendo privo dell’apposita autorizzazione comunale, nonché mancante di data e indicazione della tipografia che l’avrebbe stampato, ma munito comunque di intestazione, per il tramite di chi è arrivato materialmente a Nola, visto che, come già accennato, l’intero Cda della Fondazione è azzerato? Sarà forse stato lo stesso Giordano Bruno, che, preoccupato che il rogo destinato ad ardere per sempre potesse invece spegnersi improvvisamente, ha pensato bene, con questo manifesto, di alimentare la fiamma?
di Autilia Napolitano
Fonte: ilmediano.it