Il “Circolo Giordano Bruno” di Chieti


Organizzato dall’Associazione Liberarte, nel quadro della “Settimana della Cultura”, nella serata di giovedì 22 aprile, presso l’Auditorium Cianfarani, si è svolto un convegno sul tema della libertà, per la commemorazione dei 410 anni della morte del filosofo di Nola Filippo Giordano Bruno. E’ stato proiettato il film a lui dedicato, diretto da Giuliano Montaldo e interpretato da un intenso, bravissimo, Gian Maria Volonté. Prima e dopo il film, di Giordano Bruno hanno parlato Roberto Anzellotti, presidente dell’UAAR ( unione degli atenei agnostici abruzzesi) di Pescara , il prof. Filippo Paziente, del quale pubblichiamo l’intero intervento perchè a Cheti nel 1887, è stato fondato un circolo intitolato al frate nolano mandato al rogo dalla Santa Inquisizione il 17 febbraio 1600 a Campo de’ Fiori, Roma. L’intervento del prof. Paziente si è svolto seguendo il percorso del quando e perchè è nato il circolo. La sua attività e la incidenza sullo sviluppo del movimento operaio, anarchico, democratico e socialista.

Il Circolo Giordano Bruno fu fondato nei primi giorni di settembre del 1887 da un manipolo di studenti e operai “liberi pensatori”, mentre a Roma si stava progettando l’erezione del monumento a Campo de’Fiori. Fece il suo esordio in città partecipando alla celebrazione del XX Settembre ( giorno dell’entrata a Roma delle truppe italiane, il 20 settembre 1870, attraverso la breccia di Porta Pia), cerimonia organizzata dalla “Società dei reduci delle patrie battaglie”, comprendente anche ex garibaldini. Questa società il 2 giugno aveva commemorato Giuseppe Garibaldi nel quinto anniversario della morte, insieme con la fiorente società Operaia di Mutuo Soccorso; una delegazione congiunta si era recata a Caprera per deporre una corona sulla sua tomba. La Società Operaia, fondata nel lontano 24 novembre 1861, nell’agosto del 1864 aveva acclamato Garibaldi “Presidente onorario perpetuo” e nella sala delle adunanze conservava devotamente alcune sue lettere autografe.

Il fervore patriottico dei Reduci e degli operai e i forti accenti anticlericali dei loro discorsi non erano tollerati dalla Chiesa teatina, guidata dall’arcivescovo sanfedista ( cioè reazionario e antiliberale) Luigi Ruffo Scilla. A partire soprattutto dal 2 giugno 1882, ad ogni ricorrenza della morte di Garibaldi, del XX settembre e del 17 febbraio (anniversario del rogo di Giordano Bruno – fu arso vivo il 17 febbraio 1600-), la città viveva momenti di accese polemiche. Il 2 giugno 1882 la città aveva dedicato a Garibaldi solenni onoranze funebri, con discorsi di alcuni superstiti camice rosse, riunione straordinaria del Consiglio Provinciale, che aveva espresso la volontà di erigergli un monumento. Provvisoriamente, il 16 giugno, in Piazza Vittorio Emanuele II, dirimpetto al municipio, al “Divo Garibaldi”era stato eretto un mezzo busto colossale di cartapesta, “a cui faceva da piedistallo il cannone rovesciato”. I garibaldini, riuniti nei locali della Società Operaia, avevano fondato la “Società dei reduci e delle Patrie Battaglie”. Il 7 giugno 1884 l’arcivescovo Ruffo Scilla, in risposta ai discorsi anticlericali pronunciati dai patrioti accanto al busto di Garibaldi, provocatoriamente spostato vicino alla cattedrale di San Giustino, aveva fatto affiggere alle porte di tutte le chiese della città un “Invito sacro”, in cui si condannava il “grandissimo insulto inflitto alla fede e alla persona adorabile di Gesù Cristo, facendosi l’elogio di uno dei più fieri nemici del Redentore”.

(Per inciso il busto non fu mai trasformato in monumento, nonostante la delibera del Consiglio Provinciale, approvata il 14 luglio 1883, che stanziava la somma di lire 6.000).

Dopo la costituzione, i soci del Circolo Giordano Bruno, in collaborazione con la “Società dei reduci”, con la Società Operaia e con gli studenti del Liceo, celebrano ogni anno, con comizi e pubbliche conferenze, in polemica sempre vivace “coi nemici della Patria e del libero pensiero”, gli anniversari della Breccia di Porta Pia, della morte di Garibaldi, del rogo di Bruno. Il 9 giugno 1889 i Reduci e i soci del Circolo sono presenti a Campo dei Fiori, con proprie delegazioni, all’inaugurazione del monumento del frate nolano. Il 9 giugno dell’anno seguente, anniversario dell’inaugurazione del monumento, il Prefetto vieta l’affissione di un manifesto del Circolo perchè contiene espressioni forti contro il Papa. Per protesta, il Circolo affigge un altro manifesto, silenzioso:

IX GIUGNO

GIORDANO BRUNO

Il Circolo Giordano Bruno

Segue una commemorazione al Teatro Marrucino e una dimostrazione per le vie della città accompagnata dalla musica.

A questo punto il circolo scende apertamente in campo nella lotta politica, col battagliero settimanale Il Pensiero, pubblicato dal socio Camillo Di Sciullo. Il giornale conduce una lotta tenace contro il mezzanottismo (sistema di potere personale, clientelare e corruttore, imperniato sulla famiglia Mezzanotte), per il rinnovamento della vita politica e sociale della città e il riscatto dei ceti poveri. Con la sua piccola “Tipografia del popolo”, Di Sciullo stampa e diffonde diversi opuscoli di ispirazione anarchica e socialista, con cui costituisce una “Biblioteca del libero pensiero”. Nelle elezioni politiche del novembre 1890 Il Pensiero sostiene il programma democratico di Matteo Imbriani e Giovanni Bovio, il primo ospite a Chieti per la celebrazione del XX settembre. Nel 1893 il Circolo organizza per la prima volta la festa del I°Maggio e polemizza vivacemente con il Monitore Diocesano, organo della curia, che ha definito “barbara” la sentenza di Proudhon “La proprietà è un furto” e costringono l’uomo a “farsi bestia, bruto o peggio”. Nel 1896 alcuni soci del Circolo, presenti nella Società Operaia di mutuo soccorso, favoriscono la nascita di un circolo operaio autonomo, che prende il nome di “Società Vita Nuova Operaia” e, oltre agli scopi mutualistici tradizionali, si batte per l’aumento dei salari. Ai primi di maggio del 1898 è l’opera pedagogica del libertario Camillo Di Sciullo a ispirare la rivolta popolare per il pane e il lavoro, repressa dalle autorità con pene severe.

Agli inizi del ‘900 sono alcuni intellettuali liberali ( a Chieti Carlo Alessandrelli e Nicola Trevisonno, a Lanciano Federico Mola e Francesco Masciangelo, a Sulmona Mario Trozzi e Carlo Tresca) a guidare la trasformazione dei circoli operai autonomi nelle prime sezioni socialiste. In vista delle prime elezioni a suffragio universale maschile (ottobre 1913), i circoli libertari “Giordano Bruno” e “Francisco Ferrer” (il secondo fondato nel dicembre 1910 dallo studente Guido Torrese e intestato al noto pedagogista fatto fucilare il 13 ottobre 1909 dal Consiglio di guerra del re di Spagna Alfonso XIII) si schierano a fianco di Giangabriele Valignani, candidato del blocco democratico, contribuendo alla sua storica vittoria contro Camillo Mezzanotte, candidato del blocco d’ordine conservatore, ancora una volta sostenuto dalla Chiesa.

Negli anni 1919-1922 è Guido Torrese, docente del Liceo Vico. A riorganizzare e guidare il Partito socialista e a fondare la Camera Del Lavoro di Chieti, idealmente motivato nel suo impegno civile e politico dall’alto ammaestramento dei due Martiri del libero pensiero.

Giustino Zulli
Fonte: chietiscalo.it

I video del Convegno su Giordano Bruno (Chieti, 22 Aprile 2010)

Convegno su Giordano Bruno (Chieti, 22 Aprile 2010)
22 APRILE 2010
ORE 17:30
Sul tema delle libertà civili, per la commemorazione dei 410 anni dalla morte di Giordano Bruno
Prof.ssa Nicoletta Tirinnanzi dell’Università di Chieti;
Roberto Anzellotti, coordinatore circolo UAAR Pescara;
Fabio Palombo, del Centro studi libertari C. Di Sciullo di Chieti;
una troupe teatrale metterà in scena gli ultimi atti del processo a Giordano Bruno.
Fonte: uaarpescara.it




Convegno su Giordano Bruno (Chieti, 22 Aprile 2010)

Convegno su Giordano Bruno (Chieti, 22 Aprile 2010)

Nell’ambito della Settimana della cultura a Chieti, Liberarte organizza un “convegno”-manifestazione alla Civitella, Museo archeologico, nella sala Cianfarani
22 APRILE 2010
ORE 17:30
Sul tema delle libertà civili, per la commemorazione dei 410 anni dalla morte di Giordano Bruno
Prof.ssa Nicoletta Tirinnanzi dell’Università di Chieti;
Roberto Anzellotti, coordinatore circolo UAAR Pescara;
Fabio Palombo, del Centro studi libertari C. Di Sciullo di Chieti;
una troupe teatrale metterà in scena gli ultimi atti del processo a Giordano Bruno.
INGRESSO GRATUITO.

Fonte: uaarpescara.it

Il giardino delle religioni tra mistero ed esoterismo. Dalla Divinazione alla magia in “Storia d’Italia”.

ROMA – L’Italia è anche un giardino pieno del mistero delle religioni e di quella spiritualità eterogenea che si definisce esoterismo.
Un esempio pratico su tutti: fare una visita alla Cappella di San Severo di Napoli per ammirare le meraviglie estetiche del Principe alchimista. Luogo da sempre di religioni, e dunque eresie, il nostro Paese insomma può vantare una lunga tradizione di letteratura esoterica come appunto ci ricorda oggi il volume appena uscito della Storia d’Italia dal titolo Esoterismo (Einaudi) con una introduzione di Gian Maria Cazzaniga.
Curato da oltre venti accademici italiani, francesi e svizzeri, il libro copre tutto l’arco della lunga storia della nostra penisola, ma sarebbe più corretto dire della storia dell’umanità visto che il sapere sapienziale attinge le sue fonti fin dentro non solo la storia, ma anche il mito. Si parte così dalla Divinazione e magia cerimoniale nelle civiltà mesopotamiche per arrivare all’ultimo capitolo a cura di Giovanni Filoramo dal titolo “Tradizioni esoteriche e nuove forme di religiosità”. E questo passando attraverso i Rosacroce veneti del secondo Seicento, la magia anche come vincolo d’amore di Giordano Bruno, il Dante esoterico e ovviamente la Cabala.
Ma cosa è esattamente l’esoterismo? Lo spiega bene per quanto possibile lo stesso Cazzaniga: «La tradizione costituisce un deposito presunto di conoscenze archetipiche la cui detenzione e trasmissione è patrimonio di una cerchia spirituale di eletti. Queste conoscenze, al di là delle versioni che ne vengono date, risultano avere sempre triplice identità: da una parte la loro antichità che tende a coincidere con gli inizi della storia umana, dall’altra la loro vigenza al di fuori del tempo storico… infine il loro essere patrimonio di una minoranza spirituale, selezionata per merito e sforzo di auto-perfezionamento…».

Fonte: corriere.com

Storia d’Italia. Annali 25. Esoterismo, Einaudi, 2010 (Simonetta Bassi, La magia in Giordano Bruno)

Copertina

Autore/i: AA. VV.
Editore: Einaudi
a cura di Gian Mario Cazzaniga. pp. XXXII-782, 38 ill. a colori e b/n f.t., Torino Prezzo: € 85,00
Anno 2010 – ISBN 9788806190354

Origini e sviluppo delle forme esoteriche e della costruzione del sacro nella cultura italiana dall’antichità ad oggi.

Un nuovo Annale delle Storia d’Italia che, curato dallo stesso autore del volume dedicato alla massoneria, riprende i filoni esoterici/magici/mistici che a partire dalle loro radici antiche si sono carsicamente sviluppati in Italia in età moderna. Dai neopitagorici ai cabalisti, dal rosacrocianesimo alle correnti esoteriche novecentesche, fino alle nuove forme contemporanee.
I saggi sono suddivisi in quattro sezioni: Origini mediterranee e orientali; Forme esoteriche in età moderna; Forme esoteriche nella costruzione dell’identità nazionale; Forme esoteriche in età contemporanea.

Indice:

* Esoterismo e filosofia in Occidente di Gian Mario Cazzaniga.

I. ORIGINI MEDITERRANEE E ORIENTALI.

* Pietro Mander, Divinazione e magia cerimoniale nelle civiltà mesopotamiche;
* Edda Bresciani, Potere della parola e riti di resurrezione nell’Egitto faraonico;
* Antonio Panaino, I Magi in Occidente;
* Bruno Centrone, Confraternite pitagoriche e neopitagoriche; Pinella Travaglia, Origini bizantine e islamiche dell’alchimia occidentale.

II. FORME ESOTERICHE IN ETÀ MODERNA.

* Mino Gabriele, Esoterismo e iconologia;
* Vittoria Perrone Compagni, Ermete nel Medioevo cristiano;
* Cesare Vasoli, Prisca theologia e scienze occulte nell’umanesimo fiorentino;
* Marialuisa Baldi, Spiriti, demoni e arcana. Gratarolo e Cardano;
* Simonetta Bassi, La magia in Giordano Bruno;
* Jean-Pierre Brach, Umanesimo e correnti esoteriche in Italia: l’esempio della «qahbalah cristiana» (XV-XVII secolo);
* Vincenzo Lavenia, L’arca e gli astri. Esoterismo e miscredenza davanti all’Inquisizione (1587-91);
* Federico Barbierato e Adelisa Malena, Rosacroce, libertini e alchimisti nella società veneta del secondo Seicento: i Cavalieri dell’Aurea e Rosa Croce;
* Mario Rosa, Lumi, stregoneria e magia nell’Italia del Settecento; Gerardo Tocchini, Le veglie di Torino. Joseph de Maistre e la religione magica del cristianesimo delle origini.

III. FORME ESOTERICHE NELLA COSTRUZIONE DELL’IDENTITÀ NAZIONALE.

* Barbara Mazza Boccazzi, Esoterismo nei giardini veneti;
* Francesca Fedi, Retaggio nazionale e nuova ritualità civile nel progetto lirico foscoliano;
* Gian Mario Cazzaniga, Dante profeta dell’unità d’Italia;
* Alessandro Guetta, Elia Benamozegh e la qabbalah in Italia;
* Gian Mario Cazzaniga, Garibaldi e la «religione di Dio»;
* Simona Cigliana, Spiritismo e parapsicologia nell’età positivista;
* Gian Mario Cazzaniga, Ermetismo ed egizianesimo a Napoli dai Lumi alla Fratellanza di Miriam.

IV. FORME ESOTERICHE IN ETÀ CONTEMPORANEA.

* Marco Pasi, Teosofia e antroposofia nell’Italia del primo Novecento;
* Marco Rossi, Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista;
* Silvia Mancini, Fra pensiero simbolico, religione civile e metapsichica: la storia delle religioni nel primo Novecento italiano;
* Jean-Pierre Laurant, Correnti cristiane nell’esoterismo italiano contemporaneo;
* Giovanni Filoramo, Tradizioni esoteriche e nuove forme di religiosità.

Bibliografia generale.
Indice dei nomi.

Contributi di Maria Luisa Baldi
Contributi di Federico Barbierato
Contributi di Simonetta Bassi
Contributi di Jean-Pierre Brach
Contributi di Edda Bresciani
Contributi di Gian Mario Cazzaniga
Contributi di Bruno Centrone
Contributi di Simona Cigliana
Contributi di Francesca Fedi
Contributi di Giovanni Filoramo
Contributi di Mino Gabriele
Contributi di Alessandro Guetta
Contributi di Jean-Pierre Laurant
Contributi di Vincenzo Lavenia
Contributi di Adelisa Malena
Contributi di Silvia Mancini
Contributi di Pietro Mander
Contributi di Barbara Mazza Boccazzi
Contributi di Antonio Panaino
Contributi di Marco Pasi
Contributi di Vittoria Perrone Compagni
Contributi di Mario Rosa
Contributi di Marco Rossi
Contributi di Gerardo Tocchini
Contributi di Pinella Travaglia
Contributi di Cesare Vasoli

Fonte: aseq.it