Teatro: Per un Dio possibile. Giordano Bruno tra eresia e furore (17-18 febbraio 2011, Siena ore 21)

Per un Dio possibile

Giordano Bruno tra eresia e furore

Nei giorni dell’anniversario del rogo di Giordano Bruno
spettacolo di Teatro Canzone

“Per un Dio possibile”
Giordano Bruno tra eresia e furore

Canzoni di Massimiliano Larocca
fragmenta, exempla et edificationi di Francesco Chiantese

con
Voce e Chitarre: Massimiliano Larocca
Voce narrante e crotalo sordo: Francesco Chiantese
Tastiere: Gianfilippo Boni

giovedì 17 febbraio
ore 21.00
Presentazione ufficiale dello spettacolo
Libreria Caffetteria SIC! Siena (Via di Pantaneto 107)
Ingresso gratuito

venerdì 18 febbraio
ore 21.30
Teatro dei Risorti di Radicondoli (Siena)
(Consigliata la prenotazione 0577 793147)

La mattina del 17 febbraio dell’anno di grazia 1600, Giordano Bruno, pensatore, fu condotto in Campo dei Fiori a Roma dove venne spogliato dei vestiti, issato sul rogo ed impeditogli di parlare con una mordacchia di legno, venne bruciato vivo.
Il suo processo d’inquisizione, condotto dal poliziano Roberto Bellarmino, poi fatto santo, si concluse dopo sette anni con la sua frase “forse con più timore pronunciate voi contro di me la sentenza, di quanto ne abbia io nel riceverla”.
Trecento anni dopo, nonostante le fortissime resistenze cattoliche, le più disparate dottrine libere ed anticlericali, tutte debitrici di questo uomo, inaugurarono il monumento ancora esistente nella piazza dove venne ucciso.
A conti fatti, più di quattrocento anni dopo, il pensiero di Giordano Bruno che in vita venne dichiarato eretico dalle maggiori dottrine religiose del tempo (cattolicesimo, luteranesimo e calvinismo), è disseminato ovunque.
La profonda negazione dei dogmi imposti, la coerenza del proprio pensiero, lo rendono padre di qualsiasi pensatore, anche oggi, si dichiari libero.

In un momento della storia in cui non siamo più in grado di generare eresie che fecondino e rendano liberi i nostri mondi, appare utile la funzione catartica di questo “ricercare” le tracce di Bruno all’interno dei nostri quotidiani percorsi di ricerca artistica e di senso.
Questo lavoro, infatti, non ha lo scopo di mostrare Bruno nella complessità del suo pensiero e della sua figura, non ha presunzioni didascaliche; ma ha soltanto lo scopo di rimettere in circolo le sue tracce da noi metabolizzate.

Per informazioni sullo spettacolo è possibile scrivere a
spettacoli@francescochiantese.it
oppure telefonare al 3396338565

Fonte:

-Francesco Chiantese
-Massimiliano Larocca

Accreditato da CS-Comunicati Stampa

Nel nome di Giordano Bruno. Libertà, responsabilità, parità (Giovedì, 17 febbraio 2011 – ore 16.45, Campo de’ Fiori – Roma)

Union Mondiale des Libres Penseurs – International Humanist and Ethical Union
Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno” Fondata nel 1906

NEL NOME DI GIORDANO BRUNO
Libertà responsabilità parità

giovedì 17 febbraio 2011 – ore 16.45
Roma – Piazza Campo de’ Fiori

Cerimonia deposizione corone con la partecipazione della Banda Musicale del Corpo di Polizia Municipale; Saluti Istituzionali e dell’avv. Bruno Segre (Presidente onorario Ass.ne Naz.le del Libero Pensiero “Giordano Bruno”)

Interventi
Maria Mantello (Giordano Bruno – libertà responsabilità parità)
Carlo Bernardini (Per la promozione della laicità)
Franco Ferrarotti (Giordano Bruno: elogio dell’eresia)
Partecipazione artistica
Centro Studi Enrico Maria Salerno
Angela Antonini e Paola Traverso
Parole e musica
Holden e Fabiola Perna

presenta: Antonella Cristofaro

Anche quest’anno l’Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno” ricorderà il 17 febbraio 2011 a Campo de’ Fiori a Roma, a partire dalle ore 16.45 il pensiero e l’attualità del grande filosofo di Nola con un convegno sotto il suo monumento.

Sono previsti gli interventi di Franco Ferrarotti (Giordano Bruno – Elogio dell’eresia), Carlo Bernardini (Per la promozione della laicità), Maria Mantello (Giordano Bruno – libertà responsabilità parità).

« Giordano Bruno venne arso vivo a piazza Campo de’ Fiori a Roma il 17 febbraio del 1600 perché eretico, pertinace, impenitente… come recitava la condanna del tribunale della Santa Inquisizione Romana presieduto personalmente dal papa. Ma la fiamma della filosofia di Bruno è pertinacemente viva e potente davanti a noi. Formidabile insegnamento per affermare la dignità di esseri umani moralmente responsabili e che vigilano per l’affermazione di libertà e giustizia. Formidabile monito per uscire dalla sottomissione ed essere orgogliosi nella faticosa conquista della propria autodeterminazione e per costruire una società di liberi e uguali nel supremo valore della laicità, che non a caso la nostra Carta Costituzionale pone a fondamento dello Stato»

Di tutto questo si parlerà a Roma, a Campo de’ Fiori, mercoledì 17 febbraio sotto il monumento di Giordano Bruno, nella commemorazione-convegno

Promossa dalla Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno”;

col patrocinio: dell’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma;

dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici

Centro Internazionale di Studi Bruniani “Giovanni Aquilecchia” (CISB).


Fonte:

-Periodico Libero Pensiero
-Libero Pensiero Giordano Bruno

Accreditato da CS-Comunicati Stampa

La giornata di Giordano Bruno (17-18 febbraio 2011, Circolo dei Lettori, Torino)

17 FEBBRAIO 2011
“Giornata nazionale della libertà di coscienza, di religione e di pensiero”


Nella data del 17 FEBBRAIO si concentrano due importanti ricorrenze per la laicità delle Istituzioni e per la cultura laica:
il 17 febbraio 1600, a Campo dei Fiori, a Roma, dopo un processo farsa, messo in scena dall’Inquisizione, veniva arso vivo, come eretico, il filosofo nolano Giordano Bruno, campione del libero pensiero e della libertà di coscienza;
il 17 febbraio 1848, a Torino, con l’editto delle Lettere Patenti, il Re sabaudo Carlo Alberto, concedeva i diritti civili ai valdesi e, successivamente, anche agli ebrei, evento fondamentale per la libertà religiosa in Italia.
Con questa manifestazione, la Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni intende sottolineare e rilanciare la proposta, avanzata dal mondo evangelico italiano, di istituire, nella data del 17 FEBBRAIO la “Giornata nazionale della libertà di coscienza, di religione e di pensiero”

17 FEBBRAIO 2011
Circolo dei Lettori
Via Bogino 9 – Torino

PROGRAMMA

17 febbraio 2011
Ore 10,00-12,00: Sala Grande

Proiezione del film “GIORDANO BRUNO” (1973) di GIULIANO MONTALDO, con Gian Maria Volonté.
Il fllm comprende le ultime due fasi (dal 1592) dell’animata esistenza del filosofo Giordano Bruno, ex domenicano eretico e ribelle ai dogmatismi: la prima sugli anni di Venezia, caraterizzati da uno stile di vita assai libero; la seconda, sugli anni di Roma, nelle mani dell’Inquisizione pontificia, segnati dalla prigione, dalla tortura e infine dal rogo.
Le due fasi marcano volutamente una netta spaccatura nella narrazione del film, oltre a sottolineare il rapporto di causa-effetto, di presunto reato-reale punizione, di cui si sottolinea con forza l’ingiustizia.
Il film non privo di significato didattico, appare orientato a porre in particolare risalto nella figura stessa del filosofo nolano l’espressione simbolica della libertà di pensiero con cui è tuttora laicamente ricordato.
Ore 16,30-18,00: Sala Artisti

Proiezione dello spettacolo Teatrale “LE FIAMME E LA RAGIONE” (2008) di CORRADO AUGIAS, con Corrado Augias.
Il protagonista e autore dello spettacolo, Corrado Augias, sale sul palco nella veste di se stesso in uno spettacolo alle prese con temi ancora di scottante attualità nonostante i secoli trascorsi: la libertà di pensiero, la laicità dello stato, le ragioni della scienza, il ruolo delle religioni.
Il commento introduttivo di Gustavo Zagrebelsky è un momento di riflessione imprescindibile per atei, agnostici e cattolici sui rispettivi compiti da assolvere in uno stato laico e civile.
Ore 18,30-20,00: Sala Grande

Lettura di testi bruniani, da parte degli attori di ASSEMBLEA TEATRO, commentati dagli studiosi di Giordano Bruno, proff. GIULIO GIORELLO e NUCCIO ORDINE, con il saluto introduttivo di MARTA LEVI, Assessore al Comune di Torino.

Ore 21,00-23,00: Sala Grande

Spettacolo teatrale di ASSEMBLEA TEATRO “ULTIMA NOTTE DI GIORDANO BRUNO” ,

con introduzione di :

TULLIO MONTI, Coordinatore della Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni,

RENZO SICCO, Direttore artistico di Assemblea Teatro.

Al termine dello spettacolo, il commento dei proff. GIULIO GIORELLO e NUCCIO ORDINE.

Venerdì 18 Febbraio 2011

Ore 21,00-23,00: Sala Grande


Spettacolo teatrale di ASSEMBLEA TEATRO “ULTIMA NOTTE DI GIORDANO BRUNO” ,

con introduzione di :

TULLIO MONTI, Coordinatore della Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni,

RENZO SICCO, Direttore artistico di Assemblea Teatro.

“L’ULTIMA NOTTE DI GIORDANO BRUNO”

da un’idea di Renzo Sicco

regia di Renzo Sicco e Lino Spadaro

con Giovanni Boni

musiche di John Foxx e Franco Battiato

Quattrocento anni or sono, nel 1600, Giordano Bruno, filosofo di fama europea, venne arso come eretico.

Per quasi tre secoli la sua memoria appartenne a pochi, fino all’800, quando fu riscoperto dall’Italia risorgimentale e trasformato in un martire del libero pensiero.

Quando si abbottona male il primo bottone della camicia, soleva dire Giordano Bruno, tutti gli altri vanno fuori posto. Lui ne sapeva qualche cosa perché gli andò tutto male, fin dall’inizio. Era versato in disgrazia come Don Chisciotte. La sua vita mescola come poche altre tragicità e grandezza. Peregrino per una quindicina d’anni attraverso l’Europa, si resta stupefatti di come egli, pur navigando in mezzo ai marosi, potesse scrivere tanti libri. Un bel giorno ebbe la malaugurata idea di tornare in Italia finendo così nelle grinfie dell’Inquisizione. Aveva 44 anni. Fu tenuto in carcere per ben otto anni e solo il 17 febbraio del 1600 i suoi carnefici lo bruciarono vivo in Campo dei Fiori a Roma.

Come pensatore anticipò molti aspetti della scienza moderna, specialmente nel campo della cosmologia, e fu travolto del suo amore per il sapere e dall’odio contro ogni dogmatismo. Certe sue trattazioni metafisiche e filosofiche provocano un senso di vertigine, altre destano orrore, perché rivelano le sevizie e le torture cui andavano incontro le vittime dell’Inquisizione.

Il processo di Bruno si chiude con un rogo, un rogo che punisce reati che in linguaggio odierno possiamo definire d’opinione, cioé le espressioni, le idee, i pensieri diversi o contrari a quelli ammessi dall’ortodossia.

Esso ci appare quindi come la quintessenza stessa dell’intolleranza di cui sentiamo sovente rifiorire la forza e la devastante follia. Guerra, pena di morte, violazione della dignità umana, odio religioso, epurazione, genocidio, sono alcune delle parole che l’avanzamento dei processi democratici sembrava voler archiviare ma che la tragedia della storia e della nostra quotidianità riportano troppo spesso a galla.

Fonte:

-Torino Laica
-Circolo dei Lettori

Accreditato da CS-Comunicati Stampa

Secondo Convegno letterario italo-cinese. “Letteratura e viaggio”. Premio migliore traduzione 2009, tra i candidati il libro di Nuccio Ordine (La soglia dell’ombra. Letteratura, filosofia e pittura in Giordano Bruno) e di Umberto Eco (Il nome della rosa e La bustina di Minerva), (Pechino e Tianjin, 11-16 Ottobre 2010)

Istituto Italiano di Cultura di Pechino

Secondo Convegno letterario italo-cinese.

(Pechino e Tianjin, 11-16 Ottobre 2010)

Letteratura e viaggio.

Premio migliore traduzione 2009

Tra i candidati :

il libro di Nuccio Ordine La soglia dell’ombra. Letteratura, filosofia e pittura in Giordano Bruno

e di Umberto Eco con Il nome della rosa e La bustina di Minerva


In occasione del Secondo Convegno letterario italo-cinese, che si svolgerà a Pechino e Tianjin dall’ 11 al 16 ottobre sul tema “viaggio e letteratura” con la partecipazione di quattordici scrittori italiani e cinesi, l’Istituto Italiano di Cultura assegnerà un premio per la migliore traduzione dall’italiano al cinese pubblicata nel 2009.

Quattordici fra i maggiori scrittori italiani e cinesi si incontreranno per una settimana e confronteranno le loro esperienze, su iniziativa dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino e con la collaborazione di Alessandro Vaccari.

Tema del Convegno di quest’anno letteratura e viaggio, inteso nel senso più ampio, nello spazio, ma anche nel tempo, nella storia, nella guerra, in se stessi.

Il Convegno “Letteratura e viaggio”, prevede interventi in una serie di tavole rotonde e conferenze (in italiano con traduzione in cinese) nel Teatro dell’Istituto e in diverse università.

Durante il Convegno, aperto al pubblico, sarà proiettato il film “Giallo a Milano”, presente l’autore Sergio Basso.

L’Istituto di Cultura di Pechino, che provvede alla traduzione di brani dei libri italiani e cinesi e delle biografie degli scrittori, dedica al Convegno il numero di ottobre della rivista bilingue Ciao.

L’Istituto, chiederà a tutti i partecipanti di scrivere un breve racconto con ambientazione o relativo alla Cina, da pubblicarsi bilingue nel 2011.

Il giorno dell’inaugurazione, 11 ottobre, He Jiahong (giurista/scrittore che ha partecipato lo scorso anno) e Alessandro Vaccari presenteranno il volume a cura dell’Istituto “Accadde a Pechino”, raccolta bilingue di racconti inediti degli scrittori che hanno preso parte al Primo convegno del 2009 dedicato a Noir e Mistero.

Nella serata conclusiva sarà assegnato il Premio Qiao (che in cinese significa “Ponte”) per la migliore traduzione in cinese di un’opera italiana del 2009/10, scelta con un sondaggio tra gli iscritti alla Newsletter dell’Istituto.

Dopo il Convegno, alcuni degli scrittori terranno conferenze a Xian, Shanghai, Nanchino, Chongqing e Canton.

Partecipano:

Eraldo Affinati, Camilla Baresani, Hong Ying, Li Er, Renato Martinoni, Ning Ken, Jarmila Ockayova, Lorenzo Pavolini, Sandra Petrignani, Giovanni Porzio, Gian Antonio Stella, Tang Shizeng, Tie Ning, Xu Xiaobin.

Sponsor

Confederazione Svizzera

Partner

Bookworm

Media partner

CHINAFILES.COM

China Radio International – CRI online


Nel sito si invitano tutti coloro che abbiano letto in cinese le opere qui di seguito elencate ad esprimere il proprio voto con una mail inviata a eventi.iicpechino@esteri.it

Titolo 書名 Autore作者 Traduttore譯者 Casa editrice出版社 Anno di pubblicazione
Mostri e creature fantastiche – gli atlanti di Voyager ai confini della conoscenza
怪物 – 顫慄的狂歡
Irene Bellini 李玉成 電子工業出版社 2009
Geno e il sigillo nero di Madame Crikken
傑諾傳奇之克裏肯夫人的黑色封印
Roberta Rizzo (Moony Witcher) 李婧敬 中國少年兒童出版社 2009
Geno e la runa bianca del Girifalco d’oro
傑諾傳奇之金鷹的白色魔法石
Roberta Rizzo (Moony Witcher) 宋春元 中國少年兒童出版社 2009
La bustina di Minerva
密涅瓦火柴盒
Umberto Eco 李婧敬 譯文出版社 2009
Il deserto dei tartari
韃靼人沙漠
Dino Buzzati 劉儒庭 重慶出版社 2009
La soglia dell’ombra
Letteratura, filosofia e pittura in Giordano Bruno

影子的門檻:布魯諾筆下的文學、哲學和繪畫
Nuccio Ordine 劉儒庭 東方出版社 2009
Un amore
米蘭之戀
Dino Buzzati 劉儒庭 重慶出版社 2010
Il nome della rosa
玫瑰的名字
Umberto Eco 沈萼梅 上海譯文出版社 2010
I sette peccati di Hollywood
好萊塢的七宗罪
Orianna Fallaci 劉儒庭 上海三聯書店 2010

Programma:

Lunedi 11 ottobre
ore 11.00
Teatro dell’Istituto Italiano di Cultura
Inaugurazione del Convegno e presentazione degli scrittori partecipanti
ore 12.30
Teatro dell’Istituto Italiano di Cultura
Presentazione di Accadde a Pechino (Atti del Primo Convegno letterario italo-cinese, 2009). Presentano He Jiahong e Alessandro Vaccari.
ore 14 -16
Università delle Comunicazioni di Pechino
Conferenza/incontro con gli studenti cinesi di Camilla Baresani, Eraldo Affinati e Sandra Petrignani
ore 17.00
Teatro dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino
Tavola Rotonda: “La letteratura è altrove. La transculturazione e le identità linguistiche oltre i confini geografici. Il rapporto tra letteratura e territorio, uno sguardo oltre la lingua alla ricerca della cultura di un paese.” Con Renato Martinoni, Jarmila Ockayova, Ning Ken. Media Alessandro Vaccari.

Martedi 12 ottobre
ore14-16
Università di Lingue e Cultura di Pechino
Conferenza/incontro con gli studenti cinesi di Gian Antonio Stella e Camilla Baresani
ore14-16
Università di Economia e Commercio Internazionale (UIBE)
Conferenza/incontro con gli studenti cinesi di Renato Martinoni, Eraldo Affinati e Sandra Petrignani
ore14-16
Università di Studi Internazionali di Pechino
Conferenza/incontro con gli studenti cinesi di Giovanni Porzio e Jarmila Ockayova ore 17.00
Teatro dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino
– Tavola Rotonda: “Il “diario di viaggio” tra giornalismo ed esperienza. Dal mestiere di reporter alla testimonianza dei protagonisti delle grandi migrazioni, il giornalismo che diventa letteratura.” Con Giovanni Porzio e Gian Antonio Stella, Tang Shizeng. Media Alessandro Vaccari.

Mercoledi 13 ottobre
ore 9.30 – 11.30:
Università di Lingue Straniere di Pechino
Conferenza/incontro con gli studenti cinesi di Renato Martinoni, Camilla Baresani e Lorenzo Pavolini
ore 17.00
Teatro dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino
Tavola Rotonda: “Strade tra Oriente e Occidente. In viaggio nell’esotico. L’esotismo da Occidente e da Oriente” Con Sandra Petrignani, Hong Ying e Ning Ken. Media Alessandro Vaccari.
ore 19.30
The Bookworm (Indirizzo: Building 4, Na Sanlitun Lu, Chaoyang District)
Circolo letterario – Incontro di Gian Antonio Stella e Giovanni Porzio. Media Tania Branigan (The Guardian)
Giovedi 14 ottobre
ore 14-16
Quartiere Italiano di Tianjin – Centro Culturale (Indirizzo: 27 Guangfudao, Tianjin)
Incontro di tutti gli scrittori con gli studenti delle principali università di Tianjin
Venerdi 15 ottobre
ore 17.30 – 19.30:
Peking University
Conferenza/incontro con gli studenti cinesi di Giovanni Porzio, Jarmila Ockayova e Lorenzo Pavolini
ore 17.00
Teatro dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino
Tavola Rotonda: “Il viaggio interiore. La letteratura come conoscenza di sé e dell’altro.” Con Camilla Baresani e Xu Xiaobin. Media Alessandro Vaccari.
ore 19.30
Teatro dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino
Proiezione del film Giallo a Milano {Made in Chinatown} e incontro con il regista Sergio Basso
Sabato 16 ottobre
ore 10.00
Teatro dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino

Incontro tra scrittori italiani e traduttori cinesi. Con Sandra Petrignani, Lorenzo Pavolini, Jarmila Ockayova, Renato Martinoni, Eraldo Affinati
ore 17.00
Teatro dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino
Tavola Rotonda: “La scrittura e la storia. La letteratura interprete del passato.” Con Eraldo Affinati, Lorenzo Pavolini e Li Er. Media Alessandro Vaccari.
ore 19.00
Teatro dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino
Premiazione della miglior traduzione dall’italiano al cinese dell’anno 2009 (Premio Qiao)
Conclusione dei lavori.

Allegati:
Scarica in formato pdf la Rivista Ciao (Ottobre 2010)
Fonti:
CRIonline
Istituto Italiano di Cultura di Pechino


Accreditato da CS-Comunicati Stampa

Lettera aperta al Sindaco di Nola da parte del Presidente di Meridies (Angelo Amato de Serpis) sui beni culturali nolani, la risposta del Sindaco (Geremia Biancardi) e la nota del Presidente dimissionario della Fondazione Giordano Bruno (Michele Mezza).

Mercoledì 14 con un’ accorata lettera aperta, Angelo Amato de Serpis (Presidente di Meridies) si rivolgeva al Sindaco di Nola sui beni culturali nolani. Il 16 c’è stata la risposta del Sindaco Biancardi e poi la nota del presidente dimissionario della fondazione Giordano Bruno, Michele Mezza. Le pubblichiamo integralmente perchè riteniamo importanti i temi trattati ed in particolare quelli che più ci riguardano da vicino:

Il Certame Internazionale Bruniano.

La Fondazione Internazionale Giordano Bruno (e Biennale Bruniana)

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Lettera aperta al sindaco di Nola da parte del Presidente di Meridies Angelo Amato de Serpis sui beni culturali nolani.


Preg.mo Sign. Sindaco del Comune di Nola
Avv. Geremia Biancardi.

Oggetto: Lettera aperta.

Carissimo Signor Sindaco,

Le scrivo queste poche righe sia in qualità di responsabile dell’Associazione Meridies, ma anche di semplice cittadino di Nola, per sottolineare la situazione di grave stasi nella quale la nostra città si è andata ad impantanare con la perdita continua e quotidiana di opportunità di sviluppo, anche e soprattutto nell’ambito del nostro patrimonio culturale e monumentale. Nonostante la buona volontà dimostrata e l’impegno profuso da Lei e dall’Assessore ai Beni Culturali Maria Grazia De Lucia, le molte parole e le buone intenzioni, fino a oggi, non hanno lasciato posto a fatti reali, anche per colpa di evidenti condizionamenti politici che hanno deviato le scelte e l’attenzione dell’ente pubblico a Lei diretto, senza tener conto delle priorità e della reale importanza delle cose, oppure per vere e proprie barriere interne che La invito a denunciare alla cittadinanza e a mettere da parte. La gravità della situazione è espressa dal disinteresse, in particolare della città tutta, per due vere emergenze superiori quali la chiusura (ormai da più di un anno) del Villaggio Preistorico di Nola e la non realizzazione, dopo dieci anni, della manifestazione più rilevante sotto il profilo culturale e turistico del territorio, quale il Certame Internazionale Bruniano (e la Biennale Bruniana), nemmeno avvicinabile all’interesse invece dimostrato da tutti, ad esempio, per le ordinanze delle cene del venerdì della festa. Questa città è indubbiamente “malata” se le cose realmente gravi e importanti (come la perdita di un patrimonio archeologico unico al mondo) diventano frivole, mentre le cose ridicole (le “tavuliate” del venerdì della festa) diventano vitali. Nonostante il suo personale sincero impegno, l’ente comunale sta ancora dimostrando come le cose non si “dovrebbero fare”. Si continua a sperperare soldi pubblici per iniziative spesso inutili, senza prospettive, mettendo da parte o rinviando quelle che urgono per far decollare realmente Nola. Alcune di queste iniziative continuano a languire, sempre messe da parte o scavalcate da altre meno urgenti e, mi sia consentito, spesso assolutamente inutili, ma magari sostenute politicamente, e sono oggi sul punto di essere definitivamente cestinate. Sto parlando, solo per citarne solo alcune, di “Ri…Apriti Sesamo”, l’importante iniziativa turistica ferma dal 2008, che consentirebbe l’apertura al pubblico tutti i venerdì, sabato e domenica dei più importanti monumenti di Nola (oggi è aperto, se non su prenotazione, solo il Museo Archeologico) e dei paesi del circondario, che stanno solo aspettando Nola per partire; oppure del Certame Internazionale Bruniano che, se non verrà messo in condizione di prendere il via entro pochi giorni, vedrà saltare anche l’edizione 2011 e, probabilmente, l’intera manifestazione per sempre; oppure, ancora, della Nolan Tourist Card, una carta turistica gratuita sia per i turisti, sia per gli esercizi commerciali, sia per i cittadini, che sta trovando solo ostacoli e disinteresse da parte dell’ente comunale e dalle associazioni di categoria; o infine le iniziative d’incontri con autori e personaggi importanti che hanno portato Nola, in positivo, sulle pagine dei giornali a livello nazionale come città della cultura, realizzati dal 2002 dalla Libreria Guida di Nola (a rischio di chiusura) e dalla sola buona volontà della responsabile Rosa Barone, lasciata però poi a rincorrere la burocrazia e le spese anticipate e mai ricevute.

In merito al Villaggio Preistorico di Nola, nonostante gli sforzi della Soprintendenza Speciale ai Beni Archeologici di Napoli e Pompei e del suo funzionario dott. Giuseppe Vecchio, la situazione è estremamente grave e si sta facendo una bruttissima figura internazionale (al pari di quello che è avvenuto per il certame bruniano), perché si sta perdendo (e in parte si è già perso) un sito unico al mondo che forse dovrà essere di nuovo riseppellito. La gravità della situazione comporta un intervento superiore e di grande impegno finanziario e operativo, per questo motivo l’ho già invitata, e la invito ancora una volta, a richiedere un incontro urgente ufficiale con il Ministro per i Beni Culturali On. Sandro Bondi, per sollecitare un’azione straordinaria globale e risolutiva della situazione, per poter consentire la salvaguardia, sia di quello che è già venuto alla luce, sia per poter allargare lo scavo e realizzare realmente quel grande parco archeologico della preistoria che la scoperta di Nola merita, così come è già stato fatto in altre parti d’Italia prendendo, come spunto, proprio Nola (vedi l’Archeodromo di Cetona).

Infine se mi è consentita un’ultima nota, forse più personale. Meridies è dal 1997 un punto di riferimento a Nola e dintorni sul profilo culturale per turisti, studiosi, operatori dei beni culturali, ma anche, e soprattutto, per numerosi giovani che sono nell’associazione o ne hanno fatto parte, ma che poi sono dovuti andare via, perché questa terra non lascia molto spazio a chi si laurea in materie culturali. E’ anche da sempre un’associazione assolutamente e orgogliosamente fuori da logiche politiche, partitiche o consociative di ogni genere, visto che è aperta a tutti coloro che ne vogliano far parte liberamente e, allo stesso tempo, non ha mai avuto aiuti e sostegni da nessun ente di qualunque colore politico. Oggi è in difficoltà, perché tutti gli sforzi che negli anni (e sempre a proprie spese) i ragazzi di Meridies hanno coraggiosamente portato avanti, sono stati mortificati dall’indifferenza di una politica e di una città che, forse (e questo lo dico con grande amarezza), non hanno dimostrato di meritare. Personalmente ritengo che sia per me giunto, a breve, il momento di lasciare la guida di Meridies e lo farò con la consapevolezza di aver provato, insieme ai tanti meravigliosi ragazzi di Meridies, un po’ a cambiare le cose in questa città e forse di aver lasciato qualcosa di significativo, con la speranza che, chi verrà dopo di me, possa avere più fortuna e una maggiore attenzione da parte degli enti, in particolare quello locale.

Dei Gigli? Visto che è l’unico argomento di Nola, preferisco non parlarne proprio, ma magari permettetemi una provocazione, premesso che appoggio i Vs tentativi di regolamentarla (o magari di far almeno rispettare le leggi che vigono nel resto dell’Italia), suggerirei di separare la festa della domenica mattina dal resto, facendola svolgere magari il sabato e lasciando la domenica per la sfilata, partendo dalla mattina: ce la faranno a rientrare in piazza i gigli prima delle 24.00? mi sa che si troverebbe la scusa per fare mattina anche in questo caso.

Rinnovandole tutta la collaborazione possibile, come è avvenuto fino ad oggi, Le invio cordiali saluti.

MERIDIES

Il Presidente

Angelo Amato de Serpis

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Risposta del Sindaco Biancardi al presidente di Meries Angelo Amato De Serpis

Oggetto: Risposta Sindaco Biancardi al Presidente di Meridies Angelo Amato De Serpis

“Sin dal primo giorno di campagna elettorale abbiamo puntato sulla promozione e valorizzazione della cultura mettendo in campo una serie di iniziative di altissimo spessore, con un impegno notevole e talvolta anche gravoso, con il solo obiettivo di recuperare l’orgoglio e la dignità perduti. Pertanto considero certe dichiarazioni puramente pretestuose, strumentali e dannose per la Città”. Ha esordito così il Sindaco Geremia Biancardi, alle “accuse” rivoltegli dal Presidente dell’Associazione Meridies, Angelo Amato De Serpis che, con una nota protocollata ed indirizzata in queste ore al primo cittadino, lamenta lo scarso interesse dell’Amministrazione Comunale nei confronti dello sviluppo del territorio “con la perdita continua e quotidiana di opportunità di sviluppo, anche e soprattutto nell’ambito del nostro patrimonio culturale e monumentale”. “Una nota che mi sorprende e mi lascia basito – ha continuato Biancardi – soprattutto in un momento come questo in cui la Città di Nola, con immani sforzi, sta puntando, con ampi ed evidenti risultati, al recupero dello straordinario patrimonio artistico, architettonico, archeologico e culturale ivi presente, riappropriandosi dei suoi “gioielli” come la Chiesa dei SS. Apostoli, riaperta al pubblico dopo anni di totale abbandono, trasformatasi in vero e proprio “salotto culturale” cittadino, così come la Chiesa di Santa Chiara, concessa in comodato uso gratuito, per la quale siamo in attesa dei fondi necessari per il restauro dell’edificio, che una volta restituito al suo antico splendore, diventerà un eccezionale polo culturale. Se poi vogliamo soffermarci sull’inserimento del nostro Anfiteatro nel circuito “Teatri di pietra” che consentirà di utilizzare uno dei siti più suggestivi dell’intera area nolana per rappresentazioni teatrali e musicali, il discorso si fa ancora più ampio. Voglio ricordare inoltre che a breve, anche la Città di Nola avrà il suo Conservatorio che consentirà a molti giovani dell’area nolana, uniti da un grande amore per la musica, la possibilità di poter coltivare la propria passione in loco, evitando così tutte le difficoltà derivanti dagli spostamenti attualmente necessari per raggiungere le sedi più vicine, Napoli ed Avellino. Leggere quindi da una nota, sottoscritta dal Presidente di un’Associazione tra l’altro attiva sul territorio, che da sempre vive con grande interesse e partecipazione la vita quotidiana cittadina, che la nostra è una Città che vive solo ed esclusivamente di Gigli, mi pare a dir poco assurdo e mortificante per chi scrive. Se l’edizione 2010 del Certame Bruniano non ha visto luce, è stato solo ed esclusivamente per motivi organizzativi e di budget, come ampiamente spiegato nelle sedi opportune, frutto di una situazione non voluta né cercata ma semplicemente ereditata, sulla quale si è immediatamente intervenuti subito dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2010, assicurandone i fondi e così anche il futuro, a cominciare dal prossimo anno, la cui organizzazione è già partita con la nomina del Professor Aniello Montano a Presidente del Comitato tecnico-scientifico, che avrà il compito di scegliere la traccia sulla quale si confronteranno, spero, tanti giovani amanti del nostro cittadino più illustre. Chiedere poi, a gran voce, un incontro immediato con il Ministro Bondi per risolvere il drammatico problema che minaccia il Villaggio Preistorico, mi sembra del tutto pretestuoso, strumentale e provocatorio, soprattutto se si considera l’interesse mostrato da questa Amministrazione nel cercare di risolvere la criticità. Infine, fermo restando che comprendo il momento di disagio maturato da Meridies dopo anni di grande impegno per la crescita del nostro territorio, non posso però condividerne le motivazioni inserite nella nota allor quando tanto si è fatto, si sta facendo, e si farà, per il futuro della Città. E lo stessa “Apriti Sesamo”, iniziativa di spicco e degna di lode promossa dalla stessa Meridies, per il cui ripristino sono stato il primo, sia come sindaco che come cittadino, a scendere in campo chiedendone la riapertura – ha concluso Biancardi – , sarà l’ennesima ciliegina sulla torta che coronerà un anno di sogni finalmente realizzati”.

Comune di Nola

Il Sindaco

Geremia Biancardi

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Nota del Presidente della Fondazione Giordano Bruno Michele Mezza in merito alla lettera aperta del presidente di Meridies al Sindaco di Nola.

Ci stupiamo dello stupore del Sindaco Biancardi per le argomentate denunce del Presidente dell’associazione Meridies Angelo de Serpis, membro del consiglio di amministrazione della nostra Fondazione. Dal suo insediamento l’attuale amministrazione del comune di Nola non e’ stata in grado di dare un contesto minimo alle strategie culturali che si erano affermate nella città. Non entro nel merito delle singole scelte,non mi compete ne ho titolo per farlo, semmai spetta alla
politica nolana esprimere un giudizio su quanto fatto fino ad ora, ma come presidente dimissionario dal luglio 2009 della Fondazione Giordano Bruno devo constatare che nei 24 mesi di gerenza dell’attuale sindaco pro tempore di Nola. Non siamo come amministratori della nostra fondazione nemmeno riusciti a dimetterci per l’inerzia totale delle istituzioni che formalmente ci avevano
promosso: Regione, Provincia, Comune di Nola. In particolare il comune di Nola che e’ il naturale referente di ogni iniziativa promossa nel nome di Giordano Bruno non ha ancora perfezionato la sua adesione alla nostra fondazione, benché abbia più volte sollecitato un rinnovo del suo consiglio di amministrazione. Sollecitazione inutile, perché avevamo già rimesso il nostro mandato doverosamente, all’indomani delle elezioni comunali. Ma l’ansia di rinnovare il vertice della fondazione avrebbe dovuto essere la conseguenza di una valutazione dell’opera della fondazione e la proposta di un nuovo contesto in cui muoversi, e non invece come e’ stato il silenzio assoluto rotto solo da generiche assicurazioni rimaste inevase. Il risultato e’ stato che, dopo un debutto da tutti giudicato più che positivamente della nostra fondazione, con l’anteprima della biennale, tenutasi nell’aprile del 2009, con la presenza a Nola di decine di prestigiosi ospiti giunti da tutto il mondo, oltre più di trecento studenti dei più accreditati licei italiani, quest’ anno che si doveva concretizzare il progetto rendendo Nola terminale naturale del dibattito bruniano, nulla è stato fatto, e sopratutto nulla si è annunciato per il futuro, come hanno denunciato in una lettera pubblica i più impegnati studiosi bruniani, a livello mondiale nel maggio scorso. La stessa lettera e’ stata inviata al sindaco, oltre che al presidente della regione e della provincia, senza aver ricevuto risposta di sorta. Come definire se non colpevole indifferenza tutto questo? Cosa pensano le scuole nolane che un anno fa erano state protagoniste di un evento che riapriva orizzonti concreti a giovani ed insegnati? Eppure ci si stupisce se qualcuno rileva l’insopportabilità dell’inerzia? Noi confermiamo la nostra disponibilità a lasciare il campo a nuovi amministratori. Più di questo possiamo solo rendere testimonianza del nostro caso.

Michele Mezza

Presidente dimissionario Fondazione Giordano Bruno

Intervista a Gerardo Marotta: «Noi non chiuderemo mai e a settembre pronta la ristampa dell’unico manoscritto di Giordano Bruno»

«Una ferita mortale per la rivoluzione napoletana»
INTERVISTA. A colloquio con Gerardo Marotta, mecenate dell’Istituto italiano studi filosofici di Napoli che dal 1975 promuove la cultura meridionale nel mondo. L’ente è nella lista dei tagli predisposta dal ministro Tremonti.

«Noi non chiuderemo mai. Saremo sempre lì». C’è una passione trascinante nelle parole flebili di Gerardo Marotta, 83 anni, avvocato e filosofo napoletano, ma soprattutto mecenate e presidente dell’Istituto italiano di studi filosofici. Da Napoli Marotta sta provando in questi giorni a lanciare il grido di allarme per tentare di salvare la sua creatura. La scure della manovra di Tremonti si abbatterà infatti anche su Palazzo Serra di Cassano. Una lunga e prestigiosa catena storia di promozione e diffusione della filosofia, che dal 1992-93 ha trovato il riconoscimento dei finanziamenti pubblici.

E ora cosa succederà con i fondi? Saranno ridotti del 50 per cento. Ma prima bisognerà vedere se l’Istituto, i cui finanziamenti sono scaduti il 31 dicembre 2009, li vedrà rinnovati. Solo la famiglia Marotta ha finanziato l’Istituto, che ha poi ricevuto riconoscimenti internazionali, di Onu e Unesco. «Siamo stati finanziati dal 1993, quando dopo 16 anni che ci siamo svenati io e mia madre, che abbiamo fondato l’Istituto all’Accademia dei Lincei nel 1975, finalmente arrivò il riconoscimento del presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi, per finanziare biblioteca e scuole di formazione nel Mezzogiorno».

Che cosa ha fatto l’Istituto in questi anni? «Duecento scuole create nel Mezzogiorno, molte scuole presso i Comuni, e molte presso i licei; scuole di filosofia, scuole scienze. In tutte le province meridionali i ragazzi erano appesi ai soffitti, per vedere i professori e i premi Nobel, venuti da tutta Europa. Abbiamo portato tutto il meglio della cultura europea, dalla Spagna, dalla Germania, e i ragazzi sono rimasti sbalorditi, perché per la prima volta sono scesi questi professori nelle profondità delle Calabrie, delle Puglie, in posti magnifici, dove c’è stata la rivoluzione napoletana. è stato incredibile vedere l’entusiasmo e il furore di questi ragazzi. Abbiamo regalato centinaia di volumi, fatto convegni, e seminari (1000 l’anno). Una cosa favolosa che nessuna scuola in Europa ha fatto».

Quando avete percepito l’ultimo finanziamento? «Dobbiamo ancora avere i fondi del 2004-2006, del ministero dell’Università e della Ricerca, e della Regione, che fecero a suo tempo un accordo per finanziare l’Istituto. Ne abbiamo avuto solo una parte, per il resto aspettiamo che il ministero del Tesoro saldi il finanziamento del 2007, 2008, 2009, di cui ci ha dato solo degli anticipi. è una lotta estenuante. Ho dovuto vendere tutte le mie proprietà».

Con il taglio dei finanziamenti quindi cosa accadrà alle vostre attività? «Sono tutte in pericolo. Il centro di Vienna è in pericolo. Collaboriamo con l’Accademia di Vienna, con il Collegio di Francia di Parigi, con l’Hairburgh Institute. Paghiamo borse di studio, soggiorno e alberghi, per una decina di studenti l’anno, e in Germania abbiamo un centro a nostre spese per stampare tutti i classici del medioevo latino, presi dai testi e portati su internet.

E a settembre distribuiremo a tutti i paesi del mondo una ristampa dell’unico manoscritto di Giordano Bruno, che abbiamo tradotto in tutte le lingue, grazie ad un contratto con la biblioteca nazionale di Mosca»*.

Giulio Finotti

Fonte: terranews

*L’Avv. Marotta si riferisce alla ristampa anastatica del codice Norov (conservato nella Biblioteca Statale Lenin) che contiene l’unica testimonianza al mondo di manoscritti autografi di Giordano Bruno e manoscritti di testi dettati dal nolano al suo discepolo Hieronymus Besler. La Biblioteca Lenin oltre al codice possiede anche 26 stampe di cui 23 raccolte da Avraam Sergheevich Norov. (admin giordano bruno blog)

Hieronymus Besler

—>>>Cliccando qui potrete vedere il codice Norov e la videoconferenza con il Direttore generale della Biblioteca Nazionale di Russia durante la Prima Biennale Bruniana. (Nel caso di problemi con la visione potete installare il “Windows Media Player Firefox Plugin” o quello adatto al vostro browser web)

Codice Norov                Cofanetto eseguito appositamente su ordine di Norov.

Fonte: fondazionegiordanobruno.org

Nola incontra Ipazia e Tansillo

NOLA – Doppio appuntamento con la letteratura a Nola. Oggi, giovedì 6 maggio, alle 17, 30, nell’aula consiliare del Comune di Nola si terrà il convegno dal tema “Ipazia di Alessandria ??” Matematica e Filosofa”. All’incontro parteciperanno il sindaco di Nola, Geremia Biancardi, l’assessore ai Beni Culturali, Maria Grazia De Lucia, Aniello Montano, docente dell’Università degli Studi di Salerno e Salvatore Rionero, Accademico dei Lincei. A coordinare i lavori, Eugenia Daniele. Venerdì, 7 maggio, alle 18,30, presso la Chiesa dei SS Apostoli in via San Felice a Nola, secondo appuntamento in ricordo del poeta nolano rinascimentale Luigi Tansillo nel quinto centenario della sua nascita. Dopo l’incontro dello scorso 16 aprile, nuova conferenza tenuta daTobia Toscano, docente universitario, dal tema “Nola e gli amici di Nola nella poesia di Luigi Tansillo”.
di Redazione cultura 06/05/2010
Anno III Numero 125
Fonte:ilnolano.it

Il “Circolo Giordano Bruno” di Chieti


Organizzato dall’Associazione Liberarte, nel quadro della “Settimana della Cultura”, nella serata di giovedì 22 aprile, presso l’Auditorium Cianfarani, si è svolto un convegno sul tema della libertà, per la commemorazione dei 410 anni della morte del filosofo di Nola Filippo Giordano Bruno. E’ stato proiettato il film a lui dedicato, diretto da Giuliano Montaldo e interpretato da un intenso, bravissimo, Gian Maria Volonté. Prima e dopo il film, di Giordano Bruno hanno parlato Roberto Anzellotti, presidente dell’UAAR ( unione degli atenei agnostici abruzzesi) di Pescara , il prof. Filippo Paziente, del quale pubblichiamo l’intero intervento perchè a Cheti nel 1887, è stato fondato un circolo intitolato al frate nolano mandato al rogo dalla Santa Inquisizione il 17 febbraio 1600 a Campo de’ Fiori, Roma. L’intervento del prof. Paziente si è svolto seguendo il percorso del quando e perchè è nato il circolo. La sua attività e la incidenza sullo sviluppo del movimento operaio, anarchico, democratico e socialista.

Il Circolo Giordano Bruno fu fondato nei primi giorni di settembre del 1887 da un manipolo di studenti e operai “liberi pensatori”, mentre a Roma si stava progettando l’erezione del monumento a Campo de’Fiori. Fece il suo esordio in città partecipando alla celebrazione del XX Settembre ( giorno dell’entrata a Roma delle truppe italiane, il 20 settembre 1870, attraverso la breccia di Porta Pia), cerimonia organizzata dalla “Società dei reduci delle patrie battaglie”, comprendente anche ex garibaldini. Questa società il 2 giugno aveva commemorato Giuseppe Garibaldi nel quinto anniversario della morte, insieme con la fiorente società Operaia di Mutuo Soccorso; una delegazione congiunta si era recata a Caprera per deporre una corona sulla sua tomba. La Società Operaia, fondata nel lontano 24 novembre 1861, nell’agosto del 1864 aveva acclamato Garibaldi “Presidente onorario perpetuo” e nella sala delle adunanze conservava devotamente alcune sue lettere autografe.

Il fervore patriottico dei Reduci e degli operai e i forti accenti anticlericali dei loro discorsi non erano tollerati dalla Chiesa teatina, guidata dall’arcivescovo sanfedista ( cioè reazionario e antiliberale) Luigi Ruffo Scilla. A partire soprattutto dal 2 giugno 1882, ad ogni ricorrenza della morte di Garibaldi, del XX settembre e del 17 febbraio (anniversario del rogo di Giordano Bruno – fu arso vivo il 17 febbraio 1600-), la città viveva momenti di accese polemiche. Il 2 giugno 1882 la città aveva dedicato a Garibaldi solenni onoranze funebri, con discorsi di alcuni superstiti camice rosse, riunione straordinaria del Consiglio Provinciale, che aveva espresso la volontà di erigergli un monumento. Provvisoriamente, il 16 giugno, in Piazza Vittorio Emanuele II, dirimpetto al municipio, al “Divo Garibaldi”era stato eretto un mezzo busto colossale di cartapesta, “a cui faceva da piedistallo il cannone rovesciato”. I garibaldini, riuniti nei locali della Società Operaia, avevano fondato la “Società dei reduci e delle Patrie Battaglie”. Il 7 giugno 1884 l’arcivescovo Ruffo Scilla, in risposta ai discorsi anticlericali pronunciati dai patrioti accanto al busto di Garibaldi, provocatoriamente spostato vicino alla cattedrale di San Giustino, aveva fatto affiggere alle porte di tutte le chiese della città un “Invito sacro”, in cui si condannava il “grandissimo insulto inflitto alla fede e alla persona adorabile di Gesù Cristo, facendosi l’elogio di uno dei più fieri nemici del Redentore”.

(Per inciso il busto non fu mai trasformato in monumento, nonostante la delibera del Consiglio Provinciale, approvata il 14 luglio 1883, che stanziava la somma di lire 6.000).

Dopo la costituzione, i soci del Circolo Giordano Bruno, in collaborazione con la “Società dei reduci”, con la Società Operaia e con gli studenti del Liceo, celebrano ogni anno, con comizi e pubbliche conferenze, in polemica sempre vivace “coi nemici della Patria e del libero pensiero”, gli anniversari della Breccia di Porta Pia, della morte di Garibaldi, del rogo di Bruno. Il 9 giugno 1889 i Reduci e i soci del Circolo sono presenti a Campo dei Fiori, con proprie delegazioni, all’inaugurazione del monumento del frate nolano. Il 9 giugno dell’anno seguente, anniversario dell’inaugurazione del monumento, il Prefetto vieta l’affissione di un manifesto del Circolo perchè contiene espressioni forti contro il Papa. Per protesta, il Circolo affigge un altro manifesto, silenzioso:

IX GIUGNO

GIORDANO BRUNO

Il Circolo Giordano Bruno

Segue una commemorazione al Teatro Marrucino e una dimostrazione per le vie della città accompagnata dalla musica.

A questo punto il circolo scende apertamente in campo nella lotta politica, col battagliero settimanale Il Pensiero, pubblicato dal socio Camillo Di Sciullo. Il giornale conduce una lotta tenace contro il mezzanottismo (sistema di potere personale, clientelare e corruttore, imperniato sulla famiglia Mezzanotte), per il rinnovamento della vita politica e sociale della città e il riscatto dei ceti poveri. Con la sua piccola “Tipografia del popolo”, Di Sciullo stampa e diffonde diversi opuscoli di ispirazione anarchica e socialista, con cui costituisce una “Biblioteca del libero pensiero”. Nelle elezioni politiche del novembre 1890 Il Pensiero sostiene il programma democratico di Matteo Imbriani e Giovanni Bovio, il primo ospite a Chieti per la celebrazione del XX settembre. Nel 1893 il Circolo organizza per la prima volta la festa del I°Maggio e polemizza vivacemente con il Monitore Diocesano, organo della curia, che ha definito “barbara” la sentenza di Proudhon “La proprietà è un furto” e costringono l’uomo a “farsi bestia, bruto o peggio”. Nel 1896 alcuni soci del Circolo, presenti nella Società Operaia di mutuo soccorso, favoriscono la nascita di un circolo operaio autonomo, che prende il nome di “Società Vita Nuova Operaia” e, oltre agli scopi mutualistici tradizionali, si batte per l’aumento dei salari. Ai primi di maggio del 1898 è l’opera pedagogica del libertario Camillo Di Sciullo a ispirare la rivolta popolare per il pane e il lavoro, repressa dalle autorità con pene severe.

Agli inizi del ‘900 sono alcuni intellettuali liberali ( a Chieti Carlo Alessandrelli e Nicola Trevisonno, a Lanciano Federico Mola e Francesco Masciangelo, a Sulmona Mario Trozzi e Carlo Tresca) a guidare la trasformazione dei circoli operai autonomi nelle prime sezioni socialiste. In vista delle prime elezioni a suffragio universale maschile (ottobre 1913), i circoli libertari “Giordano Bruno” e “Francisco Ferrer” (il secondo fondato nel dicembre 1910 dallo studente Guido Torrese e intestato al noto pedagogista fatto fucilare il 13 ottobre 1909 dal Consiglio di guerra del re di Spagna Alfonso XIII) si schierano a fianco di Giangabriele Valignani, candidato del blocco democratico, contribuendo alla sua storica vittoria contro Camillo Mezzanotte, candidato del blocco d’ordine conservatore, ancora una volta sostenuto dalla Chiesa.

Negli anni 1919-1922 è Guido Torrese, docente del Liceo Vico. A riorganizzare e guidare il Partito socialista e a fondare la Camera Del Lavoro di Chieti, idealmente motivato nel suo impegno civile e politico dall’alto ammaestramento dei due Martiri del libero pensiero.

Giustino Zulli
Fonte: chietiscalo.it

I video del Convegno su Giordano Bruno (Chieti, 22 Aprile 2010)

Convegno su Giordano Bruno (Chieti, 22 Aprile 2010)
22 APRILE 2010
ORE 17:30
Sul tema delle libertà civili, per la commemorazione dei 410 anni dalla morte di Giordano Bruno
Prof.ssa Nicoletta Tirinnanzi dell’Università di Chieti;
Roberto Anzellotti, coordinatore circolo UAAR Pescara;
Fabio Palombo, del Centro studi libertari C. Di Sciullo di Chieti;
una troupe teatrale metterà in scena gli ultimi atti del processo a Giordano Bruno.
Fonte: uaarpescara.it




Convegno su Giordano Bruno (Chieti, 22 Aprile 2010)

Convegno su Giordano Bruno (Chieti, 22 Aprile 2010)

Nell’ambito della Settimana della cultura a Chieti, Liberarte organizza un “convegno”-manifestazione alla Civitella, Museo archeologico, nella sala Cianfarani
22 APRILE 2010
ORE 17:30
Sul tema delle libertà civili, per la commemorazione dei 410 anni dalla morte di Giordano Bruno
Prof.ssa Nicoletta Tirinnanzi dell’Università di Chieti;
Roberto Anzellotti, coordinatore circolo UAAR Pescara;
Fabio Palombo, del Centro studi libertari C. Di Sciullo di Chieti;
una troupe teatrale metterà in scena gli ultimi atti del processo a Giordano Bruno.
INGRESSO GRATUITO.

Fonte: uaarpescara.it

Nola celebra Luigi Tansillo (V Centenario della nascita), con un ciclo di conferenze: (Nola, Chiesa dei SS. Apostoli, 16 aprile/ 7 maggio/ 10 giugno 2010)

Gli studiosi Bruniani conosceranno di certo il poeta Luigi Tansillo (nato non a Nola ma a Venosa, come lui stesso ci dice: «Mio padre a Nola, io a Venosa nacqui»).
«Il nolano Tansillo» come lo chiamava Bruno, era da lui amatissimo, tanto da imitarne i sonetti, e da farlo diventare uno dei personaggi principali e suo portavoce nei primi cinque dialoghi della prima parte “De gli eroici furori”.

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14 aprile 2010

Nola celebra il suo Vate
Luigi Tansillo

NOLA – Al ricorrere dei 500 anni dalla nascita di Luigi Tansillo, Nola si prepara a rendere onore con una serie di giornate a lui dedicate. A promuovere il ricordo del poeta nolano è stato il professore Tobia Toscano, docente di letteratura italiana presso l’università Federico II di Napoli, che ha contattato l’amministrazione comunale, trovando nell’assessorato ai beni culturali una pronta risposta. Così è nato il progetto per ricordare Tansillo, che sarà composto da tre momenti di confronto e discussione guidati dallo stesso Toscano. Oggi il primo incontro, nella chiesa dei SS. Apostoli alle 18,30, con la conferenza dal titolo “Esordi nolani di Luigi Tansillo: la scoperta della poesia, tra la fine della signoria degli orsini e la riconquista della libertas cittadina”. Il 7 maggio e il 10 giugno i successivi, sempre nella Chiesa dei SS. Apostoli, oramai destinata ad essere location culturale per eccellenza. Entusiasta l’assessore De Lucia: “Il Professore Toscano ha fatto un lavoro eccellente su Tansillo e quando mi ha proposto questo ciclo di conferenze, felicissima ho colto l’occasione per celebrare il nostro vate. Spero vivamente che a seguire questi incontri siano soprattutto i giovani, a loro l’invito ad aprirsi a questa bella cultura”.

Chi era Tansillo Nato a Venosa nel 1510 da genitori nolani, fu un poeta di ispirazione petrarchesca. Con Nola ebbe un legame fortissimo, qui visse l’infanzia e qui fece ritorno molto spesso nel corso della sua esistenza. Definì Nola la sua “nobil patria”, nonostante visse e morì a Teano, città che gli ha intitolato la Biblioteca comunale.

Giulia Nappi
Fonte: ilnolano.it
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14 aprile 2010

NOLA: CICLO DI CONFERENZE TANSILLO

NOLA- Inizierà oggi a Nola, nella Chiesa dei SS. Apostoli, un ciclo di conferenze, tenuto dal professore Tobia Toscano. in occasione del quinto centenario dalla nascita del poeta nolano Luigi Tansillo. L’Assessorato ai Beni Culturali del Comune di Nola, in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e il 30° Distretto Scolastico di Nola, ha indetto un ciclo di conferenze per ricordare la figura del grande poeta nolano del Rinascimento. Luigi Tansillo (Venosa, 1510 – Teano, 1568) è stato un poeta italiano, di ispirazione petrarchesca e premarinista. Visse i suoi primi anni a Nola,dove poi fece spesso ritorno durante tutta la sua vita,componendovi alcune delle sue opere più valide e che,lui nato da padre nolano provvisoriamente stabilitosi a Venosa,considerò sempre la sua patria di elezione(“la sua nobil patria”).Nel 1536 fu al servizio militare di Pietro di Toledo e nel 1540 entrò a far parte dell’Accademia degli Umidi La sua opera giovanile Il vendemmiatore, carme in ottave di natura licenziosa, fu poi messo all’indice. Tansillo si occupò poi di agronomia, con l’opera Il podere ampiamente ispirato a Columella con precise osservazioni sulla scelta di una tenuta agricola, e con osservazioni valide anche dal punto di vista economico ed agrario, recuperando il genere georgico-didascalico. La Città di Teano, dove egli,pur conservando il suo forte legame con Nola(che ne conserva la memoria come di un suo figlio),visse e morì, gli ha intitolato la Biblioteca Comunale, che ha lo scopo di assicurare il servizio di consultazione e prestito delle opere librarie. La “Biblioteca Tansillo” venne istituita il 9 ottobre 1973, al fine di consentire una sempre maggiore diffusione della cultura. Oggi la biblioteca dispone di circa 4000 volumi a carattere generale, una sezione enciclopedica, una sezione per ragazzi, una sezione specializzata sulla storia locale e una sezione specializzata sul Risorgimento e l’epopea di Giuseppe Garibaldi. La struttura è dotata di due sale lettura: nella sala lettura 1 è attivo un Punto Internet gratuito e nella sala lettura 2 è possibile consultare riviste, novità librarie e i libri del mese, proposti dagli addetti della Biblioteca. Gli operatori sono a disposizione degli utenti per collaborare nelle ricerche, consultazioni e prestiti. La biblioteca gestisce un proprio sito web dal quale è accessibile il catalogo completo dei testi con possibilità di prenotare prestiti online.

Redazione
Fonte: ilmeridiano.net