Convegno internazionale di Studi. Nuovi maestri e antichi testi. Umanesimo e Rinascimento alle origini del pensiero moderno (Mantova, 1-3 dicembre 2010)

FONDAZIONE

CENTRO STUDI

LEON BATTISTA ALBERTI

CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI

Mantova, Chiesa di Santa Maria della Vittoria, 1-3 dicembre 2010

NUOVI MAESTRI E ANTICHI TESTI:

UMANESIMO E RINASCIMENTO ALLE ORIGINI DEL PENSIERO MODERNO

Segreteria del Convegno:
Fondazione Centro Studi
Leon Battista Alberti
Largo XXIV Maggio, 11
46100 Mantova
Tel. e Fax 0376 367183
e-mail: csalberti@comune.mantova.it
www.fondazioneleonbattistaalberti.it

Sede del Convegno:
Chiesa della Madonna della Vittoria
Via C. Monteverdi, 1 – Mantova

La Chiesa di Santa Maria della Vittoria ospiterà dal 1 al 3 dicembre il convegno internazionale di studi che avrà per titolo: “Nuovi maestri e antichi testi: Umanesimo e Rinascimento alle origini del pensiero moderno”.

Saranno a Mantova relatori di fama mondiale, tra questi, Cesare Vasoli, Michele Ciliberto, Stephane Toussaint, Maurizio Torrini, Germana Ernst, Stefano Caroti e altri. La tre giorni sarà aperta mercoledì 1° dicembre alle 14 dal sindaco Nicola Sodano, dall’assessore provinciale alla cultura Roberto Pedrazzoli e dal vice presidente della Fondazione Bam Mario De Bellis, mentre il coordinamento del convegno sarà affidato al presidente della Fondazione Alberti, Arturo Calzona.
Il passaggio dal tardo Medioevo all’Umanesimo e al Rinascimento è caratterizzato dal recupero dei testi di alcuni autori che erano per secoli caduti nell’oblio. Oltre a opere importanti della cultura latina (è sufficiente citare il De rerum natura di Lucrezio), rientrano nel mondo occidentale gli scritti di Platone e dei Neoplatonici, cui si erano ispirati i primi autori cristiani.
La fortuna di questi antichi testi, favorita anche dalla nuova tecnica di diffusione a stampa, determina un profondo cambiamento nella cultura europea: l’Università comincia a perdere lentamente – ma inesorabilmente – il suo ruolo di luogo deputato alla formazione superiore, anche per le resistenze nei confronti dei nuovi testi.

Ad Aristotele, che era il modello seguito dai professori nelle lezioni universitarie, presto vengono contrapposti Platone e Plotino, che diventano, insieme ad altri pensatori come Sesto Empirico e Seneca, i punti di riferimento della nuova pedagogia umanistica e rinascimentale. I nuovi maestri, dunque, si trovano, piuttosto che nelle aule universitarie, nelle corti o nei conventi.
Questi nuovi modelli mettono in crisi una visione del mondo che, anch’essa non senza fatica, si era affermata a partire dal secolo XIII.

La riacquistata coscienza di una pluralità di stili di pensiero favorisce anche il tentativo di recupero alla verità cristiana di esperienze religiose più antiche e comunque diverse: con la pia philosophia – la convinzione, cioè, che tutte le fedi provengono dall’unico Dio – sono ricondotte all’unità del cristianesimo le prime manifestazioni di religiosità, con un atteggiamento certamente più aperto alla comprensione e al rispetto di modi diversi di avvicinare il tema della trascendenza.

La profonda riforma delle discipline linguistiche, contro la tirannia della logica aristotelica è poi all’origine di un profondo ripensamento di tutto l’aspetto metodologico, con evidenti ricadute sul pensiero scientifico e morale.
L’interesse per la matematica quale strumento anche per l’indagine fisica, la maggiore attenzione nei confronti del particolare e dell’evento storico sono il risultato del nuovo atteggiamento nei confronti della natura e della storia. Il pensiero moderno è profondamente debitore verso questa nuova visione del mondo.

PROGRAMMA

Mercoledì 1 Dicembre, ore 14.00

Saluto delle Autorità

Nicola Sodano, Sindaco di Mantova

Maurizio Fontanili, Presidente della Provincia di Mantova

Mario De Bellis, Vice-Presidente della Fondazione BAM

Ore 15.00

Presiede: Arturo Calzona, Presidente Fondazione Centro Studi Alberti Michele Ciliberto, Scuola Normale Superiore di Pisa, PROLUSIONE

Michael Allen, University of California at Los Angeles, Eurydice in Hades: Florentine Platonism and Pagan Mystery

Marco Bertozzi, Università di Ferrara, Giovanni Pico, Gemisto Pletone e l’imperatore Giuliano: una strana concordia.

Sebastiano Gentile, Università di Cassino, Considerazioni attorno al Ficino e alla prisca theologia.

Giuseppe Gardoni, Università di Verona, Corte e biblioteca: a Mantova tra Trecento e Quattrocento

Discussione

Giovedì 2 Dicembre, ore 9.30

Presiede: Michele Ciliberto, Scuola Normale Superiore di Pisa

James Hankins, Harvard University, Pensiero politico nei protesti fiorentini del Quattrocento.

Stefano Caroti, Università di Parma, La filosofia nelle università italiane, spinte dinamiche e resistenze (XV-XVI).

Pausa caffè

Stephane Toussaint, Centre d’Études Supérieures de la Renaissance, Tours, Giovanni Pico e la polemica della Modernità.

Franco Bacchelli, Università di Bologna, Lo “Zodiacus vitae” di Marcello Palingenio Stellato e la sua diffusione europea.

Simone Fellina, Università di Parma, Cristoforo Landino e le ragioni della poesia: il dissenso con Marsilio Ficino e Giovanni Pico della Mirandola sull’origine della pia philosophia

Discussione

Giovedì 2 Dicembre, ore 15.00

Presiede: Maurizio Torrini, Università di Napoli

Vittoria Perrone Compagni, Università di Firenze, Machiavelli metafisico.

Elisabetta Scapparone, Università di Bologna, Jean Bodin e la «felicità futura»: salvezza e immortalità nel Colloquium Heptaplomeres.

Pausa caffè

Anna Laura Puliafito Bleuel, Universität Basel, Strategie retoriche? filosofia naturale di Francesco Patrizi.

Germana Ernst, Università di Roma 3, Passioni e virtù nell’Ethica di Discussione

Venerdì 3 Dicembre, ore 9.30

Presiede: Germana Ernst, Università di Roma 3

Maurizio Torrini, Università di Napoli, Il Rinascimento nell’orizzonte della nuova scienza.

Dominique Couzinet, Université Paris 1-Panthéon-Sorbonne, Aspetti dell’eredità di Pietro Ramo nell’opera di Jean Bodin

Maria Muccillo, Università di Roma, Platonismo ed antiplatonismo nel tardo Rinascimento: echi delle dottrine patriziane nelle opere di Paolo Beni e di Giovanni Battista Crispo.

Pausa caffè

Enrico Peruzzi, Università di Verona, Keplero e la natura degli enti matematici.

Marco Sgarbi, Università di Verona, L’influenza della logica di Jacopo Zabarella in Gran Bretagna (1589-1689)

Discussione

Cesare Vasoli, Discorso conclusivo

Fonti:
Fondazione Leon Battista Alberti
Città di Mantova
Allegati:
Programma


Accreditato da CS-Comunicati Stampa

Ciclo d’incontri “Leggere per non dimenticare”: Giordano Bruno, Opere mnemotecniche,Tomo II a cura di Michele Ciliberto (Biblioteca delle Oblate, Firenze, Mercoledì 12 maggio 2010)

Presentazione del secondo volume delle Opere mnemotecniche di Giordano Bruno, ed. diretta da Michele Ciliberto, a cura di Marco Matteoli, Rita Sturlese, Nicoletta Tirinnanzi (Adelphi).
Introducono Simonetta Bassi e Paolo Rossi.

Assessorato alla Cultura
Comune di Firenze
LEGGERE PER NON DIMENTICARE
ciclo d’incontri a cura di Anna Benedetti
Biblioteca delle Oblate
(Comunale Centrale)
Via dell’ Oriuolo 26 – Via S. Egidio 21
Firenze
Mercoledì 12 maggio 2010 ore 17.30
AA.VV.
Giordano Bruno
Opere mnemotecniche – Tomo II
A cura di
MICHELE CILIBERTO

(Adelphi, 2009)
Questo secondo tomo include i testi che possono essere considerati il punto di arrivo di tutta la riflessione mnemotecnica di Giordano Bruno, in uno straordinario uso delle immagini che ripropone in termini nuovi e originali il problema del rapporto fra mente, figura e parola.
A lungo considerate dagli studiosi come oggetto misterioso che non si sapeva in quale modo trattare, le opere mnemotecniche di Bruno si sono rivelate, soprattutto dopo il capitale libro di Frances Yates, L’arte della memoria, come il centro e il motore occulto dell’intera sua opera. Ma non per questo hanno perso il loro aspetto cifrato, che non finisce di stupire. Gli equivoci insorgono subito, già dalla definizione della disciplina. Nata come tecnica utilissima agli oratori per esercitare la memoria, la mnemotecnica è diventata nel corso dei secoli, e soprattutto nel periodo fra Raimondo Lullo e Bruno, che segna il culmine
dell’arte, un nuovo regime delle immagini – intese come fantasmi mentali – e perciò anche una sorta di pratica teurgica, collegata a quella primordiale sapienza egizia che fu lo stendardo di tutto l’ermetismo rinascimentale. Questo secondo tomo include testi che, sotto vari profili, possono essere considerati fra i momenti più elevati dell’intera speculazione di Bruno. In particolare, il Sigillus sigillorum
inizia a porre, attraverso una serrata discussione con i massimi esponenti della tradizione filosofica antica e rinascimentale – a partire da Marsilio Ficino -, le basi dell’ontologia della materia-vita infinita, da cui trarrà origine la cosmologia dell’universo infinito e dei mondi innumerabili, mentre il De imaginum compositione, vero punto d’arrivo di tutta la riflessione mnemotecnica di Bruno, sfocia in uno stupefacente uso delle immagini, che ripropone in termini nuovi e originali il problema del rapporto fra mente, figura e parola.

Michele Ciliberto è Presidente dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento e Professore di Storia della Filosofia Moderna e Contemporanea nella Scuola Normale Superiore di Pisa. Si interessa di filosofia del Rinascimento e del pensiero contemporaneo. Fra i suoi ultimi lavori si possono ricordare:
Figure in chiaroscuro. Filosofia e storiografia nel Novecento, Roma 2001;
Pensare per contrari. Disincanto e utopia nel Rinascimento, Roma 2005; Giordano Bruno. Il teatro della vita, Milano 2007.
Dirige la nuova edizione delle opere latine di Giordano Bruno
e, con Cesare Vasoli, la rivista “Rinascimento”.
È socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

Clicca qui per scaricare il volantino dell’evento in pdf

Fonte: comune.firenze.it

Il giardino delle religioni tra mistero ed esoterismo. Dalla Divinazione alla magia in “Storia d’Italia”.

ROMA – L’Italia è anche un giardino pieno del mistero delle religioni e di quella spiritualità eterogenea che si definisce esoterismo.
Un esempio pratico su tutti: fare una visita alla Cappella di San Severo di Napoli per ammirare le meraviglie estetiche del Principe alchimista. Luogo da sempre di religioni, e dunque eresie, il nostro Paese insomma può vantare una lunga tradizione di letteratura esoterica come appunto ci ricorda oggi il volume appena uscito della Storia d’Italia dal titolo Esoterismo (Einaudi) con una introduzione di Gian Maria Cazzaniga.
Curato da oltre venti accademici italiani, francesi e svizzeri, il libro copre tutto l’arco della lunga storia della nostra penisola, ma sarebbe più corretto dire della storia dell’umanità visto che il sapere sapienziale attinge le sue fonti fin dentro non solo la storia, ma anche il mito. Si parte così dalla Divinazione e magia cerimoniale nelle civiltà mesopotamiche per arrivare all’ultimo capitolo a cura di Giovanni Filoramo dal titolo “Tradizioni esoteriche e nuove forme di religiosità”. E questo passando attraverso i Rosacroce veneti del secondo Seicento, la magia anche come vincolo d’amore di Giordano Bruno, il Dante esoterico e ovviamente la Cabala.
Ma cosa è esattamente l’esoterismo? Lo spiega bene per quanto possibile lo stesso Cazzaniga: «La tradizione costituisce un deposito presunto di conoscenze archetipiche la cui detenzione e trasmissione è patrimonio di una cerchia spirituale di eletti. Queste conoscenze, al di là delle versioni che ne vengono date, risultano avere sempre triplice identità: da una parte la loro antichità che tende a coincidere con gli inizi della storia umana, dall’altra la loro vigenza al di fuori del tempo storico… infine il loro essere patrimonio di una minoranza spirituale, selezionata per merito e sforzo di auto-perfezionamento…».

Fonte: corriere.com

Storia d’Italia. Annali 25. Esoterismo, Einaudi, 2010 (Simonetta Bassi, La magia in Giordano Bruno)

Copertina

Autore/i: AA. VV.
Editore: Einaudi
a cura di Gian Mario Cazzaniga. pp. XXXII-782, 38 ill. a colori e b/n f.t., Torino Prezzo: € 85,00
Anno 2010 – ISBN 9788806190354

Origini e sviluppo delle forme esoteriche e della costruzione del sacro nella cultura italiana dall’antichità ad oggi.

Un nuovo Annale delle Storia d’Italia che, curato dallo stesso autore del volume dedicato alla massoneria, riprende i filoni esoterici/magici/mistici che a partire dalle loro radici antiche si sono carsicamente sviluppati in Italia in età moderna. Dai neopitagorici ai cabalisti, dal rosacrocianesimo alle correnti esoteriche novecentesche, fino alle nuove forme contemporanee.
I saggi sono suddivisi in quattro sezioni: Origini mediterranee e orientali; Forme esoteriche in età moderna; Forme esoteriche nella costruzione dell’identità nazionale; Forme esoteriche in età contemporanea.

Indice:

* Esoterismo e filosofia in Occidente di Gian Mario Cazzaniga.

I. ORIGINI MEDITERRANEE E ORIENTALI.

* Pietro Mander, Divinazione e magia cerimoniale nelle civiltà mesopotamiche;
* Edda Bresciani, Potere della parola e riti di resurrezione nell’Egitto faraonico;
* Antonio Panaino, I Magi in Occidente;
* Bruno Centrone, Confraternite pitagoriche e neopitagoriche; Pinella Travaglia, Origini bizantine e islamiche dell’alchimia occidentale.

II. FORME ESOTERICHE IN ETÀ MODERNA.

* Mino Gabriele, Esoterismo e iconologia;
* Vittoria Perrone Compagni, Ermete nel Medioevo cristiano;
* Cesare Vasoli, Prisca theologia e scienze occulte nell’umanesimo fiorentino;
* Marialuisa Baldi, Spiriti, demoni e arcana. Gratarolo e Cardano;
* Simonetta Bassi, La magia in Giordano Bruno;
* Jean-Pierre Brach, Umanesimo e correnti esoteriche in Italia: l’esempio della «qahbalah cristiana» (XV-XVII secolo);
* Vincenzo Lavenia, L’arca e gli astri. Esoterismo e miscredenza davanti all’Inquisizione (1587-91);
* Federico Barbierato e Adelisa Malena, Rosacroce, libertini e alchimisti nella società veneta del secondo Seicento: i Cavalieri dell’Aurea e Rosa Croce;
* Mario Rosa, Lumi, stregoneria e magia nell’Italia del Settecento; Gerardo Tocchini, Le veglie di Torino. Joseph de Maistre e la religione magica del cristianesimo delle origini.

III. FORME ESOTERICHE NELLA COSTRUZIONE DELL’IDENTITÀ NAZIONALE.

* Barbara Mazza Boccazzi, Esoterismo nei giardini veneti;
* Francesca Fedi, Retaggio nazionale e nuova ritualità civile nel progetto lirico foscoliano;
* Gian Mario Cazzaniga, Dante profeta dell’unità d’Italia;
* Alessandro Guetta, Elia Benamozegh e la qabbalah in Italia;
* Gian Mario Cazzaniga, Garibaldi e la «religione di Dio»;
* Simona Cigliana, Spiritismo e parapsicologia nell’età positivista;
* Gian Mario Cazzaniga, Ermetismo ed egizianesimo a Napoli dai Lumi alla Fratellanza di Miriam.

IV. FORME ESOTERICHE IN ETÀ CONTEMPORANEA.

* Marco Pasi, Teosofia e antroposofia nell’Italia del primo Novecento;
* Marco Rossi, Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista;
* Silvia Mancini, Fra pensiero simbolico, religione civile e metapsichica: la storia delle religioni nel primo Novecento italiano;
* Jean-Pierre Laurant, Correnti cristiane nell’esoterismo italiano contemporaneo;
* Giovanni Filoramo, Tradizioni esoteriche e nuove forme di religiosità.

Bibliografia generale.
Indice dei nomi.

Contributi di Maria Luisa Baldi
Contributi di Federico Barbierato
Contributi di Simonetta Bassi
Contributi di Jean-Pierre Brach
Contributi di Edda Bresciani
Contributi di Gian Mario Cazzaniga
Contributi di Bruno Centrone
Contributi di Simona Cigliana
Contributi di Francesca Fedi
Contributi di Giovanni Filoramo
Contributi di Mino Gabriele
Contributi di Alessandro Guetta
Contributi di Jean-Pierre Laurant
Contributi di Vincenzo Lavenia
Contributi di Adelisa Malena
Contributi di Silvia Mancini
Contributi di Pietro Mander
Contributi di Barbara Mazza Boccazzi
Contributi di Antonio Panaino
Contributi di Marco Pasi
Contributi di Vittoria Perrone Compagni
Contributi di Mario Rosa
Contributi di Marco Rossi
Contributi di Gerardo Tocchini
Contributi di Pinella Travaglia
Contributi di Cesare Vasoli

Fonte: aseq.it