Seminari Bruniani (Quattordicesimo ciclo) con Roberto Bondì e Andrei Rossius, London, Warburg Institute, 8 – 11 giugno 2011

SEMINARI BRUNIANI (Quattordicesimo ciclo)

In collaborazione con:

Warburg Institute

Centro Internazionale di Studi Bruniani “Giovanni Aquilecchia” (C.I.S.B.)


8 – 11 giugno 2011, London, Warburg Institute

08 Giugno 2011, ore 10:00 – 11 Giugno 2011 ore 18:00


PROGRAMMA

Ore 10, Inaugurazione dei seminari
Peter Mack (Direttore del Warburg Institute)
Nuccio Ordine (Segretario del C.I.S.B.)

Roberto Bondì (Università della Calabria):
UOMO E NATURA NELLA FILOSOFIA DI BERNARDINO TELESIO
1. Telesio antiaristotelico
2. Ordine ed eternità del mondo
3. Senso e anima in Telesio e Bruno
4. Libero arbitrio?

Andrei Rossius (Istituto di Filosofia dell’Accademia Russa delle Scienze, Mosca):
IL BRUNO LATINO: QUALI PROBLEMI PER UN’EDIZIONE CRITICA?
1. La natura delle fonti: libri, manoscritti, stampe
2. Quante sono le opere “magiche”?
3. Le opere mnemotecniche, magiche, metafisiche
4. La trilogia francofortese e il suo ruolo nel corpus latino

 

Borse di studio
Il CISB dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici per incentivare la ricerca sulla vita e l’opera di Giordano Bruno mette a disposizione degli studiosi borse di ricerca annuali e borse di studio per la partecipazione a ciascuna serie di seminari.
Per la partecipazione alla tredicesima serie di seminari bruniani presso il Warburg Institute di Londra (8-11 giugno 2011) il Centro Internazionale di Studi Bruniani dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici mette a disposizione per studenti non residenti in Inghilterra 10 borse di studio di 1000 Euro.
Gli interessati devono tassativamente far pervenire entro il 07 maggio 2011 le domande in carta libera alla segreteria del Centro Internazionale di Studi Bruniani dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Via Monte di Dio 14, 80132 Napoli – Italia, con il certificato di laurea, un circostanziato curriculum di studi, le loro motivazioni scientifiche, una dichiarazione di buona conoscenza della lingua inglese e tutti gli altri documenti e titoli che intendano presentare, indicando recapito telefonico e indirizzo email.

Per informazioni

rivolgersi alla segreteria del Centro Internazionale di Studi Bruniani

tel. 0039 081 7642652 (fax: 0039 081 7642654)

o consultare il sito internet www.giordanobruno.it

Fonti:

-University of London / Warburg Institute
-Centro Internazionale di Studi Bruniani “Giovanni Aquilecchia” (C.I.S.B.)
-Istituto Italiano per gli Studi Filosofici


Accreditato da CS-Comunicati Stampa

Seminario:Eugenio Canone(ILIESI, CNR)“Hegel, Dilthey e Gentile interpreti della filosofia del Rinascimento”(Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli,11-13 aprile 2011)

Seminario: Eugenio Canone (ILIESI, CNR),

Hegel, Dilthey e Gentile interpreti della filosofia del Rinascimento

(Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli, 11-13 aprile 2011)


Lunedì 11 Aprile 2011 ore 16:

Il Rinascimento nelle lezioni di Hegel sulla storia della filosofia. Il testo pubblicato da Karl Ludwig Michelet e l’edizione critica delle lezioni.

Martedì 12 Aprile 2011 ore 16:

Bruno, Spinoza e il panteismo nell’interpretazione di Wilhelm Dilthey.

Mercoledì 13 Aprile 2011 – ore 10:30:

Giovanni Gentile e la filosofia del Rinascimento: da Hegel a Spaventa e Fiorentino. Natura e storia.

 

Fonte:

Istituto Italiano per gli Studi Filosofici


Accreditato da CS-Comunicati Stampa

Seminario di studi sul “Dizionario storico dell’inquisizione” con Adriano Prosperi e Michele Ciliberto (Pisa, 3-4 marzo 2011 ore 9:15)

Seminario di studi per l’uscita a stampa del Dizionario Storico dell’Inquisizione diretto da Adriano Prosperi, con la collaborazione di Vincenzo Lavenia e John Tedeschi,

Pisa, Edizioni della Normale, 2010

Giovedì 3 e venerdì 4 marzo si svolgerà, nella Sala Stemmi della Scuola Normale, un seminario di studi per l’uscita a stampa del Dizionario Storico dell’Inquisizione, diretto dal docente di Storia dell’età della Riforma e della Controriforma Adriano Prosperi, con la collaborazione di Vincenzo Lavenia e John Tedeschi (Pisa, Edizioni della Normale, 2010).

Il Dizionario storico dell’Inquisizione è lo strumento scientifico di informazione più ricco e completo sulla storia dei tribunali dell’Inquisizione, dalle origini alla loro abolizione. Vi sono comprese tanto l’Inquisizione medievale organizzata e controllata da Domenicani e Francescani, quanto le Inquisizioni spagnola e portoghese con le loro diramazioni in America e in India e, infine, il ‘Sant’Uffizio dell’Inquisizione’ papale, cioè il tribunale centrale diretto dal papa, creato nel 1542 a Roma e rimasto attivo in forme diverse fino al Concilio Vaticano II. L’opera rappresenta un unicum nel panorma editoriale mondiale.

Le voci, redatte in un linguaggio accessibile per un lettore di media cultura, riguardano persone, istituzioni e metodi attinenti al tema: dai pontefici romani ai giudici locali agli inquisiti (non solo i casi più celebri come Giordano Bruno e Galileo Galilei ma anche tutti quei casi di eretici, streghe, maghi che sono stati finora portati alla luce dalla ricerca), dalle figure di reato (eresia, bestemmia, apostasia, sollicitatio ad turpia, poligamia, astrologia giudiziaria e così via) alla letteratura di istruzioni per gli inquisitori (manuali e trattati, lettere circolari) alla società che circonda e sorregge il tribunale e ne sfrutta i privilegi: dai ‘familiari’ alle compagnie dei Crocesignati.
Le singole voci segnalano sinteticamente la bibliografia di riferimento che, raccolta nell’appendice dell’opera, costituisce il più aggiornato strumento di consultazione bibliografica sull’argomento. Un’opera preziosa, diretta da Adriano Prosperi, risultato di una spontanea collaborazione intellettuale tra storici di diversi paesi.

Il seminario è organizzato con il contributo del progetto Prin – 2008: “Il concetto di potenza nell’ontologia di Giordano Bruno. Fonti, testi, fortune”, coordinato dal Prof. Michele Ciliberto, che alla Normale insegna Storia della filosofia moderna e contemporanea. L’ organizzazione scientifica delle giornate è affidata a Stefania Pastore e Adriano Prosperi.

Seminario organizzato con il contributo del progetto Prin – 2008:

“Il concetto di potenza nell’ontologia di Giordano Bruno. Fonti, testi, fortune”,

coordinato dal Prof. Michele Ciliberto

Organizzazione Scientifica: Stefania Pastore e Adriano Prosperi

giovedì 3 marzo 2011

9.15 Introduzione ai lavori
Presiede e Introduce Michele Ciliberto, Presidente delle Edizioni della Normale
Adriano Prosperi, Scuola Normale Superiore di Pisa
Vincenzo Lavenia, Università di Macerata
John Tedeschi, University of Wisconsin-Madison

Letture del Dizionario

10.15 Guido Calabresi, Yale University

11.00 Pausa

Presiede Andrea Del Col
11.15 Massimo Ferretti, Scuola Normale Superiore di Pisa
12.00 Marco Santagata, Università di Pisa
12.45 Discussione

Pranzo

Presiede Marina Caffiero, Università di Roma 1 “La Sapienza”

15.00 Pier Cesare Bori, Università di Bologna
15.45 Massimo Firpo, Università di Torino
16.30 Ricardo García Cárcel, Universidad Autónoma de Barcelona

17.15 Pausa

17.30 Pietro Costa, Università di Firenze
18.15 Discussione

venerdì 4 marzo 2011

Per un bilancio critico
Presiede Anne J. Schutte, University of Virginia

9.00 Interventi dei membri del comitato scientifico del Dizionario
Giova nni Grado Merlo, Università di Milano
Roberto López Vela, Universidad de Cantabria
José Pedro Paiva , Universidade de Coimbra
Jean-Pierre Dedieu, CNRS-Lyon
Michele Battini, Università di Pisa

10.45 Pausa

11.00 Andrea Del Col, Università di Trieste
11.30 Discussione

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Articoli correlati al “Dizionario storico dell’inquisizione”

La recensione del Dizionario di Nuccio Ordine e la video intervista di Corrado Augias ad Adriano Prosperi

Fonti:

Scuola Normale Superiore di Pisa

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Seminario: Misura e movimento nel Rinascimento. Testi ed immagini (Patrizia Castelli – Università di Ferrara) – Napoli, 11-14 gennaio 2011 ore 16

ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICI

 

Patrizia Castelli (Università di Ferrara)

MISURA E MOVIMENTO NEL RINASCIMENTO:
TESTI ED IMMAGINI

10 –14 GENNAIO 2011

Lunedì 10 gennaio ore 16.00

L’ombra di Euclide: l’educazione scientifica nel Quattrocento

Martedì 11 gennaio, ore 16.00

Leon Battista Alberti ed il concetto
di moto nella trattatistica d’arte

Mercoledì 12 gennaio, ore 16.00

Guglielmo Ebreo e la trattatistica
della danza

Giovedì 13 gennaio, ore 16.00

Le Grazie e le Veneri di Botticelli:
l’armonia universale

Venerdì 14 gennaio, ore 15.30

Warburg e la Duncan: il movimento e
le riprese dell’antico tra ’800 e ’900

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Patrizia Castelli Curriculum

Professore associato di Iconografia e Iconologia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Ferrara. Direttore del Master di Studi sul Rinascimento nell’anno accademico 1994-95. Member dell’Institute of Advanced Studies di Princeton dall’anno accademico ’95-’96. Rappresentante dell’Ateneo di Ferrara presso il Centro Interuniversitario per la Storia delle Università Italiane. Ha diretto e coordinato numerose mostre, tra cui quella organizzata dall’Università di Ferrara in occasione del Centenario dell’Ateneo e Bibliotheca Lamiarum, tenutasi nella Biblioteca Universitaria di Pisa, in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali. Si occupa prevalentemente di storia delle idee e delle immagini tra Medioevo ed Età Moderna. Fa parte del Comitato scientifico del CISUI (Centro Italiano per la Storia delle Università italiane). Fa parte del Comitato scientifico della rivista “Accademia. Revue de la Société Marsile Ficin”. E’ Presidente dell’Accademia Sperelliana di Gubbio. E’ Direttore delle collane “Biblioteca dell’Accademia Sperelliana” e “Quaderni dell’Accademia Sperelliana” (Pisa-Roma, Serra).

Fonti:
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
Università di Ferrara

Accreditato da CS-Comunicati Stampa

Per una Enciclopedia Bruniana e Campanelliana – X Seminario di studi a cura di Eugenio Canone (sez. Giordano Bruno) e Germana Ernst (sez. Tommaso Campanella), (Roma, 20 ottobre 2010)

Istituto  per  il  Lessico  Intellettuale  Europeo
e  Storia  delle  Idee

Consiglio  Nazionale  delle  Ricerche

Dipartimento  di  Filosofia
Università  degli  Studi  di  Roma  Tre


PER UNA ENCICLOPEDIA

BRUNIANA E  CAMPANELLIANA

X  Seminario di studi

Roma, mercoledì 20 ottobre 2010

Università degli studi Roma 3 Via Ostiense 234 –

Aula Valerio Verra   – Orario:  10:00/14:30

 

Il seminario rientra nella serie di iniziative organizzate dall’ILIESI all’interno del progetto Per una Enciclopedia Bruniana e Campanelliana, promosso con il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Roma Tre.

Il progetto, a cura di Eugenio Canone ( uno dei più importanti studiosi di Giordano Bruno) e Germana Ernst (una delle più importanti studiose di Tommaso Campanella), prevede incontri annuali (a partire dal 2001), nei quali viene presentato un certo numero di voci enciclopediche.

Il progetto Per una Enciclopedia Bruniana e Campanelliana si propone di costituire, con la collaborazione di specialisti a livello internazionale, uno strumento di ricerca terminologico-concettuale e storico: uno strumento di studio che, prendendo come riferimento l’opera di Bruno e di Campanella, evidenzi concetti e temi della cultura rinascimentale e della prima età moderna, anche nei suoi rapporti con tradizioni precedenti.

PROGRAMMA

ore 10.00
Presentazione dei lavori

Sezione Giordano Bruno

ore 10.15

Eugenio Canone
furore

Pietro Daniel Omodeo
mondo

Giuseppe Landolfi Petrone
Bertrando Spaventa

Steffen Schneider
traduzioni tedesche: da Lasson a oggi


Sezione Tommaso Campanella

ore 14.30

Germana Ernst
animali

Giacomo Moro
Padova

Stella Carella
Scolopi

Laura Balbiani
traduzioni tedesche: opere politiche


Riferimenti:

Eugenio Canone – Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle Idee

email: eugenio.canone@iliesi.cnr.it, tel. 06/49917213 – fax 06/49917215

Germana Ernst – Università Roma Tre

email: ernst@uniroma3.it , tel. 06/57338417 – fax 06/57338340


Eugenio Canone è  nato a Napoli il 30 maggio 1954 e si è laureato in filosofia nel 1978. Dal 1984 è nei ruoli del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dal 31 dicembre 2001 è Dirigente di ricerca assegnato all’Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle idee.La sua attività scientifica si è sviluppata nei campi della storia della filosofia del Rinascimento e dell’età moderna, nonché della storia della terminologia di cultura e della lessicografia filosofica.Le sue ricerche si sono concentrate sull’opera di Giordano Bruno. Ha curato edizioni di testi e pubblicato diversi volumi, anche con materiali inediti, dedicati all’opera e alla fortuna di Bruno, nonché vari studi sulla filosofia moderna.Ha svolto attività di ricerca in Italia e all’estero, partecipando a numerosi convegni nazionali e internazionali. Ha tenuto lezioni e conferenze in varie università e istituti di cultura. Ha fatto parte di vari progetti di ricerca dell’Università degli Studi di Roma Tre e di un progetto di ricerca interuniversitario.È responsabile dal 1987 di un progetto di ricerca CNR per lo studio della lessicografia filosofica nell’età moderna. Nell’ambito di tale progetto ha prodotto diversi contributi. Coordina il programma di inserimento, nel sito web dell’ILIESI, dei più importanti lessici filosofici latini stampati tra la fine del Cinquecento al primo Settecento.Ha collaborato sin dal 1984 al Lessico filosofico dei secoli XVII e XVIII, di cui ha svolto attività di coordinamento oltre a redigere numerose voci lessicografiche.Tra il 1987 e il 1992 ha curato un progetto di ricerca rivolto allo studio delle biblioteche di filosofi e scienziati dell’età moderna; tale progetto si è concretizzato in un volume miscellaneo pubblicato nel 1993.A partire dagli anni ’90 coordina il programma di inserimento nel sito web dell’ILIESI delle opere italiane e latine di Giordano Bruno.Ha fondato (nel 1995) e dirige, con Germana Ernst, la rivista «Bruniana & Campanelliana. Ricerche filosofiche e materiali storico-testuali», nonché due collane di testi filosofici: «Supplementi di Bruniana & Campanelliana» (Pisa-Roma, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali) e « Medium Coeli. Testi filosofici e scientifici dei secoli XVI e XVII» (La Spezia, Agorà Edizioni).Ha organizzato numerosi convegni internazionali e seminari di studio. Ha coordinato, tra il 1996 e il 2000, il progetto Letture Bruniane del Lessico Intellettuale Europeo, con l’organizzazione di cinque convegni in cui sono state presentate complessivamente cinquanta relazioni e ai quali hanno partecipato tra i maggiori studiosi di Bruno a livello internazionale (gli atti di tali convegni sono stati pubblicati, a sua cura, tra il 2000 e il 2003). Dal 2003 organizza i Seminari di terminologia filosofica e di storia delle idee dell’ILIESI (gli atti del primo e del secondo ciclo sono apparsi rispettivamente nel 2004 e nel 2005).Nel 2001 ha impostato e dirige, assieme a G. Ernst, il programma Per una Enciclopedia bruniana e campanelliana. Si sono svolti finora cinque incontri, con cadenza annuale. Nel 2006 è stato pubblicato il primo volume dell’Enciclopedia.

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Germana Ernst è Professore ordinario presso la Facoltà Lettere e Filosofia, Dipartimento di Filosofia, Università Roma Tre, via Ostiense 234, 00146 Roma, insegna Storia della filosofia del Rinascimento. Da molti anni studia il pensiero di Campanella, al quale ha dedicato numerosi saggi e tre libri (Religione, ragione e natura. Ricerche su Tommaso Campanella e il tardo Rinascimento, Milano 1991; Il carcere, il politico, il profeta, Saggi su Tommaso Campanella, Pisa-Roma 2002; Tommaso Campanella. Il libro e il corpo della natura, Bari- Roma 2002). Ha curato l’edizione di testi campanelliani quali gli Articuli prophetales (Firenze 1977), la Città del sole (Milano 1996; Roma-bari 1997), la Monarchia di Spagna (Parigi 1997), un ampio volume comprendente 16 testi (Tommaso Campanella, Roma 1999), una raccolta di Lettere (Pisa-Roma 2000), e ha rintracciato e pubblicato altri scritti inediti, sconosciuti o che si credevano perduti. Dall’Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli ha ricevuto l’incarico di coordinare l’iniziativa della pubblicazione di una corpus organico di Opere di Tommaso Campanella. Con Eugenio Canone ha fondato nel 1995 la rivista Bruniana & Campanelliana.

Articoli correlati (Pubblicazioni nella collana «Supplementi di Bruniana & Campanelliana»):
-Enciclopedia Bruniana e Campanelliana, vol. II. Giornate di studi 2005-2008, Fabrizio Serra editore, 2010
-Giordano Bruno, Acrotismo cameracense. Le spiegazioni degli articoli di fisica contro i Peripatetici, traduzione a cura di Barbara Amato, Fabrizio Serra Editore, 2009
Fonti:
-Consiglio Nazionale delle Ricerche
-Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle Idee


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Ciclo di “Conversazioni in biblioteca” su Astronomia e filosofia. I filosofi e il cosmo: “La Rivoluzione Copernicana e l’infinito di Giordano Bruno”, a cura del Prof. Bruno Marano (Riccione, 14 Ottobre 2010 ore 21)

Ciclo di conversazioni in biblioteca su Astronomia e filosofia:

I filosofi e il cosmo

La Rivoluzione Copernicana e l’infinito di Giordano Bruno

Giovedì 14 ottobre 2010, ore 21

presso la Sala Conferenze Biblioteca Centro delle Pesa, viale Lazio n.10

a cura del Prof. Bruno Marano

L’ incontro previsto per giovedì con Bruno Marano, Professore di Astrofisica dell’Università degli Studi di Bologna sarà sul tema “La Rivoluzione Copernicana e l’infinito di Giordano Bruno”.
Copernico. Il nucleo centrale della teoria di Copernico, l’essere il Sole al centro delle orbite degli altri pianeti, e non la Terra, fu pubblicato nel libro “De revolutionibus orbium coelestium” (Le rivoluzioni dei corpi celesti) a Norimberga nel 1543, l’anno della sua morte.

Il libro è il punto di partenza di una conversione dottrinale dal sistema geocentrico a quello eliocentrico e contiene gli elementi più salienti della teoria astronomica dei nostri tempi, comprese una corretta definizione dell’ordine dei pianeti, della rivoluzione quotidiana della Terra intorno al proprio asse, della precessione degli equinozi.
La “rivoluzione copernicana”, scardina la concezione della “centralità” della terra – e quindi anche dell’uomo – nell’universo, rappresenta perciò il più sconvolgente mutamento culturale e religioso della storia dell’umanità e pone le basi dell’esplorazione dell’universo.
E sul tema “Giordano Bruno: l’universo infinito“. La filosofia di Giordano Bruno è caratterizzata dalla simultanea presenza di elementi moderni e tradizionali. La grande intuizione di Bruno fu di capire che il nuovo universo descritto da Copernico distruggeva tutti gli argomenti a favore di un universo finito.

La Terra non è più il centro dell’universo e non esiste alcun motivo per mettere il Sole al centro dell’universo. Un centro non esiste. Il Sole è una stella uguale alle altre infinite stelle che popolano un universo infinito. L’infinità dell’universo, l’esistenza di innumerevoli stelle e di altrettante Terre, è l’aspetto più moderno dell’opera filosofica di Bruno.

Bruno Marano è Professore di Astronomia e Astrofisica all’Università degli Studi di Bologna

Pagina Web Prof. Bruno Marano

 

 

 

 


Organizzato da:  Comune di Riccione – Biblioteca comunale
Quando: 14 ottobre 2010 – ore 21.00
Dove: Sala conferenze del Centro della Pesa
Info: Biblioteca comunale – tel.0541 600504 –
biblioteca@comune.riccione.rn.it

Fonti:
Comune di Riccione


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Le due mostre curate dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici: “Giordano Bruno e il Codice Norov” e “Le pubblicazioni dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici” resteranno esposte per tutto il mese di ottobre a Mosca.

 

 

Il 30 settembre si è concluso il Convegno internazionale: “Giordano Bruno nella cultura russa e mondiale”,  di cui vi abbiamo ampiamente parlato, questo evento di portata mondiale, è stata l’occasione per riunire alcuni tra i più eminenti esperti di filosofia rinascimentale e dell’opera di Giordano Bruno.

Per l’Italia ha partecipato Nuccio Ordine, uno dei più importanti studiosi di Bruno, dirige in Francia presso Les Belles Lettres la collana Les Œuvres complètes de Giordano Bruno, nella sezione Œuvres italiennes sono usciti già 7 volumi con le opere italiane di Bruno in lingua francese e testo volgare a fronte, nella sezione Documents/Essais sono usciti altri 3 volumi: il processo a cura di Luigi Firpo, la biografia a cura di Giovanni Aquilecchia e la bibliografia (1800-1999) a cura di Maria Cristina Figorilli.

Nella stessa collana presto vedranno la luce le Opere Latine/Œuvres Latines e sempre presso lo stesso editore la ristampa anastatica del codice Norov.

L’edizione francese delle opere volgari di Bruno è quella stabilita (tra il 1993 e il 1999) dal più grande filologo bruniano: Giovanni Aquilecchia, poi confluita migliorata e corretta nel 2002, nei  2 volumi UTET, Opere italiane, in cui per la prima volta in italia, in un’edizione critica sono state raccolte insieme le 7 opere volgari di Bruno. (tra cui il Candelaio). L’edizione UTET sempre diretta da Nuccio Ordine è acquistabile anche nella versione economica (in brossura).

La particolare attenzione della cultura russa per il filosofo nolano deriva dal fatto che a Mosca, nella Biblioteca Statale Russa, si conserva un documento bruniano di valore eccezionale, il cosiddetto «Codice di Mosca» o «Codice Norov», così intitolato secondo il nome del grande personaggio politico e bibliofilo russo Avraam Sergeevic Norov, che aquistò il codice per la propria collezione la quale poi fu consegnata al Museo Rumiantsev, precursore dell’attuale Biblioteca.

Il codice, oltre ad essere l’unica fonte per la conoscenza di una grande parte delle opere bruniane, contiene gli abbozzi e opuscoli scritti dalla mano del Bruno. Solo negli ultimi anni la ricerca meticolosa del manoscritto di Mosca è stata messa alla base dell’edizione delle opere complete latine del filosofo che sono in corso di pubblicazione presso la casa editrice parigina «Les Belles Lettres», in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.

Riconoscendo l’eccezionale importanza storica e scientifica del documento, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, la Fondazione Giordano Bruno di Nola e la Biblioteca Statale Russa hanno lanciato il progetto di pubblicare l’edizione completa anastatica del «Codice Norov» con l’introduzione e i commenti di Andrei Rossius.

Per celebrare questo evento la Biblioteca Statale Russa e l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici hanno organizzato nelle sale della Biblioteca, nei giorni del convegno(e per tutto il mese di ottobre), due mostre:

-la prima fornirà al pubblico russo una panoramica dei lavori di ricerca dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici con l’esposizione delle pubblicazioni dell’Istituto (tutti i libri esposti saranno offerti come dono alla Biblioteca),

-mentre l’altra mostra presenterà per la prima volta integralmente i materiali bruniani della Biblioteca Statale Russa, in particolare i documenti che dimostrano la storia dell’acquisto da parte di Avraam Sergeevic Norov del codice e le prime fasi della sua ricerca.

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Anche nel volume a cura di Augusto Guzzo (per le opere di Bruno)  e di Romano Amerio (per le opere di Campanella) con il titolo: Opere di Giordano Bruno e Tommaso Campanella per l’Editore Ricciardi nel 1956,  furono pubblicate insieme le 7 opere italiane di Bruno, ma non fu una vera e propria nuova edizione critica, in quanto il testo base utilizzato per il Candelaio era la seconda ed. curata dallo Spampanato nel 1923 (Laterza) , mentre per le altre 6 opere italiane il riferimento testuale era la seconda ed. Gentiliana del 1925-27 (Laterza), inoltre erano assenti le redazioni primitive di alcune parti dei primi tre dialoghi della Cena.

Tuttavia questa edizione è stata ed è molto importante in quanto nel volume erano compresi ad opera di Augusto Guzzo, la prima traduzione italiana delle due orazioni (Oratio valedictoria/Orazione di congedo e Oratio consolatoria/Orazione consolatoria), e una prima traduzione italiana di parti scelte del De immenso (24 anni prima della traduzione di Carlo Monti). Nella parte finale della sezione dedicata a Bruno era inclusa una Tavola delle emendazioni.

Questo testo è di nuovo disponibile in commercio in quanto è stato ristampato nel 2006 nel volume 15 della collana “I Classici del Pensiero Italiano” edito da “Il sole 24 ore” e Treccani (Piano dell’opera) ogni volume costa € 12,90.

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Altri articoli correlati:
-Articolo di Nuccio Ordine
Intervista a Gerardo Marotta
-Convegno internazionale: “Giordano Bruno nella cultura russa e mondiale”
-Esce in anastatica l’unico manoscritto di Giordano Bruno
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Fonti:
Istituto di Filosofia dell’Accademia Russa delle Scienze
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici


Accreditato da CS-Comunicati Stampa

Esce in anastatica l’unico manoscritto di Giordano Bruno presso l’editore Les Belles Lettres.

L’unico manoscritto esistente di Giordano Bruno, il Codice Norov, conservato presso la Biblioteca statale russa di Mosca, sarà presto disponibile in edizione anastatica. Uscirà a Parigi nella collana dell’ Istituto italiano per gli studi filosofici presso l’editore Les Belles Lettres.

Si tratta di una fonte straordinaria, acquistata a suo tempo dal bibliofilo russo Avraam Sergeevic Norov, che contiene le opere magiche del filosofo nolano: per il 10 per cento è un testo autografo di Bruno, la parte rimanente è stata scritta da un suo allievo su dettatura del maestro.

Attualmente il Codice Norov è esposto a Mosca, nell’ ambito di una mostra organizzata in occasione del convegno internazionale «Giordano Bruno nella cultura russa e mondiale», che termina nella giornata di domani (30-09-2010)

All’ incontro, organizzato dall’ Accademia delle Scienze, partecipano per l’Italia Nuccio Ordine e Giulio Giorello. Solo di recente il Codice Norov è stato studiato in modo approfondito. Ora l’ iniziativa della riproduzione anastatica, promossa dall’ Istituto italiano per gli studi filosofici, presieduto da Gerardo Marotta, e dalla «Fondazione Giordano Bruno», lo renderà pienamente accessibile.

Carioti Antonio

Fonte:

Corriere della Sera, 29 settembre 2010, pagina 41.


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Seminario Prof.ssa Elisabetta Scapparone: «Giordano Bruno e il lessico della metafisica» (Firenze, Martedì 5 e Mercoledì 6 ottobre 2010 ore 15)

Giordano Bruno e il lessico della metafisica

Seminario di Elisabetta Scapparone

Martedì 5 e Mercoledì 6 ottobre 2010

ore 15.00  – Palazzo Strozzi

Seminario organizzato dall’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento

Elisabetta Scapparone si è formata nell’Università di Firenze, dove si è laureata nel 1985 sotto la guida di Cesare Vasoli. E’ stata borsista dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici  (1986-87 e 1987-88), dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici  (1988-89) e dell’Istituto Suor Orsola Benincasa (1990-91). Ammessa ai corsi del dottorato di ricerca presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Trieste, ha conseguito il titolo nel 1996. Dal 1995 al 2002 ha collaborato come cultore della materia con la cattedra di Storia della filosofia dell’Università di Pisa. Nell’a.a. 2001-02 è stata nominata Professore a contratto di Storia della filosofia medievale presso la Facoltà di Musicologia dell’Università degli Studi di Pavia, sede di Cremona. Dal gennaio 2005 è ricercatore presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Bologna, dove è attualmente incaricata dell’insegnamento di Storia della filosofia nei corsi di laurea in Lettere e Lingue e letterature straniere.

Studiosa del pensiero filosofico del pieno e tardo Rinascimento, collabora con l’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento e con le riviste «Rinascimento» e «Bruniana & Campanelliana». Fa parte del Comitato di redazione di «Uno/molti. Modi della filosofia». E’ fra i curatori della nuova edizione delle opere latine di Giordano Bruno (di cui ha curato, con S. Bassi e N. Tirinnanzi, il primo volume, Opere magiche, Adelphi, Milano 2000) e dell’Edizione nazionale delle opere di Bernardino Telesio.

Fonte:

Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento


Accreditato da CS-Comunicati Stampa

Convegno internazionale: “Giordano Bruno nella cultura russa e mondiale”. Presentazione del progetto di pubblicazione della riproduzione anastatica del “Codice Norov” (Mosca, 28 – 30 settembre 2010)

 

Nei giorni 28-30 settembre 2010 si svolgeranno a Mosca – sotto gli auspici dell’Istituto di Filosofia dell’Accademia Russa delle Scienze e dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici – i lavori del Convegno internazionale “Giordano Bruno nella cultura russa e mondiale”.

 Pagina dal sito dell'Istituto
di Filosofia dell’Accademia Russa delle Scienze

Il convegno riunirà i più eminenti esperti di filosofia rinascimentale e dell’opera del grandissimo Nolano. Il ruolo importante che la figura di Bruno ha giocato nella cultura russa è dato anche dalla presenza nella collezione della Biblioteca Statale Russa del cosiddetto “Codice di Mosca” o “Codice Norov” che prende il nome dal grande personaggio politico e bibliofilo russo Avraam Sergeevic Norov: proprio lui acquistò il codice per la propria collezione poi consegnata al Museo Rumiantsev, il cui fondo confluì nell’attuale Biblioteca Statale Russa. Il codice, oltre ad essere l’unica fonte di una parte considerevole delle opere latine bruniane, contiene gli straordinari abbozzi e opuscoli scritti dalla mano stessa del Nolano. Solo negli ultimi anni il manoscritto di Mosca è stato finalmente studiato a fondo, diventando l’unico documento diretto per l’edizione delle opere complete latine del filosofo in corso di pubblicazione presso l’autorevole casa editrice parigina “Les Belles Lettres”.
Riconoscendo l’eccezionale importanza storica e scientifica di questo manoscritto, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e la “Fondazione Giordano Bruno” di Nola, in accordo con la Biblioteca Statale Russa, hanno lanciato il progetto di pubblicare una riproduzione anastatica del “Codice Norov”, arricchita dall’introduzione e dai commenti di Andrei Rossius.

Cofanetto contenente il Codice Norov

Per celebrare questo evento mondiale (si tratta della prima riproduzione anastatica che sarà messa a servizio di tutti gli studiosi), la Biblioteca Statale Russa e l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici organizzano nella Biblioteca, in occasione del convegno internazionale bruniano a Mosca, due mostre:

la prima dedicata al codice Norov, con i documenti relativi alla storia del codice e a tutti i materiali bruniani conservati nei vari fondi della Biblioteca moscovita e

una seconda dedicata alle pubblicazioni dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici che testimoniano la vastissima attività scientifica esercitata da questa eccezionale istituzione presieduta dall’Avv. Gerardo Marotta e che saranno lasciate in dono alla Biblioteca.

Servizio andato in onda sulla televisione russa in occasione dell’apertura della mostra “Giordano Bruno presso la Biblioteca Statale Russa e il collezionista delle sue opere Avraam Norov”, della mostra delle pubblicazioni dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, del convegno internazionale “Giordano Bruno nella cultura russa e mondiale”. Le iniziative hanno avuto luogo nella Biblioteca Statale Russa e nell’Istituto di Filosofia dell’Accademia Russa delle Scienze. Il video è presente sul canale youtube (AccademiaIISF) dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.

 

Martedì 28 settembre 2010

mattino – ore 10.00

Istituto di Filosofia dell’Accademia delle Scienze, Volkhonka 14


Inaugurazione del convegno (presiede A.A. Gusseinov)

interventi:

A.A. Gusseinov (Direttore dell’Istituto di Filosofia dell’Accademia Russa delle Scienze)

Nuccio Ordine (Segretario Generale del Centro Internazionale di Studi Bruniani, Napoli – Cosenza)

V.F. Molchanov (Direttore del Dipartimento di Ricerca dei Manoscritti, Biblioteca Statale Russa)

relazioni:

A. Kh.Gorfunkel (Boston), Andrea Bielobocky e le prime notizie su Bruno in Russia

V.F. MolchanovA.A. Rossius (Mosca), Le opere manoscritte di Bruno

discussione

pomeriggio – ore13.00

Inaugurazione delle mostre alla Biblioteca Statale Russa

Grande Sala di Palazzo Pashkov: Giordano Bruno presso la Biblioteca Statale Russa e il collezionista delle sue opere Avraam Norov

interventi:

V.F. Molchanov (Direttore del Dipartimento di Ricerca dei Manoscritti, Biblioteca Statale Russa)

A.Yu. Samarin (Direttore del Dipartimento dei Libri Rari “Museo del Libro”, Biblioteca Statale Russa)

Nuccio Ordine (Segretario Generale del Centro Internazionale di Studi Bruniani, Napoli – Cosenza)

Sala Azzurra della Biblioteca Statale Russa: L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici: 35 anni di ricerche e di pubblicazioni


interventi:

V.V. Fedorov (Presidente della Biblioteca Statale Russa)

Nuccio Ordine (Segretario Generale del Centro Internazionale di Studi Bruniani, Napoli – Cosenza)

Wolfgang Kaltenbacher (Coordinatore europeo dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici)

Mercoledì 29 settembre

mattino – ore 10.00

Sessione dedicata al destino delle dottrine bruniane nella storia di filosofia (presiede M.A. Granada)

relazioni:

Th. Leinkauf (Münster), Bruno und Leibniz

N.V. Motroshilova (Mosca), Bruno in Schelling e Hegel

Yu.B. Mehlich (Mosca), Gli insegnamenti del Bruno alla filosofia moderna: Bruno e Karsavin

Marina Sviderskaya (Mosca), Il rapporto Bruno-Caravaggio

discussione

pomeriggio – ore 15.00

Sessione dedicata ai problemi dell’epistemologia e dell’etica nelle opere di Bruno

(presiede Nuccio Ordine)

relazioni:

S. Bratu Elian (Bucarest). De gli eroici furori – osservazioni e scelte di traduzione

Luiz Carlos Bombassaro (Porto Alegre). Bruno e il Nuovo mondo. Un’avvertenza estemporanea?

Zaira Sorrenti (Università della Calabria). Il volo e la caccia nel bestiario filosofico di Giordano Bruno

discussione

Giovedì 30 settembre

mattino – ore 10.00

Sessione dedicata alla metafisica e alla cosmologia di Bruno (presiede N.V. Motroshilova, Istituto di Filosofia dell’Accademia Russa delle Scienze)

relazioni:

M.A. Granada (Presidente del Centro Internazionale di Studi Bruniani, Barcellona – Napoli), Giordano Bruno y Manilio: a propósito de un pasaje de la dedicatoria a Morgana del Candelaio

Giulio Giorello (Milano), Eros e cosmologia in Bruno

Morimichi Kato (Tohoku), Giordano Bruno’s Philosophy of Shadows in De umbris idearum

A.A. Rossius (Istituto di Filosofia dell’Accademia Russa delle Scienze), L’errore geometrico di Bruno e le sue conseguenze metafisiche

discussione

pomeriggio- ore 15.00

Tavola rotonda dedicata al ruolo dei centri di ricerca indipendenti nel progresso delle scienze umane e della cultura (presiede A.A. Guseinov)

interventi:

Amedeo Di Francesco (Napoli), Il ruolo delle accademie nella formazione di una modernità culturale in Europa centro-orientale

Wolfgang Kaltenbacher (Napoli), Il ruolo delle accademie nella promozione della ricerca

V.A. Minaev (Mosca), La formazione delle raccolte di libri e documenti: problemi di teoria legale (il caso di Avraam Norov)

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Nel corso del Convegno si terrà, sotto la presidenza di Nuccio Ordine, un incontro sullo stato attuale delle traduzioni delle opere di Bruno in lingue moderne, al quale interverranno:

S. Bratu Elian (Bucarest), Bruno in rumeno

Morimichi Kato (Tohoku), Bruno in giapponese

Luiz Carlos Bombassaro (Porto Alegre), Bruno in portoghese

Thomas Leinkauf (Münster), Bruno in tedesco: fondamenti del grande successo del progetto

A.A. Rossius (Mosca), Bruno in russo

Miguel Angel Granada (Barcellona), Bruno in spagnolo

Amedeo Di Francesco (Napoli), Bruno in ungherese

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Per approfondire sul “Codice Norov”:

-Articolo di Nuccio Ordine
-Intervista a Gerardo Marotta
-Fondazione Giordano Bruno

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Allegati:

– Locandina: Convegno internazionale: “Giordano Bruno nella cultura russa e mondiale”
– Locandina mostra: Giordano Bruno presso la Biblioteca Statale Russa e il collezionista delle sue opere Avraam Norov
– Locandina mostra: L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici: 35 anni di ricerche e di pubblicazioni
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Fonti:

Istituto di Filosofia dell’Accademia Russa delle Scienze
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
Fondazione Giordano Bruno

Enciclopedia Bruniana e Campanelliana, vol. II. Giornate di studi 2005-2008, diretta da Eugenio Canone, Germana Ernst, Fabrizio Serra editore, 2010, pp. 226

Enciclopedia Bruniana e Campanelliana, vol. II.

Giornate di studi 2005-2008,

diretta da Eugenio Canone, Germana Ernst, 2010, pp. 226

Supplementi di «Bruniana & Campanelliana»

Diretta da Eugenio Canone, Germana Ernst
Cm. 17,4 x 24,5

Enciclopedie e Lessici 2 – Fabrizio Serra editore, Pisa • Roma, 2010.

Il secondo volume dell’Enciclopedia Bruniana e Campanelliana viene pubblicato quattro anni dopo l’uscita del primo volume (2006) e, come il primo, comprende trentadue voci enciclopediche – sedici per ognuna delle due sezioni del libro – e presenta, in forma riveduta, i testi che gli autori delle voci hanno anticipato nei quattro seminari di studio che si sono tenuti dal 2005 al 2008. Proprio il collegamento con seminari di studio – promossi dall’Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle Idee del CNR e dal Dipartimento di Filosofia dell’Università di Roma Tre – è uno degli aspetti più originali della Enciclopedia.
Infatti, più che una compiuta impresa enciclopedica, l’iniziativa intende essere un percorso e uno strumento di ricerca storico-terminologico-concettuale ‘eccentrico’, che si avvale della collaborazione di studiosi a livello internazionale, nonostante le voci siano poi pubblicate in lingua italiana per garantire un’unità dell’opera sul piano redazionale. Quindi, un progetto che vuole essere coerente rispetto a dei criteri di base nella costruzione delle voci enciclopediche, ma che intende altresì mantenere quanto più possibile lo spazio di una libertà interpretativa nella redazione delle voci, nel convincimento che un’opera enciclopedica può avere un’impostazione e un assetto diversi rispetto a quelli, sistematici ed essenzialmente chiusi, di un’impresa enciclopedica tradizionale. In tal senso, anche la nomenclatura della Enciclopedia non si preoccupa tanto di una gerarchia di valori sul piano terminologico-concettuale e storico, ma registra la vivacità della discussione attuale su Bruno, Campanella e la filosofia del Rinascimento.

Il volume comprende le seguente voci:
Premessa. Abbreviazioni e sigle.
Enciclopedia Bruniana: arte della memoria, mnemotecnica; astronomia; cabala; cometa; Copernico; giustizia; Inghilterra; istinto; materia; merito; Nuovo Mondo; senso; synodus ex mundis; teologia; terra; vincolo.

Enciclopedia Campanelliana: censura; donna; favola; ius gentium; mare; medicina; miracolo; Napoli; peste; Plotino; primalità; sistema; storiografia; tempo; traduzioni tedesche: poesie filosofiche; Venezia.

Voci enciclopediche di Barbara Amato, Laura Balbiani, Teresa Bonaccorsi, Riccardo Chiaradonna, Jean-Paul De Lucca, Germana Ernst, Jean-Louis Fournel, Hilary Gatti, Guido Giglioni, Miguel A. Granada, Teodoro Katinis, Michel-Pierre Lerner, Marco Matteoli, Fabrizio Meroi, Marta Moiso, Diego Pirillo, Sandra Plastina, Florence Plouchart-Cohn, Paolo Ponzio, Tiziana Provvidera, Saverio Ricci, Elisabetta Scapparone, Pietro Secchi, Leen Spruit, Andrea Suggi, Dario Tessicini.
Cura redazionale di Giuseppe Landolfi Petrone.
Euro 64.00
ISBN: 978-88-6227-331-2
E-ISBN: 978-88-6227-307-7
ISSN: 1125-3819
SKU: 2493

Eugenio Canone è  nato a Napoli il 30 maggio 1954 e si è laureato in filosofia nel 1978. Dal 1984 è nei ruoli del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dal 31 dicembre 2001 è Dirigente di ricerca assegnato all’Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle idee.La sua attività scientifica si è sviluppata nei campi della storia della filosofia del Rinascimento e dell’età moderna, nonché della storia della terminologia di cultura e della lessicografia filosofica.Le sue ricerche si sono concentrate sull’opera di Giordano Bruno. Ha curato edizioni di testi e pubblicato diversi volumi, anche con materiali inediti, dedicati all’opera e alla fortuna di Bruno, nonché vari studi sulla filosofia moderna.Ha svolto attività di ricerca in Italia e all’estero, partecipando a numerosi convegni nazionali e internazionali. Ha tenuto lezioni e conferenze in varie università e istituti di cultura. Ha fatto parte di vari progetti di ricerca dell’Università degli Studi di Roma Tre e di un progetto di ricerca interuniversitario.È responsabile dal 1987 di un progetto di ricerca CNR per lo studio della lessicografia filosofica nell’età moderna. Nell’ambito di tale progetto ha prodotto diversi contributi. Coordina il programma di inserimento, nel sito web dell’ILIESI, dei più importanti lessici filosofici latini stampati tra la fine del Cinquecento al primo Settecento.Ha collaborato sin dal 1984 al Lessico filosofico dei secoli XVII e XVIII, di cui ha svolto attività di coordinamento oltre a redigere numerose voci lessicografiche.Tra il 1987 e il 1992 ha curato un progetto di ricerca rivolto allo studio delle biblioteche di filosofi e scienziati dell’età moderna; tale progetto si è concretizzato in un volume miscellaneo pubblicato nel 1993.A partire dagli anni ’90 coordina il programma di inserimento nel sito web dell’ILIESI delle opere italiane e latine di Giordano Bruno.Ha fondato (nel 1995) e dirige, con Germana Ernst, la rivista «Bruniana & Campanelliana. Ricerche filosofiche e materiali storico-testuali», nonché due collane di testi filosofici: «Supplementi di Bruniana & Campanelliana» (Pisa-Roma, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali) e « Medium Coeli. Testi filosofici e scientifici dei secoli XVI e XVII» (La Spezia, Agorà Edizioni).Ha organizzato numerosi convegni internazionali e seminari di studio. Ha coordinato, tra il 1996 e il 2000, il progetto Letture Bruniane del Lessico Intellettuale Europeo, con l’organizzazione di cinque convegni in cui sono state presentate complessivamente cinquanta relazioni e ai quali hanno partecipato tra i maggiori studiosi di Bruno a livello internazionale (gli atti di tali convegni sono stati pubblicati, a sua cura, tra il 2000 e il 2003). Dal 2003 organizza i Seminari di terminologia filosofica e di storia delle idee dell’ILIESI (gli atti del primo e del secondo ciclo sono apparsi rispettivamente nel 2004 e nel 2005).Nel 2001 ha impostato e dirige, assieme a G. Ernst, il programma Per una Enciclopedia bruniana e campanelliana. Si sono svolti finora cinque incontri, con cadenza annuale. Nel 2006 è stato pubblicato il primo volume dell’Enciclopedia.

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Germana Ernst è Professore ordinario presso la Facoltà Lettere e Filosofia, Dipartimento di Filosofia, Università Roma Tre, via Ostiense 234, 00146 Roma, insegna Storia della filosofia del Rinascimento. Da molti anni studia il pensiero di Campanella, al quale ha dedicato numerosi saggi e tre libri (Religione, ragione e natura. Ricerche su Tommaso Campanella e il tardo Rinascimento, Milano 1991; Il carcere, il politico, il profeta, Saggi su Tommaso Campanella, Pisa-Roma 2002; Tommaso Campanella. Il libro e il corpo della natura, Bari- Roma 2002). Ha curato l’edizione di testi campanelliani quali gli Articuli prophetales (Firenze 1977), la Città del sole (Milano 1996; Roma-bari 1997), la Monarchia di Spagna (Parigi 1997), un ampio volume comprendente 16 testi (Tommaso Campanella, Roma 1999), una raccolta di Lettere (Pisa-Roma 2000), e ha rintracciato e pubblicato altri scritti inediti, sconosciuti o che si credevano perduti. Dall’Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli ha ricevuto l’incarico di coordinare l’iniziativa della pubblicazione di una corpus organico di Opere di Tommaso Campanella. Con Eugenio Canone ha fondato nel 1995 la rivista Bruniana & Campanelliana.

Articoli correlati (Pubblicazioni nella collana «Supplementi di Bruniana & Campanelliana»):
-Giordano Bruno, Acrotismo cameracense. Le spiegazioni degli articoli di fisica contro i Peripatetici, traduzione a cura di Barbara Amato, Fabrizio Serra Editore, 2009

Giordano Bruno: da filosofo dell’infinito a martire del libero pensiero. Relazione per il Ciclo “Le strade della ragione”. [Mestre (VE), venerdì 17 settembre 2010, ore 17:30]

Il 17 settembre, alle ore 17,30, per il ciclo “LE STRADE DELLA RAGIONE”,

presso il Centro Culturale Candiani, a Mestre, si terrà la relazione:

Giordano Bruno: da filosofo dell’infinito a martire del libero pensiero

LE STRADE DELLA RAGIONE – Giordano Bruno: da filosofo dell’infinito a martire del libero pensiero. Come e perché la vicenda biografica e il pensiero di Bruno hanno costituito un oggetto privilegiato del dibattito culturale del Risorgimento italiano. A cura di Marina Maruzzi

L’incontro, di cui sarà relatrice Marina Maruzzi, vuol essere un invito ad esplorare il pensiero di Giordano Bruno. Saranno proiettate interessanti opere grafiche dello stesso pensatore. Il filosofo, scrittore e frate domenicano italiano, condannato al rogo dall’ Inquisizione, troppo spesso noto solo come vittima dell’oscurantismo religioso, è stato soprattutto l’autore di una visione filosofica ad ampio raggio, nonché ricca di originali spunti di riflessione a cominciare dal concetto di infinito.

Trattando della vicenda biografica e del pensiero di Bruno capiremo anche come questi siano coniugati con il dibattito culturale del Risorgimento Italiano.

Giordano Bruno, un coraggioso eretico, che ha saputo analizzare la realtà con la capacità critica della propria intelligenza, un uomo che si può definire libero e che ha pagato questo status veramente a caro prezzo.

Seguirà il consueto dibattito.

Ingresso libero.

Fonte:
UAAR Venezia

Intervista a Gerardo Marotta: «Noi non chiuderemo mai e a settembre pronta la ristampa dell’unico manoscritto di Giordano Bruno»

«Una ferita mortale per la rivoluzione napoletana»
INTERVISTA. A colloquio con Gerardo Marotta, mecenate dell’Istituto italiano studi filosofici di Napoli che dal 1975 promuove la cultura meridionale nel mondo. L’ente è nella lista dei tagli predisposta dal ministro Tremonti.

«Noi non chiuderemo mai. Saremo sempre lì». C’è una passione trascinante nelle parole flebili di Gerardo Marotta, 83 anni, avvocato e filosofo napoletano, ma soprattutto mecenate e presidente dell’Istituto italiano di studi filosofici. Da Napoli Marotta sta provando in questi giorni a lanciare il grido di allarme per tentare di salvare la sua creatura. La scure della manovra di Tremonti si abbatterà infatti anche su Palazzo Serra di Cassano. Una lunga e prestigiosa catena storia di promozione e diffusione della filosofia, che dal 1992-93 ha trovato il riconoscimento dei finanziamenti pubblici.

E ora cosa succederà con i fondi? Saranno ridotti del 50 per cento. Ma prima bisognerà vedere se l’Istituto, i cui finanziamenti sono scaduti il 31 dicembre 2009, li vedrà rinnovati. Solo la famiglia Marotta ha finanziato l’Istituto, che ha poi ricevuto riconoscimenti internazionali, di Onu e Unesco. «Siamo stati finanziati dal 1993, quando dopo 16 anni che ci siamo svenati io e mia madre, che abbiamo fondato l’Istituto all’Accademia dei Lincei nel 1975, finalmente arrivò il riconoscimento del presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi, per finanziare biblioteca e scuole di formazione nel Mezzogiorno».

Che cosa ha fatto l’Istituto in questi anni? «Duecento scuole create nel Mezzogiorno, molte scuole presso i Comuni, e molte presso i licei; scuole di filosofia, scuole scienze. In tutte le province meridionali i ragazzi erano appesi ai soffitti, per vedere i professori e i premi Nobel, venuti da tutta Europa. Abbiamo portato tutto il meglio della cultura europea, dalla Spagna, dalla Germania, e i ragazzi sono rimasti sbalorditi, perché per la prima volta sono scesi questi professori nelle profondità delle Calabrie, delle Puglie, in posti magnifici, dove c’è stata la rivoluzione napoletana. è stato incredibile vedere l’entusiasmo e il furore di questi ragazzi. Abbiamo regalato centinaia di volumi, fatto convegni, e seminari (1000 l’anno). Una cosa favolosa che nessuna scuola in Europa ha fatto».

Quando avete percepito l’ultimo finanziamento? «Dobbiamo ancora avere i fondi del 2004-2006, del ministero dell’Università e della Ricerca, e della Regione, che fecero a suo tempo un accordo per finanziare l’Istituto. Ne abbiamo avuto solo una parte, per il resto aspettiamo che il ministero del Tesoro saldi il finanziamento del 2007, 2008, 2009, di cui ci ha dato solo degli anticipi. è una lotta estenuante. Ho dovuto vendere tutte le mie proprietà».

Con il taglio dei finanziamenti quindi cosa accadrà alle vostre attività? «Sono tutte in pericolo. Il centro di Vienna è in pericolo. Collaboriamo con l’Accademia di Vienna, con il Collegio di Francia di Parigi, con l’Hairburgh Institute. Paghiamo borse di studio, soggiorno e alberghi, per una decina di studenti l’anno, e in Germania abbiamo un centro a nostre spese per stampare tutti i classici del medioevo latino, presi dai testi e portati su internet.

E a settembre distribuiremo a tutti i paesi del mondo una ristampa dell’unico manoscritto di Giordano Bruno, che abbiamo tradotto in tutte le lingue, grazie ad un contratto con la biblioteca nazionale di Mosca»*.

Giulio Finotti

Fonte: terranews

*L’Avv. Marotta si riferisce alla ristampa anastatica del codice Norov (conservato nella Biblioteca Statale Lenin) che contiene l’unica testimonianza al mondo di manoscritti autografi di Giordano Bruno e manoscritti di testi dettati dal nolano al suo discepolo Hieronymus Besler. La Biblioteca Lenin oltre al codice possiede anche 26 stampe di cui 23 raccolte da Avraam Sergheevich Norov. (admin giordano bruno blog)

Hieronymus Besler

—>>>Cliccando qui potrete vedere il codice Norov e la videoconferenza con il Direttore generale della Biblioteca Nazionale di Russia durante la Prima Biennale Bruniana. (Nel caso di problemi con la visione potete installare il “Windows Media Player Firefox Plugin” o quello adatto al vostro browser web)

Codice Norov                Cofanetto eseguito appositamente su ordine di Norov.

Fonte: fondazionegiordanobruno.org

Lettura e analisi degli “Eroici Furori” di Giordano Bruno [ Pellezzano (SA), Domenica 6, 13, 20, 27 giugno 2010, ore 18]

Lettura e analisi degli Eroici Furori di Bruno.

“Se dumque è infinito il mare ed inmensa la forza de le lacrime che sono ne gli occhi, non faranno giamai ch’apparir possa favillando o isvampando l’impeto del fuoco ascoso nel petto”

(De gli eroici furori, seconda parte, dialogo terzo)

A Pellezzano (SA) nell’Antico Convento dello Spirito Santo. Domenica 6, 13, 20, 27 giugno 2010 alle ore 18 Lettura e analisi degli Eroici Furori di Bruno.
Le conversazioni di Rino Mele iniziano e terminano con musiche strumentali del Settecento. Domenica 27, la sequenza sugli Eroici Furori verrà chiusa da un filmato di Marius Mele sul corpus iconographicum di Giordano Bruno.

Fonte : rednest

Prof. Rino Mele
Professore Associato
DiLAS
Dipartimento di Letteratura, Arte e Spettacolo
curriculum
Rino Mele è nato a sant’Arsenio, Sa, il 4-2-1938, insegna Storia del Teatro nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Salerno. Ha avuto incarichi di supplenze in Storia della Critica, Comunicazione visiva. Sociologia della Letteratura, Retorica e Stilistica.
Tra i suoi libri, Morte a Venezia (K Teatro,1972), Ken Russell (La Nuova Italia,1975), Il teatro di Memè Perlini (Edizioni 10/17, 1978), Scena oscena. Rappresentazione e spettacolo (Officina edizioni,1983), La casa dello specchio. Modelli di sperimentazione nel teatro degli anni Settanta (Ripostes, 1984), La scacchiera del tempo (Taide, 1985), Il corpo e l’anima. Il teatro di Pirandello (Avagliano, 1990), Tropici di carta. La fotografia (10/17, 1991), Teatro anatomico (Avagliano,1992), Agonia (Avagliano, 1994), Via della stella (Avagliano, 1994), Separazione di sera (Sottotraccia, 1994), Il sonno e le vigilie (Sottotraccia, 2000), L’incendio immaginato (10/17, 2000) dedicato alla visione del mondo e alla morte per fuoco di Giordano Bruno, Il corpo di Moro (10/17, 2001), Una montagna aspra (Plecticà, 2002), Apocalisse di Giovanni (traduzione, saggio introduttivo, Il teatro di Dio, Edizioni 10/17, 2002), La lepre del tempo e l’imperatore Federico II (Sottotraccia, 2004).
Tra gli innumerevoli saggi pubblicati, da ricordare almeno Radiofonia, l’incantesimo organizzato (1984), Le sei visioni. Spazio narrativo e testo grafico (1987), Drammaturgia sanguinetiana (1991), Il grido del cieco (1992), Il mare muto di Seneca (1994), Il corpo nudo e la macchina (1995), Il teatro di carta. Pasolini (1995), La confessione e la scena, esercizi di retorica (1996), Illato lumine. Dalle incendiate tenebre di Ovidio al silenzio bianco della Mirra di Alfieri (1998), Le mani spezzate del teatro (2002), Album di famigla di Pirandello (2002), Dove può nascondersi un attore sulla scena? (2002), Le feci, il sangue e l’azzurro fuoco del Vesuvio (2006), Nel giallo della rosa sempiterna, sulla teatralità di Dante (2006), Sanguineti, le parole col volto di cose e l’universo in miniatura (2006).
Curriculum Prof. Rino Mele

Programma completo del VII simposio su Giordano Bruno (Domenica, 13 giugno 2010).

Come vi avevo già anticipato in un’articolo precedente ( Qui ) tra circa dieci giorni, ci sarà il VII Simposio su Giordano Bruno (il 13 Giugno) all’interno della XV edizione del Premio Cimitile (dal 12 al 19 Giugno), ecco disponibile il programma relativo alla giornata dedicata a Giordano Bruno, in basso la versione completa in pdf scaricabile sul vostro pc.


PROGRAMMA VII SIMPOSIO SU GIORDANO BRUNO (Premio Cimitile (XV ed.)

DOMENICA 13 GIUGNO 2010

THE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LION CLUBS

Distretto 108 — YA — anno sociale 2009/2010 Governatore: Avv. Prof. Vittorio Del Vecchio

“Passione, Progettualita ed Azione al servizio deII’Umanità”

Ore 10,00 — Basilica di S. Tommaso

LIONS e LEO CLUB “G. BRUNO” NOLA

ASSOCIAZIONE “MERIDIES” NOLA

ASSOCIAZIONE CULTURALE “G. BRUNO” NOLA

LIBRERIA GUIDA NOLA

Indirizzi di saluto:

Giuseppe Barbato (Presidente Lions Club Nola “G. Bruno”)

Tina Castaldo (Presidente Leo Club Nola “G. Bruno”)

Dott. Angelo Amato de Serpis (Presidente Associazione “Meridies” — Nola)

Avv. Paolino Fusco (Presidente Associazione Culturale “G. Bruno” Nola)

Dott. Anna Iovine (Delegata VIII zona — III Circoscrizione Lions)

Dott. Felice Napolitano (Presidente della Fondazione Premio Cimitile)

Avv. Mario Romano (Consigliere Fondazione Lions — Vice presidente nazionale Assostampa Forense — Roma)

Ore 10,30:

Convegno “Giordano Bruno e I’idea deII’ItaIia come Nazione”

Relatore: Prof. Aniello Montano (Ordinario Storia della Filosofia Università di Salerno)

Ore 11,30:

Proiezione del cortometraggio “Eroico Furore”

Introduce e commenta il regista: Dr. Francesco Afro De Falco

Conclude: Avv. Antonio Pesce (Presidente III Circoscrizione Lions Clubs — Distretto 108 YA)

Coordinamento:

Avv. Alberto Armano & D.S. Prof. Paolo Allocca

Delegati Responsabili dei Simposi Bruniani — Lions Club “G. Bruno” Nola ”’

Ore 18,00:

Convegno distrettuale LIONS CLUB “G. BRUNO” NOLA

Indirizzi di saluto:

Giuseppe Barbato (Presidente Lions Club Nola “G. Bruno”)

Tina Castaldo (Presidente Leo Club Nola “G. Bruno”)

Nunzio Provvisiero (Sindaco di Cimitile)

Avv. Geremia Biancardi (Sindaco di Nola)

Dott. Felice Napolitano (Presidente della Fondazione Premio Cimitile)

Ore 18,30:

“Il potere e là libertà nel pensiero di Giordano Bruno”

Presenta: Prof. Luigi Pasciari (Docente del Dipartimento di Filosofia Liceo “G. Carducci” — Nola)

Relatori:

Sen. Avv. Aldo Masullo (Prof. Emerito Filosofia Morale – Università “Federico II” Napoli)

“Potere delle ideologie e contropotere della critica”

Prof. Gianfranco Borrelli (Dipartimento Filosofia – Università “Federico II” Napoli)

“Il potere dei vincoli e la politica erotica – Seguendo G. Bruno”

Prof. Avv. Ermanno Bocchini (Docente Diritto Commerciale Università “Federico II” Napoli)

“Potere e cittadinanza universale in Giordano Bruno”

Conclude:

Dott. Emilio Cirillo (Governatore eletto a.s. 2010-2011 Distretto Lions 108 YA)

Coordinamento:

Avv. Alberto Armano & D.S. Prof. Paolo Allocca ‘

Delegati Responsabili dei Simposi Bruniani – Lions Club “G. Bruno” Nola

CLICCA QUI per il PDF del Programma completo XV edizione Premio Cimitile e VII Simposio Giordano Bruno

PREMIO CIMITILE,
LA XV EDIZIONE DAL 12 AL 19 GIUGNO

E’ stata presentata in sala giunta la XV edizione del Premio Cimitile, la rassegna letteraria nazionale in programma dal 12 al 19 giugno prossimo.

All’incontro con la stampa erano presenti l’assessore regionale alle Risorse Umane e ai Rapporti con le Autonomie Locali Pasquale Sommese, il vicepresidente della Provincia di Napoli Gennaro Ferrara, il presidente della Fondazione Premio Cimitile Felice Napolitano, il presidente del Comitato scientifico del Premio Ermanno Corsi, l’editore Mario Guida, l’assessore comunale di Cimitile Angelo Miele e il presidente dell’associazione Obiettivo III Millennio Elia Alaia.

Uno dei fattori distintivi del Premio Cimitile è rappresentato dalla sezione inediti di narrativa, che ha consentito negli anni di lanciare tanti nuovi scrittori nel panorama editoriale nazionale.

Il Complesso Basilicale Paleocristiano di Cimitile, uno degli esempi più affascinanti di arte paleocristiana in Italia, sarà lo scenario naturale di tutta la kermesse letteraria che si articolerà in una serie di convegni e di incontri culturali.

Alla serata di premiazione che si terrà sabato 19 giugno alle ore 20,30,parteciperanno personalità del mondo della cultura, della politica e dello spettacolo.

Questi i vincitori dell’edizione 2010:

Sezione I: Migliore opera inedita del genere narrativo.
Rita Ruccione: “Io ti ho scelto”.
Il lavoro è stato pubblicato sul territorio nazionale a cura della casa editrice “Guida ” di Napoli.

Sezione II: Migliore opera edita di narrativa.
Maria Rita Parsi: “Alle spalle della luna”.
Mondadori

Sezione III: Migliore opera edita di attualità.
Claudio Angelini: “Obama. Un anno di sfide”.
Rizzoli

Sezione IV: Migliore opera edita di saggistica.
Aldo Maria Valli: “Voi mi sarete testimoni” .
Rizzoli

Sezione V: Migliore opera sull’arte paleocristiana in Italia.
Mara Minasi: “La tomba di Callisto”
Pontificia Commissione di Archeologia Sacra

Premio Giornalismo “Antonio Ravel” a Roberto Giacobbo (giornalista RAI)
Premio Speciale a Claudio Gubitosi
(fondatore e direttore artistico di Giffoni Film Festival)

Ai premiati sarà consegnato il “Campanile d’argento” opera raffigurante il primo campanile della cristianità, situato nelle Basiliche Paleocristiane di Cimitile.

La Fondazione Premio Cimitile, di cui sono soci fondatori la Regione Campania, la Provincia di Napoli, il Comune di Cimitile e l’associazione Obiettivo III Millennio, è stata insignita nel dicembre scorso del riconoscimento di Istituto di alta Cultura.

“Il pensiero e la visione del mondo di Giordano Bruno” (Roma, 11 Maggio 2010, ore 21:00)

“INFINITI MONDI”

Roma, 11-5-2010. Il pensiero e la visione del mondo di Giordano Bruno a cura dell’Associazione culturale Gruppo Laico di Ricerca

Associazione culturale Gruppo Laico di Ricerca 2009-10

Martedì 11 Maggio 2010 ore 21,00

“INFINITI MONDI”

Il pensiero e la visione del mondo di Giordano Bruno

410 anni fa, il 17 febbraio del 1600 moriva sul rogo a Campo de’ Fiori un uomo, martire della libertà di pensiero e di ricerca. Ma, agli occhi della storia, Bruno fu molto più di uno semplice eretico perché egli enuncia il programma da perseguire per l’intellettuale laico e progressista di ogni epoca, in difesa della verità, della libertà, della giustizia, della conoscenza e dell’uguaglianza contro tutte le forme di dogmatismo.

E la testimonianza di quell’uomo è più che mai urgente per resistere alle attuali forme di oscurantismo religioso e politico e di degrado morale e civile.

Proponiamo un breve viaggio intorno al suo pensiero.

presso: CENTRO SOCIOCULTURALE GARBATELLA

Via A. Caffaro 10 ROMA

Per informazioni: 06 9300526

Fonte: italialaica.it

Seminario Prof.ssa Rosanna Camerlingo: «Dame brune: poesia d’amore e verità della natura nei “Sonnets” di William Shakespeare e negli “Eroici Furori” di Giordano Bruno» (Firenze, 27 aprile 2010)

Seminario di Rosanna Camerlingo

Dame brune: poesia d’amore e verità della natura nei “Sonnets” di William Shakespeare e negli “Eroici Furori” di Giordano Bruno

Martedì 27 aprile 2010
ore 15.00 – Palazzo Strozzi

Rosanna Camerlingo è professore ordinario di Letteratura Inglese presso l’Università di Perugia. Ha ottenuto un Ph.D. in Letterature Comparate presso la New York University di New York, e ha vinto una borsa di studio annuale (2002-2003) presso l’Italian Academy for Advanced Studies at Columbia University con un progetto di ricerca sui trattati sulla confessione e le tragedie di Shakespeare. Si occupa prevalentemente dei rapporti tra teatro, filosofia e religione del sedicesimo secolo in Inghilterra. Ha scritto su Philip Sidney (From the Courtly World to the Infinite Universe, Dell’Orso 1995) , Christopher Marlowe (Teatro e Teologia. Marlowe Bruno e i Puritani, Liguori 1999; traduzione e cura di Edoardo II, Marsilio 1998, 2004), Giordano Bruno, John Milton e William Shakespeare. Ha collaborato a due storie della letteratura inglese con due capitoli, “Il Rinascimento e Shakespeare” e “Dalle Origini al Settecento” (Einaudi, 2000, 2003). Ha collaborato con il Teatro Stabile di Perugia come consulente scientifico per la messa in scena di Edoardo II e La cena de le Ceneri per la regia di Antonio Latella.

Seminario di Paolo Rossi Monti (12 e 13 aprile 2010)

prossi
Seminario di Paolo Rossi Monti

Libri di macchine nel Rinascimento

Lunedì 12 e Martedì 13 aprile 2010
ore 15.00 – Palazzo Strozzi – Firenze


Bibliografia di Paolo Rossi Monti:

* Giacomo Aconcio, 1952
* Francesco Bacone. Dalla magia alla scienza, 1957
* Clavis Universalis: arti della memoria e logica combinatoria da Lullo a Leibniz, 1960
* I filosofi e le macchine 1400-1700, Feltrinelli, 1962
* Le sterminate antichità: studi vichiani, 1969
* Aspetti della rivoluzione scientifica, 1971
* La rivoluzione scientifica, Loescher, 1973
* I segni del tempo: storia della Terra e storia delle nazioni da Hooke a Vico, 1979
* La nuova ragione. Scienza e cultura nella società contemporanea, il Mulino, 1981
* Clavis universalis. Arti della memoria e logica combinatoria da Lullo a Leibniz, 1983
* I ragni e le formiche: un’apologia della storia della scienza, 1986
* Storia della scienza moderna e contemporanea, Tea, 1988
* La scienza e la filosofia dei moderni, Bollati Boringhieri, 1989
* Il passato, la memoria, l’oblio, 1991, Premio Viareggio 1992
* La filosofia [4 voll., a cura di P. Rossi], UTET, Torino, 1995
* La nascita della scienza moderna in Europa, 1997
* Le sterminate antichità e nuovi saggi vichiani, La Nuova Italia, Firenze, 1999
* Un altro presente, il Mulino, 1999
* Bambini, sogni, furori: tre lezioni di storia delle idee, Feltrinelli, Milano, 2001
* Speranze, Il Mulino, Bologna, 2008

Giordano Bruno, osservazioni sulle conciliazioni fra fisica e metafisica

Giordano Bruno, osservazioni sulle conciliazioni fra fisica e metafisica. di C.Lanzi

Questo è l’estratto di una conferenza tenuta c/o la nostra associazione alla fine del 2003. Su G.Bruno sono state scritte migliaia di pagine, con ammirazione, con esaltazione, con disprezzo, con ironia. In realtà Bruno fu un uomo particolarissimo, irrequieto e con un’ansia maniacale ad ottenere il riconoscimento di un primato in ambito magico.

L’immagine di “antesignano” di un certo illuminismo che ce ne ha rimandato la storiografia dello scorso secolo, è per lo più inficiata da prouderie d’ordine politico e, in questo articolo, non è assolutamente condivisa. In realtà Bruno fu un grosso “problema”, per se stesso e per chi venne in contatto con lui e con la sua natura sanguigna e ingestibile. In questa breve memoria vengono messe in luce alcune delle più significative idee Bruniane concernenti il suo difficile tentativo di conciliazione tra fisica e metafisica evidenziando, unitamente alle geniali intuizioni, anche le diverse enfatiche e indifendibili posizioni che costituirono probabilmente il fondamento della sua drammatica vicenda umana.

Filippo Bruno nasce nel 1548, studia a Napoli fino a 14 anni poi, nel 1546 entra nel convento di S. Domenico a Napoli e prende il nome di Giordano. Senza voler entrare in un’analisi storica, sviluppata da specialisti assai più esperti di noi e per la quale rimandiamo alla bibliografia, possiamo obiettivamente rilevare che, fin dall’adolescenza, il Nostro presenta un carattere assai particolare e, probabilmente, non molto adatto per la vita monastica. Infatti, dopo pochi anni, inizia a contrapporsi ed a litigare (anche violentemente a quanto risulta) sia con i confratelli che con i superiori fino al punto di riuscire a farsi coinvolgere in un pesante procedimento disciplinare. Per nulla disposto a giustificarsi, abbandona il convento e si rifugia a Roma a S. Maria sopra Minerva dove, nel frattempo, lo raggiunge l’accusa di aver ucciso colui che lo aveva denunziato. A questo punto fugge da Roma, depone l’abito talare ed inizia il suo incessante peregrinare. Nel 1579 Bruno arriva a Tolosa e scrive il “De Anima” per confutare Aristotele. Nel 1581, in piena guerra religiosa fra cattolici, luterani e calvinisti, prende le parti degli uni e degli altri, profondendosi spesso in valutazioni, a dir poco aggressive, nei confronti di quasi tutti coloro che, all’inizio lo avevano accolto e protetto e, dopo poco, respinto. Si rifugia Parigi. Pubblica il “De Umbris ideaurum“, il “Candelaio” e il Cantus Circaeus. Entra in relazione con Enrico III a cui dedica l’”Ars memoriae” e ne riceve un compenso. Nel 1582 pubblica il “De compendiosa architectura et complemento artis Lulli” documento magico per eccellenza derivato dagli schemi di mnemotecnica Lulliana. Indi si reca in Inghilterra dove lavora sulla mnemotecnica e forse progetta il “De immenso”. Desideroso di ricevere un riconoscimento come “filosofo” ottiene di esser nominato lettore a Oxford ma, neanche a dirlo, litiga con i dottori di tale università, insultandoli per la loro lentezza e scarsa inventiva. Considerato insopportabile da coloro che lo avevano inizialmente accolto con simpatia, torna a Parigi e attacca violentemente la fisica aristotelica nel “Camoracensis Acrotismus“. Viene cacciato anche da Parigi e, nel 1586 va in Germania a Wittemberg dove si immatricola. Si immette, non richiesto, nella polemica fra luterani e calvinisti. In questo caso appoggia i luterani e ottiene di essere cacciato via anche da Wittemberg. Nel 1588 arriva a Praga dove torna sulle opere Lulliane e stampa il “De lampade combinatoria Raymondi Lullii” e anche gli “Articuli centum et sexaginta adversus huius tempestatis mathematicos, atque philosophos“. L’opera pare che sia piaciuta a Rodolfo II che sembra gli abbia regalato una piccola somma. Bruno riparte per Helmstadt dove c’è il duca Giulio di Brunswich che, inizialmente lo difende ma poi, quando Bruno s’infila nuovamente in mezzo alle lotte tra luterani, cattolici e calvinisti, lo lascia a sé stesso. Nel 1590 Bruno lascia Helmstadt e va a Francoforte da cui viene nuovamente espulso per le sue crociate politico-religiose. Finalmente arriva a Zurigo dove lo raggiunge un invito del principe Giovanni Mocenigo veneziano, che lo invita a Venezia. Nel 1591 Bruno è a Venezia ma, dopo un po’ Mocenigo lo denuncia al S. Uffizio in quanto deluso dall’insegnamento del nolano. Da qui in poi, per Bruno, sarà realmente difficile trovare protettori.
Nel 1592 inizia il processo. Le accuse che sembrano pesare maggiormente su di lui sono relative alla Magia. Dopo una serie infinita di ammissioni di colpevolezza, di ritrattazioni, di ripensamenti riesce a farsi denunciare anche da un compagno di cella, certo fra Celestino da Verona che lo accusa d’eresia nuovamente. Nel 1599 il cardinale Bellarmino ottiene l’abiura delle proposizioni eretiche. Presenta un testo in sua difesa. Poi abiura, poi ci ripensa e dichiara di non essere più disposto a ritrattare. Nel 1600 gli viene proposta un’ultima  ipotesi di abiura ma lui si rifiuta e viene condannato al rogo a piazza Campo de Fiori. Dove muore il 17 Febbraio.

Queste, in estrema sintesi le tappe della sua burrascosissima esistenza.

Ora, prima di esporre brevi considerazioni su alcuni aspetti particolari del suo sistema filosofico-matematico vorremmo porre in evidenza come, a nostro avviso, la “storia” abbia lo strano privilegio di trasformare le persone in eroi o in esseri abietti, a seconda degli scopi e della tendenza di coloro che la scrivono. Alcuni personaggi poi sono stati letteralmente risucchiati da gruppi di potere, a volte in contrasto fra loro, per avallare tesi politico-sociali. Tale meccanismo è tanto più presente quanto più le persone prese in esame hanno destato clamore. Questo è stato sicuramente il destino di Bruno.

Bruno è stato arso vivo. Questo ha trasformato un uomo intelligente ma, a nostro avviso, invadente, permaloso, aggressivo, presuntuoso, offensivo, turbolento, e sicuramente un po’ paranoico, in una specie di eroe della scienza, in un propugnatore della verità contro la superstizione, in un emblema preilluminista e libertario; insomma il martirio ha fatto di Bruno un personaggio che non si è mai sognato d’essere. Bruno si considerava soprattutto un mago e da mago è vissuto ed è morto anche se, secondo noi, non aveva molti diritti di fregiarsi di tale titolo, sia perché assolutamente al di fuori di qualsiasi filone iniziatico sia perché, buona parte delle sue esternazioni magico-scientifiche, sono dei plagi clamorosi di Agrippa o di Lullo, con delle varianti fumose e declamatorie che snaturano il lavoro dei più ortodossi e sicuramente iniziati alchimisti che lo avevano preceduto.

Ma c’è una parte del pensiero bruniano, che ci ha sempre affascinato ed è quella che, ispirata da Copernico e fortemente ancorata al pensiero degli stoici e degli atomisti greco-romani, recupera la primigenia conciliazione platonica fra cosmogonia e metafisica . Purtroppo Bruno non riuscì mai a resistere alla ambizione di voler mostrare il suo “primato” di mago, la sua differenza ed originalità, e, nel presentare i suoi sigilli, molti dei quali copiati da Lullo, li coprì di interpretazioni  “personali” e spesso contraddittorie dove la fantasia febbrile del nolano seguiva dei percorsi “associativi” del tutto gratuiti, reinventandosi un “simbolismo” a suo uso e consumo.


Tav 1 Detta Prometheus con significato astrologico e magico tratta da “Articuli centum et sexaginta

L’universo di Bruno può essere schematicamente diviso in:

  • Divino: archetipico, metafisico (mondo delle idee)
  • Fisico : o naturale (che conserva le vestigia o la traccia di tali idee)
  • Razionale: o umbratile (è ciò che riesce a vedere o immaginare l’uomo)

Cioè la verità è soprasensibile e appartiene a Dio. La “forma” è il modo in cui le idee si “materializzano” e l’ombra è la “rappresentazione” che noi ci facciamo di tali idee e tali forme.

Ma proprio l’ombra, come la Maya buddista, diventa illusione e, nello stesso tempo, mezzo di gnosi. Tutto il lavoro di Bruno sarà dedicato a organizzare, strutturare, e far evolvere tale umbratilità (che per Bruno trovasi comunque nella mente) fino a farla penetrare nel mondo delle idee.

Ci si perdoni il parallelismo un po’ forte ma, proprio in questa “chiave”, ci sembra di trovare le radici di quel clamoroso equivoco che coinvolgerà autori quali Corbin e Jung. Cioè la connessione abnorme fra mondo della “idealizzazione” e mondo della “spiritualità” e quindi l’inserzione di tutto il processo mistico o gnostico all’interno…. della testa del filosofo (all’interno cioè del pensiero, sia questo conscio, inconscio o superconscio!).


Tav 2 Da “Explicatio triginta sigillorum” tavola rielaborata sui testi di Agrippa per il probabile calcolo dei nomi angelici attraverso lettere ebraiche

L’uomo-filosofo bruniano rappresenta e deve impare ad associare le “ombre” in modo simbolico. Questa è la proposta bruniana che utilizza una disposizione naturale della psiche. Poi, con l’ausilio della “mnemotecnica” collega tra loro le immagini che ha creato. Ora tale scienza, che ha affascinato il rinascimento ed ha mobilitato uomini come Pico, Ficino, Lullo, ecc. può avere vari livelli di interpretazione. Essere cioè un semplice strumento per ricordare meglio storie, fatti, persone: utilizza, a tale scopo semplici schemi associativi (come le icone di un computer, all’interno dei quali vengono memorizzati oggetti o concetti simili fra loro). Si creano in tal modo, nella mente, della specie di “cassetti”, con delle etichette. Ogni volta che si evoca l’etichetta…si apre il cassetto.

In tali processi si può allargare la tecnica “associativa” a schemi grandiosi, sfruttando tutte le possibilità della logica e creando, per così dire, dei percorsi logici preferenziali, basati sulle quattro proposizioni aristoteliche relative al sillogismo. In tali percorsi le proposizioni “assurde” vengono escluse. Nonostante che Bruno affermi come, attraverso gradi successivi in cui il “simbolismo” si “purifica” e attraverso successive “folgorazioni” interiori (o stupore) le immagini da OMBRA diventano “conoscenza”  e tutto ritorna verso l’UNO, direi che il processo è terribilmente simile a quello adottato nel software di un computer. Questa cosa non ci sembra affatto tranquillizzante in quanto ci farebbe supporre che il povero cardinale Bellarmino abbia avuto qualche ansia a tale proposito. Aveva forse intuito la nascita del ….grande fratello? Chissà. Nei moltissimi testi dove Bruno ritorna su questo processo, a nostro avviso appare evidente (anche dal “modo” di scrivere) un grande conflitto psicologico dovuto alla non accettazione dei limiti della mente e al tentativo (sempre tramite la mente) di infrangere tali limiti, con l’ausilio di “macchine mentali” (come le ruote simboliche usate per la mnemotecnica. Ci si perdoni dunque l’azzardo ma, nel leggere le opere Bruniane, ci è sempre più sembrato che il nolano volesse sostituire alla mente umana un computer efficiente, che ricorda tutto, che attraverso una logica “binaria”, come appunto quella delle macchine, potesse arrivare a stendere su un tappeto tutta la realtà concepibile e, da quella, procedere velocemente verso le Idee Supreme.

Le ombre, per Bruno, sono il passaggio tra il buio e la luce. Sono ombre, non sono buio assoluto. Il parallelo con il mito platonico della caverna è evidente. Ma mentre in Platone tale percorso majeutico è, sotto un certo aspetto, sovrarazionale, in Bruno tutto transita attraverso la super-prestazione della “mente” umana, costretta, stressata, impegnata a comprendere attraverso schemi razionali, sillogistici, aristotelici in ogni aspetto della realtà.

Afferma Bruno nel Sigillus: “Solo con la concezione della Simmetria conosciamo qualsiasi cosa composta, connessa, congiunta, mista, ordinata. Infatti, benché contempliamo distintamente all’interno e all’esterno (sensi interiori ed esteriori), parte dopo parte, membro dopo membro, specie dopo specie, non riusciamo a comprendere la ragione della perfezione del TUTTO, se non grazie all’armonica e consonante analogia di tutte le cose con tutte le cose o almeno delle precipue con le precipue”.

E poi, nel “Conceptus” stabilisce che, attraverso sette gradini si ascende al Principio finché si ha la trasformazione del sé nella cosa (transformatio sui in rem) e della cosa in se stesso (transformatio rei in se ipsum). Qui, forse, a nostro avviso, c’è un primo tentativo di conciliare un processo schiettamente razionale, con uno caratteristico della mistica, in cui l’osservatore, o colui che contempla, coincide con la cosa contemplata.

Nel “De immenso” afferma: “Pertanto perseguiamo quella contemplazione che non è ne futile né vana, ma profondissima e la più degna dell’uomo perfetto, quando cerchiamo lo splendore, l’effusione e la partecipazione della divinità e della natura… Allora l’uomo verrà detto un grande miracolo da Trismegisto: l’uomo che si trasforma in Dio..”

Nei “Furori” poi Bruno si sofferma sulla continua osmosi fra la dimensione umana e quella divina e si accosta ed ispira ad Agrippa per i rapporti fra magia, kabala e astrologia, anzi, ne copia interi brani a piene mani, come questo “ Dio esercita il suo influsso sugli angeli, gli angeli sui corpi celesti…ecc.. e, viceversa  “l’essere vivente ascende, attraverso l’animo ai sensi, dai sensi alle sostanze miste, dalle sostanze agli elementi, dagli elementi ai cieli, dai cieli ai demoni o agli angeli e attraverso questo a Dio o alle divine operazioni…” E poi prosegue con altri paragoni e conclude: “Per questa ragione gli antichi autori, di profonda filosofia, indicarono tale ascesa e discesa con l’uscita e l’entrata delle due porte del Cancro e del Capricorno, di cui la prima è detta degli uomini e la seconda degli dei”.

Queste “Porte” sono chiamate tali, nel mondo latino, da Porfirio (L’antro delle Ninfe) dove le anime “scendono e prendono “forma” entrando nel mondo dalla porta solstiziale del cancro ed escono verso stati sovraindividuali o divini dalla porta solstiziale invernale.

A questo punto Bruno insegna la tecnica per entrare in tale processo e parla di “quiete”, di “immobilità” e di distacco dal moto dei sensi, di “contrazione” e di tutto quel processo che, anche se descritto tecnicamente nei suoi testi “intender non lo può chi non lo prova”. E’ un qualcosa di molto simile (dice Mino Gabriele nel Corpus iconographicum Bruniano) alla esichya pitagorica. A noi, sinceramente, non sembra così, in quanto la esichya ci sembra assai più simile ad uno stato meditativo, rilassato, pacificato. La contrazione di Bruno, anche se supportata dal silenzio, ci sembra appartenere assai più alla dimensione titanica, prometeica.

C’è un anonimo copista cinquecentesco (riporto dal testo di M. Gabriele) che parla di una “Pratica dell’estasi filosofica del Bruno” che è assai significativa:

Bisogna eleggere un luogo nel quale non senti strepiti d’alcuna maniera, all’oscuro o al barlume d’un piccolo lume, così dietro che non perquota gli occhi, o con  gli occhi serrati. In un tempo quieto e quando l’homo si sente spogliato di ogni passione tanto del corpo quanto dell’animo. In quanto al corpo (e qui introduce prescrizioni che potrebbero sembrare tratte da un manuale di hatha yoga)…poi prosegue: “e così l’anima, non essendo occupata in alcuna attione né vegetabile né animale, si ritira in sé stessa, e servendosi solamente degli istrumenti intellettuali, purgata di tutte le cose sensibili”, non intende più le cose per discorso, come faceva prima, ma senza argomenti e conseguenze, fatta Angelo, vede intuitivamente l’essenza delle cose, nella lor semplice natura, et però vede una verità pura, schietta, non adombrata, di quello che si propone speculare…”

A questo punto inizia il vero e “furioso” processo di “contrazione”. Riducibile in quattro livelli:

a) Un primo stadio di vero e proprio distacco, paragonabile a quello di cui parlano il Francofortese o anche Eckhart. Ma processo di “distacco” di Bruno è sincretico e, se ben analizzato, risulta del tutto privo di quelle due virtù fondamenali che dovrebbero caratterizzare qualsiasi “ascesi. E cioè la carità e l’umiltà che nel nolano, nonostante i nostri sforzi, non siamo mai riusciti a trovare. Bruno utilizza tutto. Dice nel “De Magia” ”con il canto, e la preghiera e la contemplazione e l’estasi dell’anima” si espellono gli spiriti maligni. E altrove specifica che i sapienti non lo sono per dono ma per l’impegno e la fatica, e che solo attraverso la “contrazione”, l’isolamento più spietato all’interno di sé, è possibile separare le ombre e procedere dal molteplice all’Uno.

b) Un secondo stadio il cui il fuoco come desiderium sapientiae, come vero e proprio eros, potentemente ascende all’intelletto e lo incendia. (è facile associare l’idea della kundalini tantrica)

c) Un terzo stadio dove tale fuoco acuisce l’immaginazione e la memoria e la chiarezza dell’intelletto.

d) Un quarto stadio dove l’intelletto ascende al Divino e viaggia nel mondo delle idee.

Ecco. E’ proprio questa proposta di speculazione, di indagine, che troviamo nel punto più alto del processo di crescita che mette, a nostro avviso, Bruno in una posizione “difficile”. Egli presuppone un lavorio speculativo, cioè razionale, dove ormai la ragione dovrebbe essere pacificata, dove invece i mistici parlano in genere di sconfitta della logica.

In tale contesto anche la matematica di Bruno è uno strumento astrattivo potente, usato per una specie di gnosi contemplativa. La Matematica è Mathesis, materia prima, non è una successione di algoritmi, ma l’astrazione del concetto fino alla sua forma più pura che è appunto il numero. Così come la geometria è la riduzione “ad unum” fino a definire il punto, aspaziale e atemporale, come principio minimo e, nella sua aspazialità e atemporale, anche espressione della Divinità.

Nel Sigillus dice: “Tutti i sapienti concordano nel sostenere che anche la matematica contribuisce alle operazioni dell’animo….La matematica, insegnando ad astrarci dalla materia, dal moto e dal tempo, ci rende capaci di intendere e contemplare le specie intellegibili. Perciò Pitagora, Platone e tutti quelli che cercarono d’insegnarci cose difficili e profonde, non usarono altri strumenti se non la matematica”.

Ma la matematica bruniana non è mai distinta dalla magia più complessa per cui le speculazioni che compaiono nel “Triplice minimo e la misura” o nel “De immenso”, richiedono una grande attenzione per essere anche solo parzialmente comprese. Infatti, a parte la Yates in alcune parti, quasi nessuno si è avventurato in una esplicazione dei sigilli bruniani. Forse Mino Gabriele, al quale dobbiamo il merito di quell’opera eccezionale che consiste nella pubblicazione completa della grafica di Bruno, è lo studioso che, più di ogni altro, si è arrischiato a trarre conclusioni nell’arcipelago dei disegni, tentando di trarne una teoria unificata anche se, di fronte a schemi geometrici come quelli dei cosiddetti…atrii di Apollo, della Luna e di Venere depone, come tutti, le armi. Viene il sospetto che Bruno abbia a volte voluto soprattutto stupire, senza la pacatezza necessaria per valutare la coerenza di ciò che stava dicendo, in preda ad una rabbia, propria del suo carattere furioso, che lo portava a voler dimostrare ad ogni costo il suo primato; ma forse non aveva, come invece Campanella ed altri, il carisma e l’equilibrio per poterselo permettere. Peccato.

C.L.

Bibliografia

  • G. Bruno : Corpus iconographicum.  Adelphi
  • A Reghini: I numeri sacri . Atanor
  • G. Bruno: Opere Latine: Utet
  • G. Aquilecchia: Schede Bruniane. Vecchiarelli
  • Pico della Mirandola: Heptaplus . Arktos
  • Marsilio Ficino e il ritorno di Ermete Trismegisto. Centro D.

Fonte:  simmetria.org